La settimana scorsa la 1a Commissione si è riunita nella seduta del 30 aprile per l'esame di disegni di legge in sede consultiva. Il Presidente Balboni ha inoltre reso comunicazioni sulle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza in merito alla programmazione dei lavori.
Nelle convocazioni di questa settimana sono previste le seguenti attività:
- Avvio dell'esame della proposta di nomina n.
49 del Presidente dell'Istituto nazionale di statistica
(ISTAT).
Secondo quanto previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 322/1989, la nomina del Presidente dell'Istituto è subordinata al parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, approvata a maggioranza dei due terzi dei componenti. La proposta in esame concerne la candidatura del professor Francesco Maria Chelli. - Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali n.
574 e n.
892, modifica dell'articolo 77 della Costituzione in materia
di conversione in legge dei decreti-legge, avviato il 27
settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
La proposta n. 574, presentata dal senatore Paroli (FI), prevede l'estensione da 60 a 90 giorni del termine per la conversione dei decreti-legge stabilito dall'articolo 77 della Costituzione, con l'obiettivo di consentire alle Camere un maggiore approfondimento nell'esame dei provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo. Analoga disposizione è contenuta nella proposta n. 892, d'iniziativa del senatore Tosato (LSP), incardinata il 30 novembre, che stabilisce inoltre il termine di 60 giorni per il ramo del Parlamento che esamina il decreto in prima lettura, così da garantire anche all'altro ramo almeno 30 giorni di tempo.
Nella prossima seduta si prevede l'abbinamento in trattazione congiunta anche del ddl di argomento affine n. 976, presentato dal senatore Giorgis (PD) e altri. - Seguito dell'esame in sede referente dei ddl n.
276 e n.
396 sulla Valorizzazione delle zone montane, avviato il
12
settembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
Obiettivo delle proposte nn. 276 e 396, presentate rispettivamente dalla senatrice Gelmini (Az) e dal senatore Enrico Borghi (IV), è valorizzare il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle comunità montane. Per ridurre le condizioni di svantaggio in cui attualmente versano, sono previste misure dirette a sostenere le attività produttive, a fronteggiare il problema dello spopolamento, e a consentire ai cittadini che vi risiedono di fruire dei servizi pubblici in condizioni di parità con le altre aree del territorio nazionale.
È previsto l'abbinamento in trattazione congiunta con il ddl di argomento affine n. 1054, di iniziativa governativa, approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 23 ottobre 2023. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
451, Nuova denominazione della Giornata nazionale delle
vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'uomo,
avviato il 4
ottobre, con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in
sostituzione della relatrice Ternullo (FI-BP).
Nell'imminenza del sessantesimo anniversario del disastro del Vajont, la proposta, presentata dal senatore Dreosto (LSP) e altri, prevede di modificare la terminologia utilizzata nella legge n. 101/2011, sostituendo l'espressione "disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo" con "disastri ambientali e industriali causati dall'uomo". Si ritiene che il termine incuria impropriamente richiami alla mente condotte errate ma scusabili, o quanto meno umanamente comprensibili, mentre in relazione a disastri ambientali come quello del 1963 si ravvisano comportamenti più consapevoli e prossimi alla configurazione del dolo.
Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto alle 14 di lunedì 6 maggio. - Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
991, benefici in favore delle vittime della violenza
politica negli anni dal 1970 al 1979, presentato dal senatore
Gasparri (FI).
La legge n. 206/2004 prevede disposizioni in favore dei cittadini italiani vittime di atti terroristici e di stragi di matrice terroristica. La platea dei beneficiari di tali disposizioni è già stata ampliata in passato ad alcune ulteriori specifiche categorie di soggetti come le vittime del disastro aereo di Ustica e della "banda della Uno bianca". La proposta in oggetto ne prevede l'estensione anche in favore delle vittime della violenza politica decedute negli anni dal 1970 al 1979, riprendendo il contenuto di un testo già presentato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura. - Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n.
119 e n.
902, in materia di guardie giurate, avviata il 30
gennaio con la relazione del senatore Della Porta (FdI).
Le proposte nn. 119 e 902, presentate rispettivamente dalla senatrice Pirro (M5S) e dal senatore Balboni (FdI) e altri, mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubbilco. Entrambi i testi prevedono l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato.
Nella prossima seduta è previsto l'abbinamento in trattazione congiunta anche del ddl di argomento affine n. 1008, presentato dalla senatrice Spelgatti (LSP) e altri.