Nel 2023, oltre il 75% (per un totale di 195,7 milioni) delle persone di età
compresa tra i 20 e i 64 anni avevano un lavoro nei Paesi dell'Unione europea,
la quota più alta registrata dall'inizio delle rilevazioni
statistiche europee nel 2009.
Questo dato segna 3 anni consecutivi di crescita dopo un calo al 72% nel 2020 a
causa della pandemia COVID-19.
Tra i paesi UE, i tassi di occupazione più elevati sono stati registrati nei Paesi Bassi (84%), in Svezia (83%) ed Estonia (82%). I tassi più bassi sono stati registrati in Italia (66%), Grecia (67%) e Romania (69%).
Nel 2023, il tasso di sovraqualificazione dell'UE era del 22%,
con il 21% per gli uomini e il 23% per le donne. La "sovraqualificazione"
si verifica quando persone con un'istruzione di livello universitario sono
impiegate in occupazioni che non richiedono un livello di istruzione così
elevato.
Tra i Paesi UE, il tasso di sovraqualificazione è stato più alto in Spagna (36%),
seguita da Grecia (31%) e Cipro (30%).
Il Lussemburgo (5%), la Danimarca e la Repubblica Ceca (13% ciascuno) hanno
registrato i tassi più bassi.
In 18 dei 27 Paesi UE, le donne hanno registrato tassi di sovraqualificazione più
elevati rispetto agli uomini, con le maggiori differenze registrate a Malta e in
Slovacchia (entrambi +8 punti percentuali) e in Italia (+7 punti).
In 9 Paesi UE, invece, gli uomini hanno registrato tassi di sovraqualificazione più
elevati, con le differenze maggiori in Lituania (+5 punti percentuali),
Lettonia (+4) e Bulgaria (+3).
Leggera diminuzione dei prezzi di elettricità e gas dopo l'impennata del 2022
Le bollette di elettricità e gas sono leggermente diminuite
nella seconda metà del 2023, dopo l'aumento iniziato prima della guerra
di aggressione russa contro l'Ucraina e dopo gli ulteriori rincari del 2022.
Nella seconda metà del 2023, i prezzi medi dell'elettricità per le famiglie nell'UE
sono diminuiti (28,5 euro per 100 kWh) rispetto al primo semestre
(29,4 euro per 100 kWh) e sono leggermente aumentati rispetto al secondo
semestre del 2022 (28,4 euro per 100 kWh).
Il prezzo medio del gas per le famiglie nel secondo semestre del 2023 è diminuito
(11,3 euro per 100 kWh) rispetto al primo semestre del 2023
(11,9 euro per 100 kWh) e al secondo semestre del 2022 (11,4 euro per 100 kWh).
Per i consumatori non domestici questa diminuzione
è più pronunciata, mostrando condizioni migliori per l'industria.
I dati mostrano inoltre che i prezzi dell'elettricità per i consumatori domestici sono diminuiti in 13 Paesi dell'UE e sono aumentati nel resto dei Paesi nella seconda metà del 2023 rispetto alla seconda metà del 2022.
Espressi in euro, i prezzi medi dell'elettricità domestica nella seconda metà del 2023 sono stati più bassi in Ungheria (11,3 euro per 100 kWh), Bulgaria (11,9) e Malta (12,8) e più alti in Germania (40,2), Irlanda (37,9) e Belgio (37,8).
Tra la seconda metà del 2022 e la seconda metà del 2023, gli aumenti maggiori
dei prezzi del gas per i consumatori domestici sono stati registrati in Lituania
(+68%) mentre in Danimarca sono diminuiti del 39%.
Per quanto riguarda i consumatori domestici, in totale 12 Paesi hanno
registrato aumenti. La Polonia (+32%), la Slovacchia e la Germania (entrambe +22%)
hanno registrato i maggiori aumenti dei prezzi, mentre la Grecia (-42%),
la Danimarca (-41%) e la Bulgaria (-40%) hanno registrato le maggiori diminuzioni.
Giovani donne con competenze digitali: il 68% nel 2023
Nel 2023, il 68% delle ragazze di età compresa tra i 16 e i 19 anni
nei Paesi UE aveva competenze digitali di base o superiori, superando
notevolmente la quota della popolazione generale (56%).
La percentuale di ragazzi della stessa fascia d'età
con competenze digitali di base era leggermente inferiore (65%).
Le quote più alte di ragazze con competenze digitali di base o superiori
sono state registrate in Finlandia e Croazia (96%) e in Cechia (95%).
Al contrario, le quote più basse sono state registrate in Romania (44%),
Germania (46%) e Bulgaria (54%).
Le giovani donne hanno superato la popolazione generale
in tutti i Paesi tranne che in Germania, dove la percentuale di ragazze
con competenze digitali era inferiore di 6 punti percentuali
rispetto alla popolazione generale (46% contro 52%).
In Croazia, invece, la percentuale di ragazze con competenze digitali
è stata superiore di 37 punti percentuali rispetto alla popolazione generale,
con discrepanze simili registrate in Lituania (33 punti percentuali) e
a Malta (30 punti percentuali).
In Italia, la percentuale di donne tra i 16 e i 19 anni con competenze digitali risulta pari al 59%, contro il 45% della popolazione generale.