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29 aprile 2024 | Numero 52
Temi e provvedimenti in Senato → Economia e finanze
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DEF 2024, attuazione del PNRR, agevolazioni fiscali in edilizia, revisione del sistema sanzionatorio tributario, riordino del sistema nazionale della riscossione

La settimana scorsa la 5a Commissione, oltre all'esame in sede consultiva di disegni di legge e di profili finanziari di atti del Governo, ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni preliminari e esame in sede referente del Documento di economia e finanza (DEF) 2024 (Doc. LVII, n. 2).
    Nello scenario tendenziale a legislazione vigente, considerando gli effetti positivi del rientro dell'inflazione e dell'allentamento della politica monetaria, si prevede un andamento dei principali indicatori di finanza pubblica sostanzialmente in linea con il quadro già delineato nella nota di aggiornamento del 27 settembre scorso. I valori percentuali della crescita del PIL, del deficit e del debito dovrebbero attestarsi rispettivamente all'1, al 4,3 e al 137,8% nel 2024, all'1,2, al 3,7 e al 138,9% nel 2025, all'1,1, al 3 e al 139,8% nel 2026, allo 0,9, al 2,2 e al 139,6% nel 2027.
    Per quanto riguarda lo senario programmatico, il documento non contiene previsioni specifiche sull'andamento degli indicatori, rinviando per questo al Piano fiscale strutturale di medio termine che in base al nuovo quadro europeo di governance economica dovrebbe essere approvato entro il 20 settembre prossimo. Si preannuncia comunque che il Governo è orientato a dare priorità al rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale e a misure volte alla diminuzione del deficit attraverso una revisione dei crediti d'imposta.
    La settimana scorsa sono state avviate le audizioni in seduta congiunta con la V Commissione della Camera dei deputati.
    Nella riunione antimeridiana del 22 aprile sono stati sentiti il Presidente del CNEL Renato Brunetta, i rappresentanti di ANCI, UPI e Conferenza delle regioni e delle province autonome, di Banca d'Italia, della Corte dei conti, dell'ISTAT e il Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Sono intervenuti, per porre quesiti e svolgere considerazioni, i deputati Guerra (PD), Marattin (IV) e Dell'Olio (M5S), nonché i senatori Lorenzin (PD), Manca (PD) e Pirro (M5S).
    Nella successiva pomeridiana sono intervenuti i rappresentanti del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, di Alleanza delle Cooperative italiane, Confapi e Confprofessioni; di CGIL, CISL, UIL, UGL, CISAL e CONFSAL; di Confcommercio-Imprese per l'Italia, Confesercenti, Confartigianato, CNA e Casartigiani; Confindustria; Confagricoltura, CIA-Agricoltori italiani, Coldiretti e COPAGRI. Sono intervenuti il deputato Scotto (PD) e la senatrice Naturale (M5S).
    Infine, nella seduta notturna si è svolta l'audizione del ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Sono intervenuti, per formulare quesiti e osservazioni, i deputati Marattin (IV), Grimaldi (AVS) e Dell'Olio (M5S), nonché i senatori Pirro (M5S) e Manca (PD).
    Nella seduta del 23 aprile, la senatrice Ambrogio ha illustrato il documento in titolo, rinviando per ulteriori approfondimenti alla Documentazione di finanza pubblica n. 12 curata dai Servizi di documentazione di Camera e Senato. Sono intervenuti, per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi sul mandato alla relatrice, i senatori Patuanelli (M5S), Manca (PD), Magni (AVS), contrari, e Borghi (LSP), favorevole. La Commissione ha quindi conferito il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea sul Documento.
  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1110 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 19/2024, sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato dalla Camera dei deputati, avviato il 19 aprile, con la relazione del senatore Damiani (FI-BP).
    Il provvedimento introduce disposizioni in materia di governance per il PNRR e il PNC (Piano nazionale per gli investimenti complementari) prevedendo, tra l'altro, l’incremento, per gli anni 2024/2026, della dotazione economica del Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU-Italia e autorizzando la spesa per la realizzazione degli interventi non più finanziati con le risorse del PNRR per gli anni 2024/2029.
    Tra gli obiettivi del decreto, il potenziamento della capacità amministrativa e di finanziamento delle amministrazioni titolari delle misure del PNRR. In materia di monitoraggio degli interventi, sono attribuiti al Governo poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie dei soggetti attuatori, anche mediante la nomina di appositi Commissari straordinari.
    Al fine di accelerare e snellire le procedure di attuazione, sono introdotte misure di semplificazione delle procedure finanziarie per l'impiego delle risorse, nonché misure in materia di istruzione e merito, università e ricerca, sport, digitalizzazione. Ulteriori misure riguardano la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare, il potenziamento del personale destinato alle ispezioni relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l'introduzione della cosiddetta patente a crediti, un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi nell'ambito di cantieri edili.
    Nella seduta del 22 aprile si è chiusa la discussione generale avviata il 19. In allegato al resoconto sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati.
    Nella seduta del 23 aprile si è svolta l'illustrazione degli emendamenti. Sono intervenuti i senatori Lorenzin (PD), Magni (AVS), Mennuni (FdI), Pirro (M5S), Ambrogio (FdI), Manca (PD), Damante (M5S), Musolino (IV) e Liris (FdI). Data la manifesta impossibilità di votare gli emendamenti per l'imminente passaggio del disegno di legge all'esame dell'Assemblea, la discussione si è risolta in un dibattito sui problemi del bicameralismo. In particolare, i senatori dell'opposizione hanno rilevato come sia invalso nella prassi un monocameralismo alternato, nel quale risultano sistematicamente lese le prerogative del ramo del Parlamento che effettua l'esame in seconda battuta. Il Presidente Calandrini (FdI) si è impegnato a promuovere una riflessione sul tema, sottoponendolo all'attenzione del Presidente del Senato. I senatori dell'opposizione hanno inoltre manifestato il proprio dissenso sull'inserimento nel testo approvato dalla Camera dell'art. 44-quinquies, in materia di coinvolgimento di soggetti del Terzo settore a sostegno della maternità (c.d. associazioni Pro-Vita) nei consultori pubblici, organizzati dalle Regioni nell'ambito della Missione 6, Componente 1, del PNRR.
    Al termine del dibattito, la Commissione ha preso atto dell'impossibilità di concludere l'esame e il Presidente Calandrini si è impegnato a riferire in Assemblea sull'andamento dei lavori svolti in sede referente.

Nelle convocazioni della 5a Commissione di questa settimana è previsto l'esame in sede consultiva di disegni di legge e profili finanziari di atti del Governo.

La settimana scorsa la 6a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 1092 di conversione del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali in edilizia, avviato il 9 aprile con la relazione del senatore Salvitti (Cd'I-NM).
    Il provvedimento, che interviene alla luce della recente revisione al rialzo del deficit relativo all'anno 2023 (7,2 per cento), introduce misure volte alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L'esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni è abrogato in via generalizzata, al pari dell'istituto della remissione in bonis a seguito di comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici. Altre misure riguardano l'acquisizione di informazioni sugli interventi agevolabili, l'utilizzabilità dei crediti di imposta da parte dei soggetti con debiti erariali, la prevenzione delle frodi in materia di cessione dei crediti basati sulle agevolazioni ACE (Aiuto alla crescita economica).
    Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto mercoledì 24 aprile.
    Dal 10 al 16 aprile si sono svolte audizioni informali in sede di Ufficio di Presidenza. Il 17 aprile sono stati pubblicati i contributi pervenuti in fase istruttoria da Banca d'Italia, ANCI, Conferenza delle Regioni, Ufficio parlamentare di bilancio e Confindustria. La documentazione acquisita durante le procedue informative è disponibile per la consultazione online.
    Nella seduta del 23 aprile, il Presidente Garavaglia (LSP) ha comunicato la presentazione dell'emendamento 7.1000 del Governo, pubblicato in allegato al resoconto, che proroga la scadenza per l'approvazione delle tariffe TARI 2024 e dei connessi piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani dal 30 aprile al 30 giugno. La Commissione ha convenuto di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle 14 del 24 aprile, contestualmente alla scadenza per la presentazione degli altri emendamenti. Il senatore Lotito (FI) ha preannunciato la presentazione di un subemendamento volto a concedere ai Comuni un termine più ampio. Sull'ordine dei lavori sono intervenuti i senatori Patton (Aut), Tajani (PD) e, in replica, il Presidente Garavaglia.
    Nella seduta del 24 aprile, su proposta del Presidente Garavaglia, la Commissione ha programmato di esaminare e votare l'emendamento 7.1000 in una seduta da convocare il 30 aprile, in considerazione dell'urgenza di segnalare ai Comuni l'orientamento della Commissione al riguardo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta convocata martedì 30 aprile alle 15.
  • Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 2a, dell'Atto di Governo n. 144, Schema di decreto legislativo recante revisione del sistema sanzionatorio tributario, avviato il 27 marzo con le relazioni della senatrice Zedda (FdI), per la 6a Commissione, e del senatore Berrino (FdI), per la 2a.
    Il provvedimento, in attuazione della delega per la riforma fiscale di cui alla legge n. 111/2023, introduce meccanismi di compensazione tra sanzioni da irrogare e sanzioni già irrogate per garantire l'applicazione del principio del ne bis in idem. Sono inoltre modificate le sanzioni penali per gli omessi versamenti non reiterati. Ulteriori disposizioni riguardano la riforma delle sanzioni amministrative, con particolare riferimento alla disciplina delle recidive, dei cumuli e delle continuazioni. Il 27 marzo è iniziata la discussione generale. Il 3 e 9 aprile si è svolto un breve ciclo di audizioni informali in Ufficio di Presidenza e la documentazione acquisita è stata pubblicata sulla pagina web della Commissione. Il 17 aprile, la senatrice Lopreiato (M5S) ha presentato uno schema di parere contrario.
    Nella seduta del 24 aprile la senatrice Zedda (FdI), relatrice per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino, relatore per la 2a Commissione, ha illustrato una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto. La senatrice Tajani (PD), riservandosi di valutare la proposta dei relatori, ha presentato uno schema di parere alternativo, che affronta la questione del doppio binario tra processo tributario e processo penale, nonché quella relativa alla deroga del principio del favor rei di cui all'art. 5 dello schema di decreto. Nel seguente dibattito sono intervenuti i senatori Turco (M5S), Lotito (FdI), Zanettin (FI-BP). La senatrice Zedda ha preso atto delle richieste del senatore Lotito di approfondire l'osservazione relativa al divieto di procedere per la stessa fattispecie sia sul piano tributario che sul piano penale e, in qualità di relatrice, si è riservata di presentare eventualmente un nuovo schema di parere. Il vice ministro della Giustizia Sisto si è riservato di esaminare le proposte di parere di maggioranza e di opposizione.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata martedì 30 aprile alle 14.

Nelle convocazioni della 6a Commissione di questa settimana è inoltre previsto l'avvio dell'esame dell'Atto di Governo n. 152, Schema di decreto legislativo in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione, approvato in esame preliminare dal Governo l'11 marzo.
Il provvedimento prevede per l'Agenzia delle entrate-riscossione (AdER) una pianificazione annuale a salvaguardia dei crediti tributari ad essa affidati dai vari Enti, mediante il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento e degli atti interruttivi della prescrizione, al fine di accelerare anche la conseguente attività di recupero. È introdotto, a partire dal 2025, l'istituto del "discarico automatico" dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro affidamento, ad eccezione di crediti oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito. Con tale isitituto, l'Ente creditore può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o decidere di riaffidarlo ad AdER qualora emergano "nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore". Vigilano sul recupero dei crediti affidati ad AdER e sul discarico automatico sia il Ministero dell’economia e delle finanze che l'Ente creditore. Prevista anche la costituzione di un'apposita Commissione per i discarichi dei ruoli affidati ad AdER dal 2000 al 2024 e l'introduzione di una specifica disciplina per le cosiddette "risorse proprie tradizionali" dell'Unione Europea e per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, che non sono soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo. Inoltre, la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali viene estesa progressivamente fino a un massimo di 120 rate.

Ministero Economia

Rapporto tra spesa per pensioni e PIL in crescita fino al 2040

Il rapporto tra spesa per pensioni e PIL, previsto in crescita fino ad un valore del 15,6 per cento alla fine dell'anno in corso, si mantiene stabile nel quadriennio successivo e riprende a crescere nel 2029, fino a raggiungere un picco nel 2040, con un valore pari al 17,0 per cento.
È quanto si legge nel fascicolo n. 12 di Documentazione di finanza pubblica dedicato al DEF 2024, curato dai Servizi di documentazione di Senato e Camera.

Il DEF fa riferimento, per lo scenario macroeconomico e demografico di medio e lungo periodo, al Rapporto sull'Invecchiamento del 2024 (Ageing Report 2024) della Commissione europea - redatto con il Working Group on Ageing Populations and Sustainability (WGA) del Comitato di Politica Economica del Consiglio dell'Unione europea -, assumendo che nel periodo 2028-2070 la crescita media annua del PIL reale sia pari allo 0,7 per cento; per il precedente periodo, costituito dagli anni 2024-2027, la previsione sulla crescita è mutuata dalla relativa previsione del Documento di economia e finanza in esame.

L'andamento crescente rapporto tra spesa per pensioni e PIL è in via principale la conseguenza dell'incremento del rapporto tra il numero di pensioni e il numero degli occupati; tale incremento è dovuto all'ingresso in quiescenza delle generazioni del baby boom e al carattere solo parziale della compensazione mediante l'adeguamento dei requisiti per il trattamento in relazione all'evoluzione della speranza di vita e mediante il contenimento degli importi pensionistici (derivante dalla graduale applicazione del sistema di calcolo contributivo sull'intera vita lavorativa). A decorrere dal 2044, il suddetto rapporto percentuale decresce prima gradualmente e poi rapidamente, in ragione della scomparsa delle generazioni del baby boom (oltre che sulla base dell'applicazione in via generale del sistema di calcolo contributivo e dell'adeguamento dei requisiti per il trattamento in relazione all'evoluzione della speranza di vita); il rapporto risulta pari al 16,0 per cento nel 2050 ed al 13,9 per cento nel 2070.