La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Avvio dell'esame, in Commissioni congiunte con la 10a,
dell'Atto di Governo n. 149,
Schema di decreto legislativo di adeguamento del testo unico sugli
stupefacenti in materia di commercio non conforme di precursori di
droga, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri
l'11 marzo.
Le sanzioni penali vigenti in materia di obbligo di autorizzazione all'esportazione di determinate sostanze per le spedizioni da parte degli Stati membri verso Paesi extra-UE vengono ampliate anche alle ipotesi di esportazione di medicinali e prodotti veterinari a base di efedrina o pseudoefedrina che non siano state autorizzate dalla competente Autorità italiana (Ufficio Centrale Stupefacenti).
Nella seduta delle Commissioni riunite del 23 aprile, i senatori Potenti (LSP) per la 2a e Zullo (FdI) per la 10a Commissione hanno svolto le relazioni illustrative. In discussione generale, è intervenuto il senatore Zanettin (FI-BP). - Audizioni nell'ambito dell'esame dell'atto del n.
137, schema di decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo n. 149/2022 in
materia di efficienza del processo civile, avviato il 19
marzo con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
La legge 206/2021, recante la delega per la riforma del processo civile della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni del precedente decreto per introdurre ulteriori elementi di semplificazione, digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure nel quadro degli impegni assunti con il PNRR. In particolare si dispone l'eliminazione di obblighi e adempimenti riguardanti il deposito di atti in cancelleria, le notificazioni, la domiciliazione degli avvocati. Il 4 aprile è stato avviato un ciclo di audizioni informali, che si è concluso il 16 aprile.
Nella seduta del 23 aprile, la relatrice Stefani (LSP) ha dato conto della condivisione con gli altri membri della Commissione di una proposta interlocutoria di parere, formulata anche sulla base delle osservazioni presentate degli auditi, che auspica ulteriori modifiche al cosiddetto correttivo del processo civile, oltre l'ambito delineato dallo schema di decreto legislativo. Ha quindi chiesto al Governo la proroga del termine entro il quale approvare il parere, previsto per il 5 maggio, al fine di esaminare in Commissione le proposte migliorative dello schema in esame. Il Presidente Bongiorno (LSP) è intervenuta per sottolineare che la richiesta di differimento del termine per il parere è pervenuta anche da membri di diversi Gruppi parlamentari. Si sono associati alla richiesta anche i senatori Zanettin (FI-BP), Lopreiato (M5S) e Campione (FdI). Il vice ministro della Giustizia Sisto ha espresso la disponibilità del Governo ad un differimento del termine al 15 maggio. La Commissione ne ha preso atto.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 30 aprile alle 14,30. - Seguito dell'esame, in Commissioni riunite con la 6a,
dell'Atto di Governo n.
144, Schema di decreto legislativo recante revisione del
sistema sanzionatorio tributario, avviato il 27
marzo con le relazioni della senatrice Zedda (FdI), per la 6a
Commissione, e del senatore Berrino (FdI), per la 2a.
Il provvedimento, in attuazione della delega per la riforma fiscale di cui alla legge n. 111/2023, introduce meccanismi di compensazione tra sanzioni da irrogare e sanzioni già irrogate per garantire l'applicazione del principio del ne bis in idem. Sono inoltre modificate le sanzioni penali per gli omessi versamenti non reiterati. Ulteriori disposizioni riguardano la riforma delle sanzioni amministrative, con particolare riferimento alla disciplina delle recidive, dei cumuli e delle continuazioni. Il 27 marzo è iniziata la discussione generale. Il 3 e 9 aprile si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza e la documentazione acquisita è stata pubblicata sulla pagina web della Commissione. Il 17 aprile, la senatrice Lopreiato (M5S) ha presentato uno schema di parere contrario.
Nella seduta del 24 aprile la senatrice Zedda (FdI), relatrice per la 6a Commissione, anche a nome del senatore Berrino, relatore per la 2a Commissione, ha illustrato una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto. La senatrice Tajani (PD), riservandosi di valutare la proposta dei relatori, ha presentato uno schema di parere alternativo, che affronta la questione del doppio binario tra processo tributario e processo penale, nonché quella relativa alla deroga del principio del favor rei di cui all'art. 5 dello schema di decreto. Nel seguente dibattito sono intervenuti i senatori Turco (M5S), Lotito (FdI) e Zanettin (FI-BP). La senatrice Zedda ha preso atto delle richieste del senatore Lotito di approfondire l'osservazione relativa al divieto di procedere per la stessa fattispecie sia sul piano tributario che sul piano penale e, in qualità di relatrice, si è riservata di presentare eventualmente un nuovo schema di parere. Il vice ministro della Giustizia Sisto si è riservato di esaminare le proposte di parere di maggioranza e di opposizione.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata martedì 30 aprile alle 14.
Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Seguito della discussione in sede redigente del ddl sul processo
telematico n.
766, avviata il 31
gennaio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il 3 aprile la discussione è stata disgiunta dall'esame del ddl n. 558, precedentemente abbinato. - Seguito dell'esame del ddl n.
778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello
sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22
novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso
in sede referente il 6 dicembre.
La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato. La discussione generale si è svolta nelle sedute del 30 novembre 2023 e del 19 marzo 2024. Il 9 aprile, alla scadenza del previsto termine, sono stati presentati 9 emendamenti, illustrati nella seduta del 17 aprile.