Consiglio dell'UE
Il 17 e 18 aprile si è riunito a Bruxelles il Consiglio
europeo nella formazione dei capi di Stato o di governo.
Nei primi 3 punti (I - Ucraina) delle Conclusioni
approvate si prende atto dell'intensificazione dell'aggressione russa,
se ne conferma la condanna e si ribadisce il sostegno dell'Ucraina e
l'urgenza di fornire di tutta l'assistenza militare necessaria, con
particolare riferimento alle munizioni di artiglieria e ai missili.
Nei punti 4-8 (II - Medio oriente) i capi di Stato o di governo condannano l'attacco iraniano e ribadiscono la solidarietà al popolo israeliano, invitano la parti in conflitto alla moderazione e preannunciano ulteriori misure restrittive nei confronti di Teheran. Con riferimento alla crisi di Gaza si confermano le posizioni per l'attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza dell'Onu e per una pace basata sulla soluzione dei due Stati. Il Consiglio ribadisce inoltre l'impegno per evitare ulteriori tensioni in Libano e invita l'Alto rappresentante e la Commissione a rafforzare l'assistenza ai rifugiati siriani.
I punti 9-10 (III - Turchia) riguardano l'interesse strategico dell'UE al rafforzamento della cooperazione con la Turchia per la stabilità del Mediterraneo orientale e la conferma dell'impegno a favore di una soluzione globale della questione di Cipro in conformità alle risoluzioni dell'Onu.
Nei punti 11-25 (IV), viene affrontato il tema del nuovo patto per
la competitività europea a lungo termine sulla scena mondiale,
accogliendo con favore la relazione sul mercato interno presentata da
Enrico Letta, dal titolo Much More Than A Market.
Sono quindi
individuati nove fattori chiave stratgici: ulteriore attuazione del
mercato unico, maggiore integrazione dei mercati dei capitali, politica
industriale di decarbonizzazione, ricerca e innovazione, sovranità
energetica, economia circolare, digitalizzazione, efficienza del mercato
del lavoro, politica commerciale multilaterale. Si affermano infine le
esigenze di un quadro normativo più efficiente, nel quale siano ridotti
gli oneri amministrativi a carico delle imprese, e di un settore
agricolo sostenibile e resiliente, che sia accompagnato nella
transizione ecologica anche con provvedimenti temporanei in materia di
aiuti di Stato e di dazi sulle importazioni.
I progressi in materia di
competitività saranno esaminati nel prossimo vertice di giugno, quando è
prevista anche la presentazione del Rapporto Draghi sulla competitività.