Politica agricola comune: la Commissione europea propone di semplificare i controlli per i piccoli agricoltori
Con i piani strategici nell'ambito della politica agricola comune (PAC) l'Unione europea mira a promuovere un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato che garantisca la sicurezza alimentare a lungo termine. Nel contempo mira anche a sostenere e rafforzare la tutela dell'ambiente, compresa la biodiversità, e l'azione per il clima, e a contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'Unione in materia di ambiente e clima, tra cui gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi, nonché a consolidare il tessuto socioeconomico delle zone rurali.
È quanto si legge nella relazione della Commissione europea che accompagna la proposta di Regolamento "sulle buone condizioni agronomiche e ambientali, i regimi per il clima, l'ambiente e il benessere degli animali, le modifiche dei piani strategici della PAC, la revisione dei piani strategici della PAC e le esenzioni da controlli e sanzioni" (COM(2024) 139 final) su cui si è espressa la 4a Commissione.
Gli Stati membri hanno elaborato 28 piani strategici della PAC, che sono stati approvati dalla Commissione e applicati per la prima volta nel 2023, fornendo sostegno diretto al reddito agli agricoltori, sostegno ai regimi ambientali e sostegno, ad esempio, agli investimenti, a determinati settori agricoli, allo sviluppo rurale, alla conoscenza e all'innovazione.
"Nel complesso - si legge nella relazione -, il nuovo approccio funziona bene. Il primo anno di attuazione dei piani strategici della PAC ha tuttavia evidenziato che sono necessari adeguamenti per garantire un'attuazione efficace dei piani e ridurre gli oneri burocratici. Inoltre l'attuazione dei piani non dovrebbe essere considerata separatamente dalle discussioni su altre proposte legislative relative al Green Deal che incideranno o potrebbero incidere direttamente sugli agricoltori e sui requisiti dei piani strategici".
Il regolamento sui piani strategici della PAC, ricorda poi la Commissione, è stato concordato prima dell'inizio della guerra di aggressione su vasta scala della Russia nei confronti dell'Ucraina, che continua a influenzare fortemente i mercati (e i margini degli agricoltori), nonché il contesto della politica agricola europea.
Il Consiglio europeo del 1º febbraio 2024 ha discusso le sfide nel settore agricolo, comprese le preoccupazioni espresse dagli agricoltori durante le proteste e, sottolineando il ruolo essenziale della PAC, ha invitato il Consiglio e la Commissione a portare avanti i lavori in funzione della necessità. Questo richiede uno spirito di cooperazione tra la Commissione europea, le altre istituzioni dell'UE, gli Stati membri e gli agricoltori.
La proposta della Commissione prevede un alleggerimento dell'onere amministrativo a carico dei piccoli agricoltori (fino a 10 ettari di superfici agricole, ossia il 65% degli agricoltori), mediante l'esenzione dalle visite di controllo per verificare il rispetto dei requisiti di condizionalità.
È inoltre contemplata una disposizione generale che consente agli Stati membri di autorizzare deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità motivate da condizioni meteorologiche sempre più imprevedibili che possono impedire agli agricoltori di rispettare i requisiti, come i termini in un determinato anno.