Nel quarto trimestre del 2023, il conto destagionalizzato della bilancia dei pagamenti UE ha registrato un avanzo di 107,9 miliardi di euro (2,5% del PIL), rispetto a un avanzo di 86,2 miliardi di euro (2,0% del PIL) nel terzo trimestre del 2023 e a un avanzo di 24,3 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2022, secondo le stime diffuse da Eurostat il 9 aprile 2024.
Nel quarto trimestre del 2023, sulla base di dati non destagionalizzati, l'UE ha registrato avanzi delle partite correnti con il Regno Unito (+62,3 miliardi di euro), la Svizzera (+26.5 miliardi di euro), Stati Uniti (+23,0 miliardi di euro), Canada (+9,9 miliardi di euro), Brasile (+9,1 miliardi di euro), Hong Kong (+8,5 miliardi di euro), centri finanziari offshore (+7,9 miliardi di euro), Giappone (+6,0 miliardi di euro) e Russia (+1,8 miliardi di euro). Si sono registrati disavanzi con la Cina (-32,1 miliardi di euro) e l'India (-0,8 miliardi di euro).
Per quanto riguarda i saldi totali (intra-UE più extra-UE) delle partite
correnti degli Stati membri dell'UE, sulla base dei dati disponibili
non destagionalizzati, 15 Stati membri hanno registrato avanzi,
11 hanno registrato disavanzi e uno Stato membro ha avuto le partite
correnti in equilibrio nel quarto trimestre del 2023.
Gli avanzi più elevati sono stati osservati in Germania (+68,7 miliardi
di euro), Paesi Bassi (+22,6 miliardi di euro), Danimarca (+12,1 miliardi
di euro), Svezia (+10,2 miliardi di euro), Spagna, Italia (entrambi
+8,5 miliardi di euro) e Francia (+6,5 miliardi di euro). I deficit
maggiori sono stati registrati in Romania (-6,9 miliardi di euro) e in Grecia
(-6,8 miliardi di euro).
Sono 4,2 milioni i cittadini ucraini rifugiati nell'Unione europea
Il 29 febbraio 2024, 4,2 milioni di cittadini extracomunitari, fuggiti dall'Ucraina a seguito della guerra di aggressione russa iniziata il 24 febbraio 2022, godevano dello status di protezione temporanea nell'UE. È il dato diffuso da Eurostat lo scorso 8 aprile.
I Paesi UE che ospitano il maggior numero di beneficiari di protezione temporanea
dall'Ucraina sono: Germania (1.286.580 persone; 30,4% del totale dell'UE),
Polonia (957.200; 22,6%) e la Repubblica Ceca (385.075; 9,1%).
Rispetto alla fine di gennaio 2024, i maggiori aumenti assoluti del numero
di beneficiari sono stati osservati in Germania (+16.430; +1,3%), Polonia
(+5.640; +0,6%) e Cechia (+3.885; +1,0%).
Rispetto alla popolazione di ciascun Paese UE, il numero più alto di beneficiari di protezione temporanea ogni mille persone è stato osservato in Cechia (35,6), Lituania (26,5) e Polonia (26,0), mentre il dato corrispondente a livello di UE è di 9,4 per mille persone.
Al 29 febbraio 2024, i cittadini ucraini rappresentavano oltre il 98% dei beneficiari di protezione temporanea. Le donne adulte rappresentavano quasi la metà (46,0%), i bambini il 32,9%, mentre gli uomini adulti costituivano il 21,2% del totale.
I dati si riferiscono all'attribuzione dello status di protezione temporanea in base alla Decisione di esecuzione del Consiglio 2022/382 del 4 marzo 2022, che stabilisce l'esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall'Ucraina a causa della guerra di aggressione russa e ha l'effetto di introdurre la protezione temporanea.
Lingue straniere nell'istruzione secondaria superiore: il 96% sceglie l'inglese
Nel 2022, il 60,8% degli studenti dell'istruzione secondaria superiore generale
in tutta l'UE ha studiato 2 o più lingue straniere come materie obbligatorie
o come opzioni curricolari obbligatorie, con una diminuzione di soli
0,2 punti percentuali rispetto al 2021 (61,0%). Nell'istruzione secondaria
superiore professionale, questa percentuale era del 33,8%, con una diminuzione
di 1,1 punti percentuali rispetto al 2021 (34,9%).
In 9 Paesi dell'UE, oltre il 90% degli studenti dell'istruzione secondaria superiore
generale ha studiato 2 o più lingue straniere. Questo è il caso di quasi tutti gli
studenti dell'istruzione secondaria superiore generale in Francia (99,7%), Romania e
Slovacchia (entrambe 98,9%) e Cechia (98,8%).
Al contrario, Portogallo (7,5%), Irlanda (9,4%) e Italia (24%) hanno registrato
le quote più basse di studenti che studiano 2 o più lingue straniere.
Nel 2022, l'inglese era la lingua straniera più studiata nell'istruzione generale
e professionale a livello secondario superiore nell'UE, con il 96,3% e
il 76,3% degli studenti, rispettivamente.
In termini di istruzione generale, lo spagnolo si è classificato al secondo posto
(27,1%), seguito da francese (21,9%), tedesco (21,4%) e italiano (3,2%). Il russo
è la lingua non comunitaria più studiata nell'UE (2,7%).
Nell'istruzione professionale, il tedesco si è piazzato al secondo posto (17,2%),
seguito da francese (15,2%), spagnolo (6,8%) e russo (2,2%).