La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni nell'ambito dell'esame, in Commissioni riunite con la 6a,
dell'Atto di Governo n.
144, Schema di decreto legislativo recante revisione del
sistema sanzionatorio tributario, avviato il 27
marzo con le relazioni della senatrice Zedda (FdI), per la 6a
Commissione, e del senatore Berrino (FdI), per la 2a.
Il provvedimento, in attuazione della delega per la riforma fiscale di cui alla legge n. 111/2023, introduce meccanismi di compensazione tra sanzioni da irrogare e sanzioni già irrogate per garantire l'applicazione del principio del ne bis in idem. Sono inoltre modificate le sanzioni penali per gli omessi versamenti non reiterati. Ulteriori disposizioni riguardano la riforma delle sanzioni amministrative, con particolare riferimento alla disciplina delle recidive, dei cumuli e delle continuazioni. Il 27 marzo è iniziata la discussione generale.
Le audizioni informali, avviate il 3 aprile, sono proseguite nella seduta degli Uffici di Presidenza delle Commissioni riunite del 9 aprile, con gli interventi di Andrea Giovanardi, ordinario di diritto tributario presso l'Università di Trento, e Francesco Mucciarelli, associato di diritto penale presso l'Università Luigi Bocconi di Milano (video).
L'esame del provvedimento prosegue questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata mercoledì 17 alle 14. - Avvio delle audizioni informali nell'ambito della discussione in
sede redigente del ddl n.
985 recante Disposizioni in materia di prescrizione (già
approvato dalla Camera dei deputati), avviata con la relazione del
senatore Rastrelli (FdI) il 19
marzo e per la quale è stata preannunciata la presentazione di
una richiesta di riassegnazione del disegno di legge in sede
referente.
La proposta, presentata alla Camera da Pittalis (FI) e altri deputati, concerne la revisione delle modifiche all'istituto della prescrizione introdotte da alcune recenti interventi legislativi. In particolare si ripristina la prescrizione sostanziale in luogo dell'improcedibilità prevista dalla legge Cartabia e si modificano le disposizioni della legge Bonafede prevedendo, anziché la cessazione definitiva del corso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, la sua sospensione temporanea per non oltre due anni dopo la sentenza di primo grado e per non oltre un anno dopo l'eventuale conferma della condanna in secondo grado.
Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 9 aprile, sono intervenuti Roberto Zannotti, associato di diritto penale presso l'Università LUMSA, Piergiorgio Morosini, Presidente del Tribunale di Palermo, e Giorgio Lattanzi, Presidente emerito della Corte costituzionale (video).
Le audizioni informali proseguono questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 18 aprile alle 9,15. - Seguito dell'esame del ddl n.
932, sulle intercettazioni
tra l'indagato e il proprio difensore e proroga delle operazioni,
avviato in sede redigente il 28
novembre con la relazione della senatrice
Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
Al fine di salvaguardare il diritto alla difesa in giudizio tutelato dall'articolo 24 della Costituzione, si propone la modifica degli articoli 103 e 267 del codice di procedura penale, per definire con precisione l'ambito di applicazione del divieto di intercettazione delle conversazioni tra l'indagato e il proprio difensore. Il 27 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti presentati, illustrati il 5 marzo. Il 19 marzo la relatrice ha presentato il nuovo emendamento 2.100, in materia di limiti alla durata delle intercettazioni e relative deroghe. L'esame dei connessi subemendamenti è iniziato il 26 marzo.
Nella seduta del 9 aprile, la relatrice Stefani ha presentato una riformulazione dell'emendamento 2.100 (testo 2, pubblicato in allegato al resoconto), che tiene in considerazione i rilievi sollevati dai senatori di opposizione circa la possibile esclusione dei reati di terrorismo dalla deroga ai limiti di durata delle intercettazioni prevista per i casi di criminalità organizzata. Il sottosegretario di Stato per la Giustizia Del Mastro ha espresso parere favorevole sul nuovo testo. Su richiesta del senatore Bazoli (PD), la votazione dell'emendamento è stata quindi rinviata.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 16 aprile alle 14,45. - Seguito dell'esame del ddl n.
901, Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo
esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi
professionali, avviato in sede redigente il 27
febbraio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso
in sede referente, con l'acquisizione delle fasi procedurali già
svolte, il 13 marzo.
La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario. La discussione generale è stata avviata lo scorso 3 aprile.
Nella seduta del 9 aprile, non essendovi ulteriori iscritti a parlare, su proposta del Presidente Bongiorno (LSP), la Commissione ha convenuto di fissare alle 12 di mercoledì 17 aprile il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno. - Seguito della discussione in sede redigente del ddl sul processo
telematico n.
766, avviata il 31
gennaio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il 3 aprile la discussione è stato disgiunta dall'esame del ddl n. 558, precedentemente abbinato.
Nella seduta del 9 aprile, il Presidente Bongiorno (LSP) ha dato conto dell'assenza di richieste di approfondimento istruttorio e ha invitato i componenti della Commissione a intervenire nella discussione generale a partire dalle prossime sedute.
Il seguito della discussione è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 16 aprile alle 14,45. - Avvio delle audizioni informali nell'ambito dell'esame in sede
referente del ddl n.
824, già approvato dalla Camera dei deputati, in trattazione
congiunta con i ddl n.
163, Gasparri (FI-BP), n.
245, Rauti (Fdi) ed altri, e n.
475
Romeo (LSP) ed altri, recanti norme in materia di contrasto
alla surrogazione di maternità (già assegnato in sede redigente
e rimesso in referente il 6 marzo), avviato il 12
marzo con la relazione illustrativa della senatrice Campione
(FdI).
L'art. 12, comma 6, della legge n. 40 del 2004 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita) contempla due diverse fattispecie penali, entrambe punite con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro, ovvero:
- la realizzazione, organizzazione o pubblicizzazione del commercio di gameti o di embrioni;
- la realizzazione, organizzazione o pubblicizzazione della surrogazione di maternità.
In entrambi i casi, in caso di condanna, in base all’art. 12, comma 9, il medico è soggetto alla pena accessoria della sospensione dall’esercizio della professione da 1 a 3 anni.
In base all’art. 12, comma 10, la struttura presso cui è stata praticata la tecnica è soggetta alla sospensione dell’autorizzazione ad eseguire interventi di procreazione assistita e alla revoca della stessa in caso di recidiva o di più violazioni dei divieti previsti dall’art. 12.
Le proposte di legge intendono modificare l'art. 12 della legge n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità, prevedendo, in caso di reato commesso all'estero, la punibilità del cittadino italiano secondo la legge vigente in Italia. Il ddl n. 163, in particolare, prevede la reclusione da tre mesi a due anni e la multa da 600.000 a un milione di euro per chiunque realizzi, organizzi o pubblicizzi la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, anche all'estero. Il ddl n. 475, invece, prevede la reclusione da quattro a dieci anni e la multa da 600.000 euro a 2 milioni di euro.
La scorsa settimana è stato avviato il ciclo di audizioni informali sul tema in oggetto. Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 10 aprile è intervenuta Silvia Niccolai, ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Cagliari (video). Le audizioni informali sono proseguite l'11 aprile con l'intervento di Marco Pelissero, ordinario di diritto penale presso l'Università di Torino (video).
Le audizioni informali proseguono questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 18 aprile alle 9,15.
- Audizioni nell'ambito dell'esame dell'atto del n.
137, schema di decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo n. 149/2022 in
materia di efficienza del processo civile, avviato il 19
marzo con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
La legge 206/2021, recante la delega per la riforma del processo civile della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni del precedente decreto per introdurre ulteriori elementi di semplificazione, digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure nel quadro degli impegni assunti con il PNRR. In particolare si dispone l'eliminazione di obblighi e adempimenti riguardanti il deposito di atti in cancelleria, le notificazioni, la domiciliazione degli avvocati.
Le audizioni informali, avviate il 4 aprile, sono proseguite nella seduta dell'Ufficio di Presidenza dell'11 aprile con l'intervento di rappresentanti dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati e del Movimento Forense (video).
Ulteriori audizioni informali sono previste nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata martedì 16 aprile alle 14,15. Il seguito dell'esame del provvedimento è in calendario a partire dalla seduta plenaria convocata lo stesso giorno alle 14,45. - Seguito dell'esame del ddl n.
778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello
sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22
novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso
in sede referente il 6 dicembre.
La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato. La discussione generale si è svolta nelle sedute del 30 novembre 2023 e del 19 marzo 2024. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 9 aprile.
Nella seduta dell'11 aprile, il Presidente Bongiorno (LSP) ha dato conto della presentazione di 9 emendamenti (pubblicati in allegato al resoconto).
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 16 aprile alle 14,45.
Nelle convocazioni
della 2a Commissione di questa settimana sono
inoltre previste audizioni nell'ambito dell'esame in sede redigente dei
disegni di legge nn. 2,
21,
131
e 918,
norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato l'11
gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica
sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i
genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte
costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. Le audizioni
informali, avviate il 15 febbraio, proseguiranno nella seduta
dell'Ufficio di Presidenza di giovedì 18 alle 9,15.