La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Audizioni nell'ambito dell'esame, in Commissioni riunite con la 6a,
dell'Atto di Governo n.
144, Schema di decreto legislativo recante revisione del
sistema sanzionatorio tributario, avviato il 27
marzo con le relazioni della senatrice Zedda (FdI), per la 6a
Commissione, e del senatore Berrino (FdI), per la 2a.
Nella stessa seduta è stata avviata la discussione generale.
Il provvedimento, in attuazione della delega per la riforma fiscale di cui alla legge n. 111/2023, introduce meccanismi di compensazione tra sanzioni da irrogare e sanzioni già irrogate per garantire l'applicazione del principio del ne bis in idem. Sono inoltre modificate le sanzioni penali per gli omessi versamenti non reiterati. Ulteriori disposizioni riguardano la riforma delle sanzioni amministrative, con particolare riferimento alla disciplina delle recidive, dei cumuli e delle continuazioni.
Nella seduta degli Uffici di Presidenza delle Commissioni riunite del 3 aprile, con l'intervento di esperti di diritto e giustizia tributari (video), sono state avviate le audizioni informali, che proseguiranno nella seduta convocata martedì 9 aprile alle 14. - Audizioni nell'ambito dell'esame in sede redigente dei disegni di
legge nn. 2,
21,
131
e 918,
norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato
l'11
gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Le audizioni informali, avviate il 15 febbraio, sono proseguite nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 3 aprile con gli interventi di Giulio Biino e Alessandra Mascellaro, rispettivamente Presidente e Consigliere del Consiglio Nazionale del Notariato (video). - Audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia. Nella seduta plenaria del 3 aprile, la Commissione ha ascoltato l'avvocato Ernesto Belisario, esperto di intelligenza artificiale. È intervenuto per porre quesiti e chiedere chiarimenti, il senatore Bazoli (PD) (video). Giovedì 4 aprile, è stata la volta del Presidente di 3-I S.p.A, Gennaro Terracciano, che ha risposto ai quesiti posti dal senatore Sisler (FdI) e dal Presidente Bongiorno (LSP) (video).
- Seguito dell'esame del ddl n.
932, sulle intercettazioni
tra l'indagato e il proprio difensore e proroga delle operazioni,
avviato in sede redigente il 28
novembre con la relazione della senatrice
Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
Al fine di salvaguardare il diritto alla difesa in giudizio tutelato dall'articolo 24 della Costituzione, si propone la modifica degli articoli 103 e 267 del codice di procedura penale, per definire con precisione l'ambito di applicazione del divieto di intercettazione delle conversazioni tra l'indagato e il proprio difensore. Il 27 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti presentati, illustrati il 5 marzo. Il 19 marzo la relatrice ha presentato il nuovo emendamento 2.100, in materia di limiti alla durata delle intercettazioni e relative deroghe. L'esame dei connessi subemendamenti è iniziato il 26 marzo.
Nella seduta del 3 aprile, il vice ministro per la giustizia Sisto ha riferito in merito a ulteriori approfondimenti in corso in vista di una riformulazione dell'emendamento 2.100, anche in relazione ai rilievi sollevati nella precedente seduta dai senatori di opposizione circa la possibile esclusione dei reati di terrorismo dalla deroga ai limiti di durata delle intercettazioni prevista per i casi di criminalità organizzata. Sono quindi intervenuti i senatori Bazoli (PD) e Lopreiato (M5S), che hanno accolto favorevolmente i preannunciati approfondimenti, nonché il Presidente Bongiorno (LSP) e il senatore Berrino (FdI).
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 9 aprile alle 15. - Seguito dell'esame del ddl n.
901, Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo
esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi
professionali, avviato in sede redigente il 27
febbraio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso
in sede referente, con l'acquisizione delle fasi procedurali già
svolte, il 13 marzo.
La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.
Nella seduta del 3 aprile è iniziata la discussione generale, con l'intervento della senatrice Lopreiato (M5S).
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 9 aprile alle 15. - Seguito della discussione in sede redigente dei ddl sul processo
telematico n.
558 e n.
766, avviata in sede redigente il 31
gennaio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
La proposta n. 588 prevede l'istituzione presso il Ministero della giustizia di una piattaforma unica per il deposito degli atti dei processi civile, penale, amministrativo e tributario. Si intende così superare l'invio mediante posta elettronica certificata a favore di un sistema che risulti più funzionale alle esigenze degli operatori.
Il ddl n. 766 mira invece, sempre in una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative.
Nella seduta del 3 aprile il Presidente Bongiorno (LSP) ha informato la Commissione della richiesta del senatore Berrino (FdI), avanzata nell'Ufficio di Presidenza del 26 marzo, di disgiungere la discussione dei disegni di legge al fine di esaminare il ddl n. 558, sotto il profilo tecnico, nell'ambito più generale del tema della digitalizzazione dei procedimenti giurisdizionali. La relatrice, senatrice Stefani, si è dichiarata favorevole alla disgiunzione, che è stata quindi deliberata dalla Commissione.
Il seguito della discussione è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 9 aprile alle 15. - Audizioni nell'ambito dell'esame dell'atto del n.
137, schema di decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo n. 149/2022 in
materia di efficienza del processo civile, avviato il 19
marzo con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
La legge 206/2021, recante la delega per la riforma del processo civile della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni del precedente decreto per introdurre ulteriori elementi di semplificazione, digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure nel quadro degli impegni assunti con il PNRR. In particolare si dispone l'eliminazione di obblighi e adempimenti riguardanti il deposito di atti in cancelleria, le notificazioni, la domiciliazione degli avvocati.
Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 4 aprile, sono state avviate le audizioni informali, con l'intervento dell'avvocato Antonio De Notaristefani Di Vastogirardi, Presidente dell'Unione Nazionale delle Camere Civili, e dell'avvocato Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense (video).
Ulteriori audizioni sono previste nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 11 aprile alle 9,15. - Avvio della discussione congiunta in sede redigente, in Commissioni
riunite con la 10a, dei ddl
n.
65, Parrini (PD) e altri, n.
104, Bazoli (PD) e altri, n.
124, Pirro (M5S) e altri, n.
570, De Cristofaro (AVS) e altri, n.
1083, Paroli (FI-BP) e altri, Disposizioni in materia di morte
volontaria medicalmente assistita.
Il ddl n. 65 interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei princìpi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 124 e 570, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito.
Nella seduta del 4 aprile senatori Zanettin (FI-BP), relatore per la 2a, e Zullo, relatore per la 10a Commissione, hanno illustrato i disegni di legge e hanno proposto un ciclo di audizioni per svolgere adeguati approfondimenti istruttori. Sono intervenuti nella discussione generale, i senatori Bazoli (PD), Lopreiato (M5S), che ha proposto la disgiunzione del ddl n. 1083 in quanto non prevede un trattamento eutanasico, Pirro (M5S), Magni (AVS), nonché i senatori Scalfarotto (IV) e Ternullo (FI-BP) che hanno preannunciato una proposta di passaggio dell'esame alla sede referente, in considerazione della delicatezza dei temi trattati. Il Presidente Zaffini (FdI) si è riservato di valutare le proposte di carattere procedurale emerse nel corso del dibattito alla conclusione del ciclo di audizioni e ha proposto alle Commissioni riunite, che hanno convenuto, di fissare il termine per la presentazione delle proposte concernenti i soggetti da audire alle 12 di mercoledì 10 aprile.
Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Avvio delle audizioni informali nell'ambito della discussione in
sede redigente del ddl n.
985 recante Disposizioni in materia di prescrizione, già
approvato dalla Camera dei deputati, avviata con la relazione del
senatore Rastrelli (FdI) il 19
marzo e per la quale è stata preannunciata la presentazione di
una richiesta di riassegnazione del disegno di legge in sede
referente.
La proposta, presentata alla Camera da Pittalis (FI) e altri deputati, concerne la revisione delle modifiche all'istituto della prescrizione introdotte da alcune recenti interventi legislativi. In particolare si ripristina la prescrizione sostanziale in luogo dell'improcedibilità prevista dalla legge Cartabia e si modificano le disposizioni della legge Bonafede prevedendo, anziché la cessazione definitiva del corso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, la sua sospensione temporanea per non oltre due anni dopo la sentenza di primo grado e per non oltre un anno dopo l'eventuale conferma della condanna in secondo grado. - Seguito dell'esame del ddl n.
778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello
sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22
novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso
in sede referente il 6 dicembre.
La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato. La discussione generale si è svolta nelle sedute del 30 novembre e del 19 marzo. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno scade alle 12 di martedì 9 aprile. - Seguito dell'esame congiunto dei ddl n. 81,
n. 95,
n. 466,
n. 573
e n. 616,
Diffamazione
a mezzo stampa e lite temeraria, avviato in sede redigente il
22
marzo 2023 con la relazione del senatore Berrino (FdI)
e rimesso in sede referente il 3 maggio.
Obiettivo delle proposte è modificare la normativa sulla diffamazione per conseguire un diverso bilanciamento tra le esigenze di tutela delle persone offese e l'esercizio della libertà di informazione. Il 12, il 18 e il 26 aprile 2023 si sono svolte audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 5 ottobre 2023 è iniziata la discussione generale e l'11 ottobre è stato adottato quale testo base per il seguito dell'esame il ddl n. 466. Il 27 febbraio 2024 sono stati pubblicati gli emendamenti presentati e il termine per la presentazione di ulteriori emendamenti, riaperto alla luce di ulteriori audizioni in corso, è scaduto il 5 aprile. Le audizioni informali sono proseguite il 6 e 14 marzo.