Il mercato europeo della droga sta conoscendo un aumento senza precedenti della disponibilità di sostanze illecite, con elevata purezza di queste ultime e prezzi stabili a livello di vendita al dettaglio, Questa situazione è determinata da alti livelli di domanda e da una marcata innovazione nel settore della produzione e del traffico. I mercati delle droghe sono diventati molto resilienti e adattabili, anche di fronte a eventi globali inattesi. È l'allarme lanciato da Alexis Goosdeel, direttore EMCDDA (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction), e da Catherine De Bolle, direttore esecutitvo di Europol nel rapporto congiunto EU Drug Markets Analysis 2024, pubblicato il 7 marzo nel sito Europol.
Sulla base dei dati del 2021, si stima che il mercato della droga nell'Unione europea abbia un valore al dettaglio minimo di almeno 31 miliardi di euro.
La caratteristica di questo mercato è l'interconnessione di reti criminali, broker e facilitatori. Il grande mercato della droga ha un impatto significativo anche su altri ambiti criminali, come il traffico di armi e il riciclaggio di denaro.
La disponibilità di sostanze illecite rimane estremamente elevata,
come testimoniano le quantità crescenti che continuano ad essere sequestrate
nell'Unione Europea.
Il mercato è caratterizzato da una diversificazione
dei prodotti e una gamma più ampia di sostanze psicoattive,
spesso di elevata potenza e purezza. Sono necessarie sempre nuove e più aggiornate
apparecchiature scientifiche per il rilevamento e per monitorare
le sfide poste da questa diversificazione.
Anche la comparsa di nuovi modelli di consumo in Europa
rappresenta una grave minaccia, a causa della disponibilità di sostanze pure
e molto potenti a basso costo. Ciò è particolarmente vero per la cocaina,
che ha registrato livelli di disponibilità senza precedenti.
Un ulteriore fattore di preoccupazione è rappresentato dalla tendenza ad utilizzare sempre di più i porti europei, affidando enormi quantità di droghe ai container che transitano negli hub logistici globali.
Nell'UE, avverte Europol, si registra la produzione su scala industriale
di cannabis e droghe sintetiche - come anfetamine, metanfetamine, MDMA e catinoni -
sia per i mercati nazionali che per quelli
internazionali, grazie all'innovazione nei metodi e nelle attrezzature
e alla disponibilità delle principali sostanze chimiche necessarie.
Anche la lavorazione su larga scala della cocaina avviene ormai all'interno dell’Unione
europea. Inoltre, l'Europa è un'importante zona di transito
per i flussi globali di droga, in particolare di cocaina dall'America Latina
e, in misura minore, di anfetamine sotto forma di compresse di captagon
dalla Siria e dal Libano.
Un mercato "resiliente" e adattabile: così i trafficanti superano guerre e pandemie
Un ulteriore fattore di preoccupazione - sottolinea il rapporto Europol - è rappresentato dalla "resilienza" che il mercato della droga nell'Unione europea ha mostrato in occasione delle recenti crisi globali, all'instabilità e ai cambiamenti politici ed economici.
Esempi recenti di
tali choc includono la pandemia di Covid-19, la guerra della Russia
contro l'Ucraina e l'ascesa al potere dei talebani in Afghanistan.
In risposta, le reti criminali si sono adattate, modificando le rotte
del traffico e diversificando i propri metodi. Allo stesso
tempo, questi sviluppi hanno anche influenzato l'emergere
di nuovi mercati e in alcuni
casi sembrano aver modificato le preferenze dei consumatori.
Le reti criminali fanno affidamento sulla corruzione a tutti i livelli
per facilitare le proprie attività e mitigare i rischi. Obiettivi privilegiati:
le persone che hanno accesso a infrastrutture
chiave, come gli hub logistici, le professioni legali
e il settore finanziario.
La corruzione - osserva Europol - è spesso collegata
alla violenza, ha un effetto corrosivo sul tessuto sociale e mina
la governance, creando vulnerabilità sistemiche e talvolta
coinvolgendo coercitivamente le persone in attività
criminali.