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2 aprile 2024 | Numero 48
Temi e provvedimenti in Senato → Giustizia
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Giustizia

Intelligenza artificiale nel settore della giustizia, intercettazioni di colloqui tra indagato e difensore, aggravante di sciacallaggio, valore degli immobili espropriati, revisione del sistema sanzionatorio tributario, attribuzione del cognome ai figli, efficacia esecutiva dei pareri di congruità degli ordini professionali, processo telematico, efficienza del processo civile, morte volontaria medicalmente assistita

La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Audizione dell'avvocato Guido Camera, esperto di giustizia predittiva, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia, che si è svolta nella seduta plenaria del 26 marzo. Sono intervenuti per porre quesiti e chiedere chiarimenti, i senatori Bazoli (PD), Stefani (LSP), Zanettin (FI) e Berrino (FdI) nonché il Presidente Bongiorno (LSP) (video).
    Ulteriori audizioni sono previste questa settimana nelle sedute convocate mercoledì 3 marzo alle 14,45, con l'intervento dell'avvocato esperto di intelligenza artificiale Ernesto Belisario, e giovedì 4 alle 9,15, in cui interverrà il professore Gennaro Terracciano, Presidente di 3-I S.p.A.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 932, sulle intercettazioni tra l'indagato e il proprio difensore e proroga delle operazioni, avviato in sede redigente il 28 novembre con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
    Al fine di salvaguardare il diritto alla difesa in giudizio tutelato dall'articolo 24 della Costituzione, si propone la modifica degli articoli 103 e 267 del codice di procedura penale, per definire con precisione l'ambito di applicazione del divieto di intercettazione delle conversazioni tra l'indagato e il proprio difensore. Il 27 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti presentati, che sono stati illustrati il 5 marzo. Il 19 marzo la relatrice ha presentato un nuovo emendamento e il termine per i relativi subemendamenti è scaduto il 21 marzo.
    Nella seduta del 26 marzo il Presidente Bongiorno ha dato conto della presentazione dei subemendamenti, pubblicati in allegato al resoconto, all'emendamento 2.100 della relatrice in materia di limiti alla durata delle intercettazioni e relative deroghe. Sono quindi intervenuti, per l'illustrazione dei subemendamenti presentati dai rispettivi Gruppi, i senatori Bazoli (PD) e Lopreiato (M5S). Su richiesta della relatrice e del rappresentante del Governo, sottosegretario per la giustizia Ostellari, i lavori sono stati quindi rinviati per consentire ulteriori approfondimenti sulla formulazione dell'emendamento 2.100.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da mercoledì 3 marzo alle 14,45.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22 novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
    La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato. La discussione generale si è svolta nelle sedute del 30 novembre e del 19 marzo.
    Nella seduta del 26 marzo, su proposta del Presidente Bongiorno, la Commissione ha fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 12 di martedì 9 aprile.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 954 sulla determinazione del valore dell'immobile espropriato, avviato in sede redigente il 14 febbraio con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 marzo.
    La proposta intende modificare l'articolo 568 del codice di procedura civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
    Nella seduta del 26 marzo il Presidente Bongiorno ha dato conto della rimessione dell'esame in sede referente e la Commissione ha deliberato l'acquisizione delle fasi procedurali già svolte in sede redigente. La senatrice Lopreiato (M5S) e la relatrice Stefani (LSP) hanno proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni. Il Presidente Bongiorno ha replicato che la decisione in merito sarà assunta in sede di Ufficio di Presidenza.
  • Avvio dell'esame, in Commissioni riunite con la 6a, dell'Atto di Governo n. 144, Schema di decreto legislativo recante revisione del sistema sanzionatorio tributario, approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 febbraio.
    Il provvedimento, in attuazione della delega per la riforma fiscale di cui alla legge n. 111/2023, introduce meccanismi di compensazione tra sanzioni da irrogare e sanzioni già irrogate per garantire l'applicazione del principio del ne bis in idem. Sono inoltre modificate le sanzioni penali per gli omessi versamenti non reiterati. Ulteriori disposizioni riguardano la riforma delle sanzioni amministrative, con particolare riferimento alla disciplina delle recidive, dei cumuli e delle continuazioni.
    Nella seduta del 27 marzo la senatrice Zedda (FdI), per la 6a Commissione, e il senatore Berrino (FdI), per la 2a, hanno svolto le relazioni illustrative. È stata quindi avviata la discussione generale, con l'intervento del senatore Lotito (FI).
    Nell'ambito dell'esame in Commissioni riunite con la 6a, sono previste audizioni informali nella seduta degli Uffici di Presidenza convocata mercoledì 3 aprile alle 16.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame in sede redigente dei disegni di legge nn. 2, 21, 131 e 918, norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato l'11 gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
    Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo.
    Le audizioni informali, avviate il 15 febbraio, sono proseguite nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 28 marzo con gli interventi dell'avvocato Anna Pase, esperta in materia, e della professoressa Amalia Diurni dell'Università di Roma "Tor Vergata" (video).
    Ulteriori audizioni informali sono previste questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di mercoledì 3 marzo alle 14,30.

Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività.

  • Seguito della discussione del ddl n. 901, Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali, avviato in sede redigente il  27 febbraio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso in sede referente il 6 marzo.
    La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl sul processo telematico n. 558 e n. 766, avviata in sede redigente il 31 gennaio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    La proposta n. 588 prevede l'istituzione presso il Ministero della giustizia di una piattaforma unica per il deposito degli atti dei processi civile, penale, amministrativo e tributario. Si intende così superare l'invio mediante posta elettronica certificata a favore di un sistema che risulti più funzionale alle esigenze degli operatori.
    Il ddl n. 766 mira invece, sempre in una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame dell'atto del n. 137, schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 149/2022 in materia di efficienza del processo civile, avviato il 19 marzo con la relazione della senatrice Stefani (LSP). Nella stessa seduta è stato proposto lo svolgimento di un ciclo di audizioni.
    La legge 206/2021, recante la delega per la riforma del processo civile della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni del precedente decreto per introdurre ulteriori elementi di semplificazione, digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure nel quadro degli impegni assunti con il PNRR. In particolare si dispone l'eliminazione di obblighi e adempimenti riguardanti il deposito di atti in cancelleria, le notificazioni, la domiciliazione degli avvocati.
    Audizioni informali nell'ambito dell'esame sono previste nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 4 aprile alle 9,45.
  • Avvio della discussione congiunta in sede redigente, in Commissioni riunite con la 10a, dei ddl n. 104, Bazoli (PD) e altri, n. 570, De Cristofaro (AVS) e altri, n. n. 65, Parrini (PD) e altri, n. 124, Pirro (M5S), e altri, n. 1083, Paroli (FI-BP), Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita.
    Il ddl n. 104, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei princìpi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 570 e 124, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 65 interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 1083, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito.