Consiglio dell'UE
Il 18 marzo si è riunito a Bruxelles il Consiglio Affari esteri. I ministri hanno avuto scambi di opinioni in videoconferenza con il segretario di Stato USA Blinken e con il ministro degli esteri ucraino Kuleba. Tra gli argomenti in discussione la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente. Con riguardo all'Ucraina è stato deciso lo stanziamento di 5 miliardi di euro in un Fondo di assistenza all'Ucraina nell'ambito dello European Peace Facility (EPF). Sono state inoltre approvate Conclusioni in merito all'impegno dell'UE con i suoi partner per accelerare la transizione verde (green diplomacy).
Nel corso dei lavori il Consiglio ha approvato definitivamente i seguenti atti legislativi, già adottati in prima lettura dal Parlamento, che saranno prossimamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entreranno in vigore venti giorni dopo:
- Proposta di Regolamento sull'approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, presentata dalla Commissione il 16 marzo 2023 (COM(2023) 160). Consiglio e Parlamento hanno adottato i propri mandati negoziali rispettivamente il 30 giugno e il 14 settembre. L'accordo provvisorio tra i due colegislatori è stato raggiunto il 13 novembre e l'approvazione del Parlamento in prima lettura è stata votata il 12 dicembre 2023. La proposta individua una serie di obiettivi finalizzati al rafforzamento delle capacità dell'Unione europea nella produzione, trasformazione e riciclaggio delle materie prime critiche, così definite in quanto funzionali alla produzione e allo sviluppo di dispositivi elettronici, energie rinnovabili, mobilità sostenibile e, di conseguenza, determinanti nella realizzazione della transizione verde e digitale (comunicato stampa).
- Proposta di regolamento sulla locazione di alloggi a breve termine, presentata dalla Commissione il 7 novembre 2022 (COM(2022) 571). Consiglio e Parlamento hanno adottato i propri mandati negoziali rispettivamente il 20 febbraio e il 4 ottobre 2023. L'accordo provvisorio tra i due colegislatori è stato raggiunto il 16 novembre 2023 e l'approvazione del Parlamento in prima lettura è stata votata il 29 febbraio scorso. Obiettivi dell'iniziativa sono l'armonizzazione, la trasparenza e la sicurezza del quadro europeo per la condivisione dei dati relativi alle locazioni di alloggi a breve termine che, con la diffusione delle piattaforme online, costituiscono una parte sempre più importante del settore turistico (comunicato stampa).
- Proposta di regolamento sulla protezione dalla manipolazione del mercato dell'energia all'ingrosso, presentata dalla Commissione il 14 marzo 2023 (COM(2023) 147). Consiglio e Parlamento hanno adottato i propri mandati negoziali rispettivamente il 19 giugno e il 13 settembre. L'accordo provvisorio tra i due colegislatori è stato raggiunto il 16 novembre 2023 e l'approvazione del Parlamento in prima lettura è stata votata il 29 febbraio scorso. Per garantire la trasparenza e l'integrità del settore, sono introdotti specifici obblighi per gli operatori di Paesi terzi attivi nel mercato europeo dell'energia all'ingrosso. Si prevede in paticolare che tali operatori provvedano a designare con un mandato scritto un proprio rappresentante in uno degli Stati membri dell'UE, dotato di poteri adeguati ad assicurare l'adempimento alle richieste di informazione e cooperazione avanzate dalle Autorità di regolazione nazionali e dall'Agenzia dell'UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia. Quest'ultima viene inoltre rafforzata con la previsione di maggiori competenze e più penetranti poteri di indagine (comunicato stampa).
Il 19 marzo è stata approvata definitivamente la proposta di direttiva in materia di protezione delle persone attive nella partecipazione pubblica da procedimenti giudiziari manifestamente infondati o abusivi, presentata dalla Commissione il 27 aprile 2022 (COM(2022) 177). L'accordo provvisorio tra i due colegislatori è stato raggiunto il 30 novembre 2023 e l'approvazione del Parlamento in prima lettura è stata votata il 27 febbraio scorso. La proposta ha l'obiettivo di proteggere giornalisti e attivisti dei diritti umani rispetto alle cause legali transfrontaliere tese a bloccare la partecipazione pubblica (strategic lawsuits against public participation, SLAPP). Sono a tal fine previste misure quali l'archiviazione anticipata, l'obbligo per il ricorrente di coprire le spese processuali e il non riconoscimento di sentenze di Paesi extra UE. La proposta sarà prossimamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore venti giorni dopo (comunicato stampa).
Il 21 e 22 marzo si è riunito a Bruxelles il Consiglio
europeo nella formazione dei capi di Stato o di governo.
I primi 14 punti (I - Ucraina) delle Conclusioni
approvate si confermano la condanna dell'aggressione russa nonché il
sostegno politico, finanziario e militare del Paese invaso, con
particolare riguardo alla fornitura di munizioni di artiglieria. In questa
prospettiva sono accolti favorevolmente i recenti accordi bilaterali di
sicurezza conclusi con l'Ucraina da vari Stati membri, tra cui l'Italia,
il 13° pacchetto di sanzioni contro la Russia e i progressi compiuti verso
l'utilizzo dei beni russi congelati per finalità di sostegno militare
dell'Ucraina. È invece oggetto di rilievo critico il sostegno alla Russia
fornito da Bielorussia, Corea del Nord e Iran, con particolare riguardo al
trasferimento degli aeromobili senza equipaggio impiegati per attacchi
contro la popolazione ucraina, in relazione al quale sono prospettate
nuove e significative misure restrittive nei confronti dell'Iran. Alla
conferma della condanna per le violazioni dei diritti umani commesse
nell'ambito dell'invasione russa, si aggiunge il fermo rifiuto di
riconoscere le elezioni illegali recentemente organizzate nei territori
ucraini occupati. Sono inoltre confermati gli impegni per il
raggiungimento di una pace giusta, per la ripresa e la ricostruzione
dell'Ucraina, per la stabilità nel Mar Nero e la sicurezza delle
esportazioni dell'Ucraina, per il sostegno alla Moldavia e alla Georgia.
I punti 15-19 (II - Sicurezza e difesa) confermano la determinazione per
il rafforzamento della politica comune di sicurezza e difesa, nel solco
della dichiarazione di Versailles e della Bussola strategica. Sono a tal
fine individuati otto specifici obiettivi per gli Stati membri: aumento
rapido e sostanziale della spesa per la difesa, migliore accesso
dell'industria del settore ai finanziamenti pubblici e privati, appalti
congiunti e maggiori sinergie per fronteggiare le carenze di capacità
critiche, potenziamento degli investimenti congiunti e cooperativi,
aumento della resilienza e della capacità di sviluppo di prodotti
innovativi e interoperabili, ulteriore integrazione del mercato e
agevolazione dell'accesso delle PMI alle catene di approvvigionamento,
individuazione ed eliminazione delle strozzature delle catene di
approvvigionamento, investimenti finalizzati al superamento delle carenze
di manodopera qualificata. Si invitano inoltre il Consiglio dell'UE,
l'alto rappresentante e la Commissione a portare avanti rapidamente i
lavori connessi alla strategia per l'industria europea della difesa (EDIS)
presentata il 5 marzo scorso.
Nei punti 20-28 (II - Medio Oriente) i capi di Stato o di governo
ribadiscono la condanna degli attacchi terroristici di Hamas del 7
ottobre, il diritto di Israele a difendersi secondo il diritto
internazionale e umanitario, la richiesta di liberazione immediata di
tutti gli ostaggi. Esprimono inoltre profonda preoccupazione per la
catastrofica situazione a Gaza, in relazione alla quale auspicano il
ripristino di accessi umanitari sicuri per sostenere e proteggere la
popolazione, la rinuncia da parte dell'esercito israeliano alla
prospettata operazione militare a Rafah, la continuità dei servizi
essenziali forniti dall'UNRWA e l'accertamento delle responsabilità dei
suoi funzionari implicati negli attacchi del 7 ottobre. Si condanna la
decisione del governo israeliano di estendere gli insediamenti in
Cisgiordania e, in conclusione, si conferma l'impegno dell'UE a favore di
una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati.
Il punto 29 (IV - Allargamento e riforme) ricorda la dichiarazione di
Granada, ribadisce il parallelismo tra riforme interne e ammissione dei
nuovi Stati membri nell'UE e rinvia a una prossima riunione entro l'estate
l'adozione di una precisa tabella di marcia mentre il punto 30 stabilisce
l'avvio dei negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina.
Nei punti 31-39 (VII - Relazioni esterne) si accolgono favorevolmente i
partenariati conclusi dall'UE con Egitto e Mauritania e si sottolinea
l'importanza di rafforzare e incrementare i partenariati strategici. In
merito alla crisi politica ad Haiti e all'ondata di violenza verificatasi
nel Paese si sostiene la risoluzione 2699 del Consiglio di sicurezza
dell'Onu e si auspica il rapido schieramento della missione multinazionale
prevista nell'atto. Riguardo alla Russia si denuncia la responsabilità del
regime nella morte di Navalny, si chiede un'indagine indipendente sulle
relative circostanze e si preannuncia un nuovo regime di sanzioni.
Analogamente si rileva il deterioramento della situazione dei diritti
umani in Bielorussia, acutizzatosi in occasione delle recenti elezioni
tenutesi il 25 febbraio, che non hanno rispettato le fondamentali norme di
garanzia democratica.
Il punto 39 (VI - Migrazione) ribadisce gli impegni fissati nelle
Conclusioni del dicembre 2023 e appoggia la determinazione della
Commissione nel contrasto del traffico di migranti e della tratta di
esseri umani.
I punti 41-43 (VII - Agricoltura) sottolineano l'importanza di un settore
agricolo resiliente e sostenibile e pongono cinque obiettivi per i
prossimi lavori della Commissione e del Consiglio: semplificazione e
riduzione degli oneri amministrativi, rafforzamento della posizione degli
agricoltori nell'ambito della filiera alimentare, sostegni finanziari
supplementari agli agricoltori, concorrenza leale e basata su regole,
modalità eque ed equilibrate per affrontare le questione connesse alla
zona di libero scambio con l'Ucraina.
Nel punto 44 (VIII - Preparazione e risposta alle crisi), si invitano le
istituzioni europee ad adoperarsi, nell'ambito delle rispettive
competenze, per la preparazione militare e civile di una gestione
strategica delle crisi, nel quadro di un approccio multirischio.
Nel punto 45 (IX - Semestre europeo) i capi di Stato o di governo
approvano le priorità strategiche individuate nell'analisi annuale della
crescita sostenibile, adottata dal Consiglio Economia e finanza nella
riunione del 16 gennaio scorso, nonché il progetto di raccomandazione del
Consiglio sulla politica economica della zona euro.
Negoziati interistituzionali (triloghi)
Il 20 marzo il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto
l'accordo provvisorio in merito alla proposta di regolamento sulla liberalizzazione
temporanea degli scambi relativi ai prodotti ucraini, presentata
dalla Commissione il 31 gennaio 2024 (COM(2024) 50). Consiglio e
Parlamento hanno adottato i propri mandati negoziali rispettivamente il 21
febbraio e il 13 marzo. Per approfondire le relazioni con l'Ucraina e
sostenerne la posizione commerciale all'indomani dell'invasione russa,
l'UE ha assunto misure straordinarie temporanee di sospensione dei dazi e
delle quote sulle importazioni, in particolare per quanto riguarda i
prodotti agricoli e ortofrutticoli ucraini. La proposta mira a prorogare
per un altro anno e a integrare tali misure, in scadenza il 6 giugno 2024
(comunicati stampa del Parlamento
e del Consiglio).