Sequestro di strumenti elettronici: concluso l'esame in Commissione
La settimana scorsa la Commissione Giustizia ha concluso l'esame dei ddl n. 690 e n. 806, Disposizioni in materia di sequestro di strumenti elettronici, avviato in sede redigente il 1° agosto con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), rimesso in sede referente l'11 ottobre
Le due proposte, rispettivamente di iniziativa del senatore Scarpinato (M5S) e dei senatori Zanettin (FI-BP) e Bongiorno (LSP), prevedono l'introduzione nel Codice di procedura penale di un articolo 254-ter volto a disciplinare il sequestro di cellulari, tablet e personal computer, al fine di contemperare le esigenze delle autorità inquirenti di acquisizione del materiale probatorio con la tutela del diritto alla privacy per quanto riguarda i dati personali degli indagati.
Il 3 ottobre si è svolta la discussione generale e il ddl n. 806
è stato adottato come testo base della discussione. Il 9 novembre
sono stati pubblicati gli
emendamenti presentati.
Il 15 febbraio il relatore ha presentato l'emendamento 1.100,
integralmente sostitutivo del ddl n. 806. Il 20 febbraio, si sono
svolte le audizioni informali. Il 27 febbraio sono stati
pubblicati i subemendamenti all'emendamento del relatore. La
votazione delle proposte emendative, avviata il 6 marzo, si è
conclusa il 12.
Nella seduta del 20 marzo è stato posto in votazione il mandato al relatore. Sono intervenuti per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi i senatori Bazoli (PD), astenuto, Scarpinato (M5S), contrario, Zanettin (FI) e Stefani (LSP), favorevoli. È risultato quindi approvato il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge n. 806, nel testo proposto dalla Commissione, con conseguente assorbimento del n. 690.