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18 marzo 2024 | Numero 46
Temi e provvedimenti in Senato -> Ambiente, lavori pubblici, comunicazioni

Interventi infrastrutturali per il G7, Olimpiadi invernali Milano-Cortina, alienazione quota capitale Poste Italiane, indagine conoscitiva sulla fusione nucleare, Testo unico dei servizi di media audiovisivi, rigenerazione urbana, sostegno parchi regionali, indagine conoscitiva intelligenza artificiale per infrastrutture, legge quadro sul clima

Ambiente, lavori pubblici, comunicazioni

La settimana scorsa l'8ª Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'indagine conoscitiva in materia di energia prodotta mediante fusione nucleare: martedì 12 marzo la Commissione ha audito rappresentanti di DTT S.C.ar.l.. Sono intervenuti per porre quesiti o formulare osservazioni il presidente Fazzone (FI) e i senatori Aurora Floridia (Misto-AVS) e Basso (PD). Il seguito dell'indagine conoscitiva è stato quindi rinviato.
  • Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del disegno di legge n. 1056, approvato dalla Camera dei deputati, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5, recante disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7. Il 5 marzo il relatore Rosa (FdI) ha illustrato il provvedimento, volto ad agevolare le procedure di realizzazione degli interventi infrastrutturali indispensabili alla buona riuscita degli eventi correlati alla presidenza italiana del G7, anche in relazione alle esigenze connesse al vertice dei Capi di Stato e di Governo che si svolgerà dal 13 al 15 giugno.
    Il 12 marzo il Presidente ha comunicato che sono stati presentati 51 emendamenti e 7 ordini del giorno, pubblicati in allegato. I senatori Irto (PD), Trevisi (M5S), Sironi (M5S) e Aurora Floridia (Misto-AVS) hanno illustrato gli emendamenti. Con parere contrario del sottosegretario di Stato Ferrante e del relatore Rosa sono respinti tutti gli ordini del giorno e gli emendamenti.
    Sempre il 12 marzo, il Presidente ha dato conto del parere non ostativo espresso dalla Commissione bilancio sul testo del decreto-legge. Dopo le dichiarazioni di voto dei senatori Sironi, Irto e Aurora Floridia, la Commissione ha conferito mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in titolo, nel testo approvato dalla Camera dei deputati, autorizzandolo, al contempo, a richiedere lo svolgimento della relazione orale.
  • Seguito dell'esame in sede referente del disegno di legge n. 1014, di conversione in legge del decreto-legge 5 febbraio 2024, n. 10, recante disposizioni urgenti sulla governance e sugli interventi di competenza della Società «Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.». Il decreto-legge, composto di cinque articoli, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 gennaio 2024, ha introdotto disposizioni per consentire il completamento in tempi certi delle opere necessarie allo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, attraverso la revisione complessiva delle attribuzioni commissariali.
    L'esame sospeso il 27 febbraio, è ripreso il 12 marzo. Il Presidente ha comunicato la presentazione dell'emendamento di coordinamento Coord.1 del relatore Rosso (FI) e di un altro emendamento, pubblicato in allegato. I senatori Basso (PD) e Di Girolamo (M5S) hanno illustrato i propri emendamenti. Previ pareri della vice ministra Gava e del relatore, la Commissione ha proceduto alle votazioni degli emendamenti, anche considerando la ristrettezza dei tempi a disposizione per consentire l'esame anche da parte della Camera dei deputati in tempo utile prima della scadenza del 5 aprile. Sono approvati gli emendamenti 1.13 e, sempre il 12 marzo, gli emendamenti identici 4.5, 4.6 e 4.7, mentre sono stati respinti tutti gli altri emendamenti posti ai voti relativi agli articoli da 1 a 4 del decreto-legge. Vari emendamenti relativi agli stessi articoli sono stati accantonati per approfondimenti.
    Il 13 marzo sono stati esaminati gli emendamenti accantonati. La Commissione ha approvato gli emendamenti identici 1.11 (testo 2) e 1.12 (testo 2); l'emendamento 2.6 (testo 3); gli emendamenti identici 2.8 (testo 2), 2.9, 2.10 e 2.11 e 4.9 (testo 2).
    Sempre il 13 marzo, dopo una sospensione della seduta, la Commissione ha approvato l'emendamento 3.0.4 (testo 2), concludendo l'esame degli emendamenti.
    Il seguito dell'esame, compreso l'esame degli ordini del giorno e della proposta di coordinamento, è stato quindi rinviato. Riprenderà martedì 19 marzo alle 14,30.
  • Seguito e conclusione dell'esame dell'atto del Governo n. 109, Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il testo unico dei servizi di media audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato, in attuazione della direttiva (UE) 2018/1808.
    Nella seduta del 10 gennaio, il presidente Fazzone (FI), in qualità di relatore, ha illustrato il provvedimento, che consta di quattro articoli e che mira ad  adeguare il testo unico dei servizi di media audiovisivi e ad estenderne l'applicazione anche a nuovi servizi, come ai servizi di piattaforma per la condivisione di audio o di audio e video. La Commissione ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni, che si è svolto il 23 gennaio.
    Il 12 marzo il Presidente ha comunicato che è pervenuto il parere del Consiglio di Stato e, in qualità di relatore, ha presentato uno schema di parere favorevole con osservazioni, pubblicato in allegato.
    Il senatore Basso (PD), anche a nome dei senatori Irto, Fina, Verducci e Martella, ha presentato uno schema di parere alternativo, pubblicato in allegato, e ha chiesto al Presidente di valutare se parte di esso potesse trovare accoglimento all'interno dello schema che verrà posto in votazione. Il Presidente si è riservato di effettuare la valutazione.
    Il 13 marzo il Presidente ha comunicato che è pervenuta la lettera del Presidente del Senato con la comunicazione dello scioglimento della riserva posta al momento dell'assegnazione. Prima di passare alle dichiarazioni di voto sullo schema di parere i senatori Sigismondi (FdI) e Potenti (LSP) chiedono un rinvio per approfondimenti. Il Presidente si è detto disponibile ad una sospensione della seduta. Sempre il 13 marzo, dopo la sospensione, il Presidente ha presentato un nuovo schema di parere favorevole con osservazioni, pubblicato in allegato. Dopo le dichiarazioni di voto dei senatori Potenti (LSP), Di Girolamo (M5S) e Basso (PD), la Commissione ha approvato lo schema di parere, con conseguente preclusione dello schema alternativo presentato dai senatori Basso, Irto, Fina, Verducci e Martella.
  • Seguito della discussione congiunta in sede redigente dei disegni di legge nn. 29, 761, 863, 903 e 1028 in materia di rigenerazione urbana. Le proposte, a prima firma rispettivamente dei sen. Mirabelli (PD), Gasparri (FI), Occhiuto (FI), Dreosto (LSP) e Sironi (M5S), mirano a favorire e disciplinare la rigenerazione urbana - intesa come complesso sistematico di trasformazioni urbanistiche ed edilizie su aree e complessi edilizi caratterizzati da uno stato di degrado urbanistico, edilizio o socio-economico - quale alternativa strategica al consumo di suolo, prevedendo a tal fine la razionalizzazione e la semplificazione delle norme vigenti in materia, anche con riferimento agli interventi pubblici e privati per la riqualificazione di aree come le grandi periferie urbane.
    Il 12 marzo il relatore Rosso (FI) ha illustrato il disegno di legge n. 42, Disposizioni per il contrasto al consumo di suolo e per promuovere il riuso e la rigenerazione urbana, a prima firma dei sen. Rossomando (PD), Fina (PD) ed altri, che verte sulla stessa materia. Il Presidente ha proposto la congiunzione anche di quest'ultimo disegno di legge. La Commissione ha convenuto. Il seguito della discussione congiunta è stato quindi rinviato.
  • Il 13 marzo la senatrice Petrucci (FdI), relatrice del disegno di legge n. 948, del sen. Rosa (FdI) ed altri, Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, recante legge quadro sulle aree protette, ha illustrato alla Commissione il disegno di legge n. 363, del sen. Romeo (LSP) ed altri, Disposizioni a sostegno dei parchi regionali, assegnato parimenti in sede redigente alla Commissione e che verte su analoghe materie. Il seguito dell'esame è stato rinviato.
  • Seguito dell'indagine conoscitiva sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche. Il 14 marzo la Commissione ha proceduto all'audizione di rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti, Poste Italiane S.p.A. e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Sono intervenuti per porre quesiti i senatori Basso (PD) e Potenti (LSP) e il presidente Fazzone (FI). Il seguito dell'indagine conoscitiva è stato quindi rinviato. Riprenderà giovedì 21 marzo alle 14,30, con audizioni di rappresentanti di FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti, TTS Italia, Porsche Consulting.

Nelle convocazioni della 8ª Commissione di questa settimana è previsto inoltre l'avvio della discussione del disegno di legge n. 743, della senatrice Aurora Floridia (Misto-AVS) ed altri, Legge quadro sul clima recante disposizioni per la definizione e l'adozione di strumenti necessari al raggiungimento dell'obiettivo della neutralità climatica. Il disegno di legge, che si compone di 14 articoli, "ha come oggetto la promozione e l'adozione di tutte le misure e gli strumenti necessari al raggiungimento dell'obiettivo della neutralità climatica, come previsto dalla legge 4 novembre 2016, n. 204, di ratifica dell'Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015 e dal regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021". A tal fine "provvede alla predisposizione di politiche e programmi di prevenzione, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, al fine di garantire un uso razionale delle risorse naturali nel rispetto dei diritti delle future generazioni e una graduale trasformazione dell'economia italiana verso un modello sostenibile, inclusivo ed equo dal punto di vista ambientale, sociale e occupazionale.". La Commissione dovrebbe avviarne l'esame martedì 19 marzo, dalle 14,30.

Atto del Governo

Poste Italiane: così lo Stato si prepara a cedere un'altra quota

La scorsa settimana la 8a Commissione ha ripreso l'esame dell'atto del Governo n. 136, schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane S.p.a.

Il dossier del Servizio Studi ricorda che la gestione del servizio postale universale è affidata a Poste Italiane S.p.A. e i rapporti sono regolati da contratti quinquennali, che le competenti Commissioni della Camera e Senato esaminano e su cui esprimono parere.
Per tutelare la concorrenza è stato eliminato l'affidamento in esclusiva a Poste italiane del servizio di notificazione degli atti giudiziari e dei verbali sulle sanzioni per violazioni del Codice della strada. Poste italiane fornisce, inoltre, il supporto, tramite le sue strutture e piattaforme tecnologiche, per i servizi digitali delle pubbliche amministrazioni.

Lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la definizione dei criteri di privatizzazione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane S.p.a., viene predisposto ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 481/1995 (Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità - Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità), il quale prevede che, per la privatizzazione dei servizi di pubblica utilità, il Governo definisca i criteri per la privatizzazione di ciascuna impresa e le relative modalità di dismissione e li trasmetta al Parlamento ai fini dell'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari.

Il Servizio Studi ricorda anche che, nel corso degli anni, ci sono stati diversi interventi per la privatizzazione della Società Poste Italiane S.p.A. Con il primo del 2015 è stata realizzata la cessione mediante offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori italiani (inclusi i dipendenti) e a investitori istituzionali nazionali ed esteri di circa il 35,30% del capitale sociale di Poste Italiane S.p.A., con conseguente quotazione delle relative azioni presso il mercato telematico gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Attualmente, il MEF detiene una partecipazione diretta del 29.26% nel capitale della Società ed una quota indiretta, tramite Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP), del 35% del capitale sociale. Quest'ultima, in base a quanto disposto dal DM 59627 del 18 giugno 2004, si uniforma alle indicazioni del MEF per ciò che attiene all'esercizio dei diritti dell'azionista relativi alla partecipazione in Poste Italiane.
Il decreto, che si compone di un solo articolo, al comma 1 regolamenta l'alienazione di una ulteriore quota della partecipazione diretta del Ministero al capitale di Poste Italiane S.p.A. Tale alienazione dovrà consentire il mantenimento di una partecipazione dello Stato al relativo capitale non inferiore al 35%, anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero.

Il 5 marzo, il presidente Fazzone, in qualità di relatore, ha illustrato il provvedimento. Il 12 marzo il Presidente ha comunicato che sono in corso interlocuzioni per organizzare, congiuntamente alla Camera dei deputati, l'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze e che a tal fine si procederà a richiedere al Presidente del Senato la proroga di cui all'articolo 139-bis, comma 2, del regolamento. La Commissione ha convenuto.
Il seguito dell'esame è stato quindi rinviato. Riprenderà martedì 19 marzo alle 14,30.