La settimana scorsa la 3a Commissione ha svolto le seguenti attività.
- Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl n.
987, di ratifica dell'Accordo con San Marino in materia di
esecuzione di decisioni giudiziarie (già approvato dalla Camera
dei deputati), avviato il 20
febbraio con la relazione del Presidente Craxi (FI-BP).
Lo strumento, fatto a San Marino il 31 marzo 2022, disciplina in particolare il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia di misure alternative alla detenzione, sanzioni sostitutive di pene detentive, liberazione condizionale e sospensione condizionale della pena.
Nella seduta del 12 marzo, chiusa la discussione generale e pervenuto il parere non ostativo della Commissione Bilancio, la Commissione ha conferito il mandato al Presidente Craxi a riferire all'Assemblea per l'approvazione del disegno di legge, nel testo approvato dalla Camera dei deputati. - Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl n.
998 di ratifica dell'accordo istitutivo dell'Organizzazione
internazionale della vigna e del vino, avviato il 27
febbraio con la relazione del senatore Spagnolli (SVP).
Lo strumento sottoposto a ratifica, adottato a Parigi il 21 maggio 2022, interviene sulla sede dell'Assemblea Generale dell'organizzazione, un'istituzione intergovernativa a carattere scientifico e tecnico, operante nel settore della vite e dei prodotti derivati, che raggruppa i principali Paesi produttori, attualmente una cinquantina, che rappresentano circa l’85% della produzione mondiale. L'accordo prevede il trasferimento della sede da Parigi a Digione, previo impegno del governo francese a sostenere tutti i costi di ristrutturazione e di adeguamento della struttura, un edificio storico, che la ospiterà.
Nella seduta del 12 marzo, chiusa la discussione generale e pervenuto il parere non ostativo della Commissione Bilancio, la Commissione ha conferito il mandato al relatore a riferire all'Assemblea per l'approvazione del disegno di legge. - Avvio dell'esame del ddl di iniziativa governativa n. 1020,
collegato alla legge di bilancio per l'anno 2024, sulla partecipazione
dell'Italia alle missioni internazionali, approvato dal
Consiglio dei ministri il 25 gennaio.
La proposta è finalizzata a modificare la legge n. 145/2016 per adeguarne le disposizioni all'attuale situazione di crescente instabilità geopolitica, che richiede strumenti di risposta alle crisi più flessibili e tempestivi. In particolare si prevede una accelerazione dell'iter di autorizzazione all'impiego operativo di mezzi e unità militari in situazioni di emergenza nell'ambito delle missioni all'estero.
Nella seduta del 12 marzo, il senatore Dreosto (LSP) ha svolto la relazione illustrativa ed è stata avviata la discussione generale. Sono intervenuti i senatori Alfieri (PD) e Marton (M5S) nonché, in replica, il sottosegretario per la difesa Perego di Cremnago. - Avvio dell'esame del Doc.
XXVI n. 2, Relazione analitica sulle missioni internazionali
in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo
sviluppo, presentata dal Ministro per i rapporti con il
Parlamento il 27 febbraio.
La Relazione, presentata annualmente dal Governo alle Camere in base alla legge n. 145/2016, riferisce in merito all'andamento delle missioni internazionali in corso, anche ai fini della proroga o della modifica delle missioni stesse. Nella relazione tecnica che correda la parte finale del documento sono quantificate le risorse finanziarie impegnate per la realizzazione degli impegni programmati.
Nella seduta del 13 marzo, il senatore Dreosto (LSP) ha illustrato la relazione in titolo. Il Presidente Craxi (FI-BP) ha dichiarato aperta la discussione generale, ricordando che sul documento sono previste audizioni congiunte con le omologhe Commissioni della Camera dei deputati. In discussione generale è intervenuto il senatore Spagnolli (Aut), nonché, in replica, il sottosegretario per la difesa Perego di Cremnago.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta congiunta con le Commissioni III e IV della Camera dei deputati di martedì 19 alle 13,30. - Audizione dell'Ambasciatore del Giappone, S.E. Satoshi Suzuki, in merito ai rapporti tra l'Unione europea e il Giappone, con particolare riferimento all'Accordo di Partenariato UE-Giappone (EPA), che si è svolta nella seduta del 14 marzo, in Commissioni riunite con la 4a.
Nelle convocazioni della 3a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:
- Avvio dell'esame del ddl n.
1042, ratifica dell'Accordo di sede con il Tribunale
unificato dei brevetti.
Lo strumento firmato a Roma il 26 gennaio 2024 disciplina lo stabilimento della divisione locale italiana del Tribunale. Specifiche disposizioni sono dedicate, tra l'altro, all'inviolabilità dei locali e alle relative spese di manutenzione, poste a carico dell'Italia, al riconoscimento della personalità giuridica del Tribunale, al regime previdenziale e sanitario cui è soggetto il personale. - Avvio dell'esame del ddl n.
1057, ratifica dell'Accordo con San Marino in materia di
esecuzione di decisioni giudiziarie, già approvato dalla Camera
dei deputati.
Lo strumento, firmato a Roma il 26 maggio 2021, si inserisce nel quadro della cooperazione internazionale contro il riciclaggio prevista dalle Convenzioni del Consiglio d'Europa del 1990 e di Varsavia del 1993 ed è finalizzato a facilitare ulteriormente la cooperazione bilaterale tra le parti in tema di reciproco riconoscimento ed esecuzione delle decisioni concernenti i provvedimenti di sequestro e confisca, anche con riferimento alla suddivisione dei beni confiscati. - Avvio dell'esame del ddl n.
1058, ratifica dell'Accordo di partenariato
UE-Singapore.
Obiettivo dello strumento, firmato a Bruxelles il 19 ottobre 2018, è il rafforzamento della cooperazione in materia di contrasto del terrorismo internazionale e del traffico illecito di armi e stupefacenti, di gestione dei flussi migratori, politica economica, commercio, ambiente, sanità. - Avvio dell'esame del ddl n.
1059, ratifica dell'Accordo sulla partecipazione della
Croazia allo Spazio economico europeo.
Lo strumento, firmato a Bruxelles l'11 aprile 2014, disciplina l'ingresso della Croazia, divenuto membro dell'UE nel 2013, nello Spazio economico europeo, l'accordo del 1992 che consente la partecipazione al mercato comune di alcuni Paesi europei che non sono membri dell'Unione (Islanda, Liechtenstein, Norvegia).
