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18 marzo 2024 | Numero 46
Temi e provvedimenti in Senato -> Affari costituzionali, interni

Elezione diretta del Presidente del Consiglio, elezioni del 2024, riparto di competenze legislative

La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività.

  • Seguito dell'esame in sede referente, avviato il 23 novembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI), dei ddl costituzionali sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio, n. 935, di iniziativa governativa, e n. 830, presentato da Matteo Renzi e altri senatori del Gruppo IV.
    Entrambe le proposte, al fine di rafforzare la stabilità dei Governi, prevedono l'elezione del Presidente del Consiglio a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del Parlamento. I due ddl si differenziano invece per la disciplina di altri istituti come la votazione della fiducia e lo scioglimento delle Camere. La proposta governativa prevede inoltre l'abrogazione dei senatori a vita di nomina presidenziale, fatta salva la permanenza in carica di quelli già nominati e rimanendo immuate le disposizioni sull'assunzione della carica di senatore di diritto e a vita da parte dei Presidenti della Repubblica a fine mandato. Tra il 28 novembre e il 9 gennaio si sono svolte le audizioni informali. La discussione generale, avviata il 16, si è conclusa il 24 gennaio e nella stessa seduta la Commissione ha adottato il ddl costituzionale n. 935 come testo base della discussione. Il 7 e il 13 febbraio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti, subemendamenti e ordini del giorno presentati. L'illustrazione degli emendamenti, avviata il 7 febbraio, si è conclusa il 20. Il 21 febbraio sono state rese comunicazioni sugli emendamenti improponibili e inammissibili.
    Nella seduta del 12 marzo (antimeridiana) la Commissione ha ripreso la votazione degli emendamenti, iniziata il 6 marzo. Nella seduta 1a pomeridiana si è passati all'esame dei subemendamenti riferiti all'emendamento 2.2000 del Governo, riguardante l'esercizio del potere di scioglimento negli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica (il cd. "sememstre bianco", articolo 88, comma 2, della Costituzione). L'esame è proseguito nella seduta del 13 marzo e si è concluso in quella del 14, con la reiezione di tutti i subemendamenti e l'approvazione dell'emendamento 2.2000. La Commissione è quindi passata all'esame dell'emendamento Pera  2.0.1 sulla controfirma ministeriale degli atti del Presidente della Repubblica (articolo 89 della Costituzione). Dopo una riformulazione da parte del proponente, pubblicata in allegato al resoconto, l'emendamento è stato posto ai voti ed è risultato approvato.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 19 marzo alle 13.
  • Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl n. 997 di conversione in legge del decreto-legge n. 7/2024 in materia di consultazioni elettorali dell'anno 2024, avviato il 1° febbraio con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Il provvedimento stabilisce che l'8 e il 9 giugno si terranno le elezioni per il Parlamento europeo, che potranno essere abbinate alle consultazioni amministrative e regionali eventualmente previste per gli enti territoriali. Viene inoltre abolito il limite di mandati per i sindaci dei Comuni con meno di 5.000 abitanti mentre per quelli tra i 15.000 e i 5.000 il limite viene ampliato da due a tre mandati. Ulteriori disposizioni disciplinano la revisione delle anagrafi della popolazione residente e la determinazione della popolazione legale.
    Il 6 febbraio si è svolta la discussione generale. Il 13 febbraio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti e ordini del giorno presentati, illustrati nella seduta del 20 febbraio. La votazione degli emendamenti e ordini del giorno, avviata il 22 febbraio, si è conclusa il 6 marzo.
    Nella seduta del 12 marzo (2a pomeridiana), il Presidente Balboni ha dato conto dei pareri della Commissione Bilancio sugli emendamenti già approvati. Al fine di recepirne le condizioni, in qualità di relatore, ha presentato ulteriori proposte emendative, pubblicate in allegato al resoconto, che sono state approvate con distinte votazioni. È stato quindi posto ai voti il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo del disegno di legge, con le modifiche apportate. Sono intervenuti per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi le senatrici Gelmini (Az) e Musolino (IV), astenute, i senatori Parrini (PD), De Cristofaro (AVS) e Maiorino (M5S), contrari, Occhiuto (FI), favorevole. Il mandato al relatore è risultato approvato.
  • Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali recanti Modifiche agli articoli 116 e 117 della Costituzione in materia di autonomia regionale e riparto di competenze legislative, n. 542, n. 744, avviato il 1° agosto con la relazione del senatore Della Porta (FdI), e n. 116, avviato il 2 maggio con la relazione del senatore Occhiuto (FI-BP).
    Le proposte hanno l'obiettivo di modificare l'attuale previsione costituzionale sul regionalismo differenziato da realizzare mediante intese tra Stato e Regioni approvate con legge ordinaria. La previsione, introdotta con la riforma costituzionale del 2001 e tuttora inattuata, è anche oggetto dei ddl n. 615 e abbinati, che mirano ad introdurre una legge ordinaria recante i principi generali e le procedure attuative per la stipulazione e attuazione delle intese. Le proposte nn. 542 e 744 mirano invece a modificare le disposizioni costituzionali per limitare la differenziazione delle autonomie regionali attuabile mediante le intese, in nome della salvaguardia dei principi di eguaglianza e di unità della Repubblica. Il ddl n. 116 è volto a modificare l'articolo 117 della Costituzione per assegnare in via esclusiva allo Stato la competenza in materia di tutela della salute, con l'obiettivo di superare la frammentazione dell'attuale sistema basato sui servizi sanitari regionali. Il 6 febbraio si è conclusa la discussione generale avviata il 10 gennaio e il ddl n. 744 è stato adottato come testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 15 febbraio.
    Nella seduta del 13 marzo (notturna) il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 9 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Sono stati quindi espressi i pareri del relatore Della Porta e del rappresentante del Governo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da mercoledì 20 marzo alle 20.

Nelle convocazioni di questa settimana non sono previste ulteriori attività.

Affari costituzionali, interni