Testata
Periodico di informazione
sull'attività parlamentare,
link e segnalazioni

11 marzo 2024 | Numero 45
Temi e provvedimenti in Senato -> Giustizia
Giustizia

Sequestro di strumenti elettronici, collocamento fuori ruolo dei magistrati, inchiesta sulla comunità "Il Forteto", aggravante di sciacallaggio, efficacia esecutiva dei pareri di congruità degli ordini professionali, valore degli immobili espropriati, intercettazioni di colloqui tra indagato e difensore, intrusione illecita nei dati personali della senatrice Stefani, diffamazione a mezzo stampa e lite temeraria, intelligenza artificiale nel settore della giustizia, contrasto alla surrogazione di maternità, priorità nell'esercizio dell'azione penale

Concluso l'esame in sede deliberante

Inchiesta sulla comunità "Il Forteto": via libera definitivo alla Commissione d'inchiesta

Vi alibera definitovo della Commissione Giustizia al ddl n. 867, già approvato dalla Camera dei deputati, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto", avviata congiuntamente alla discussione del n. 237 il 23 gennaio in sede redigente con la relazione della senatrice Campione (FdI), rimesso in sede deliberante il 21 febbraio.

Già istituita nella precedente legislatura, la Commissione non ha approvato una relazione conclusiva sui fatti indagati, avvenuti nella comunità-cooperativa toscana, in merito a violenze, maltrattamenti e abusi sul lavoro.
La proposta intende istituire anche nella legislatura corrente una Commissione bicamerale per completare il lavoro di accertamento delle eventuali responsabilità istituzionali nella gestione della comunità e degli affidamenti di minori.

Il 7 febbraio la Commissione ha deliberato l'adozione del ddl n. 867, già approvato dalla Camera dei deputati, quale testo base della discussione. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 13 febbraio. Il 14 febbraio la Commissione ha conferito alla relatrice il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge n. 867, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, con contestuale assorbimento del connesso ddl n. 237. Il 21 febbraio la Conferenza dei capigruppo ha riassegnato il disegno di legge n. 867 alla Commissione in sede deliberante.

Nella seduta del 5 marzo la Commissione, dopo aver approvato ciascuno degli 8 articoli del progetto, ha posto in votazione il disegno di legge nel suo complesso, nel testo già approvato dalla Camera dei deputati.
Dopo le dichiarazioni di voto favorevole a nome dei rispettivi Gruppi dei senatori Zanettin (FI), Lopreiato (M5S), Berrino (FdI), Stefani (LSP), Petrenga (Cd'I), Verini (PD), Scalfarotto (IV) e Cucchi (AVS) il disegno di legge è risultato approvato in via definitiva.

Concluso l'esame in Commissione

Collocamento fuori ruolo dei magistrati: parere favorevole

La scorsa settimana la Commissione Giustizia ha concluso l'esame dell'Atto del Governo n. 107, schema di decreto legislativo sul collocamento fuori ruolo dei magistrati, avviato l'11 gennaio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI).

In attuazione della delega di cui alla legge n. 71/2022, il provvedimento introduce disposizioni volte a disciplinare e ridurre il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Si definiscono i casi di obbligatorietà del collocamento fuori ruolo, che ricorrono a seguito di assunzione di incarichi che non consentano l'integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro ovvero in caso di determinati incarichi negli uffici di gabinetto o ai vertici dei dipartimenti dei ministeri.

Con specifiche eccezioni e deroghe, si stabilisce inoltre che il collocamento fuori ruolo possa essere autorizzato non prima di un determinato periodo di esercizio delle funzioni di magistrato, entro i limiti di specifici contingenti massimi e a condizione che l'incarico da conferire corrisponda a un interesse dell'amministrazione di appartenenza e non incida negativamente sui tempi di definizione dei procedimenti in situazioni di scopertura dell'organico.

Nella seduta del 5 marzo il relatore ha presentato uno schema di parere favorevole con condizione, pubblicato in allegato al resoconto. La senatrice Lopreiato (M5S) e il senatore Bazoli (PD) hanno avanzato la richiesta, accolta dal relatore, di rinviare la votazione alla seduta del giorno successivo. Nella seduta del 6 marzo sono state presentate due schemi di parere contrario da parte dei senatori Lopreiato (M5S) e altri (allegato) e dei senatori Bazoli (PD) e altri (allegato).
Posta in votazione la proposta di parere favorevole con condizione presentata dal relatore (allegato), sono intervenuti per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi i senatori Lopreiato (M5S), Bazoli (PD) e Scalfarotto (IV), contrari, Zanettin (FI) e Rastrelli (FdI), favorevoli.
La proposta è stata approvata e gli schemi alternativi presentati dall'opposizione sono conseguentemente risultati preclusi.

La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Seguito dell'esame dei ddl n. 690 e n. 806, Disposizioni in materia di sequestro di strumenti elettronici, avviato in sede redigente il 1° agosto con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), rimesso in sede referente l'11 ottobre.
    Le due proposte, rispettivamente di iniziativa del senatore Scarpinato (M5S) e dei senatori Zanettin (FI-BP) e Bongiorno (LSP), prevedono l'introduzione nel Codice di procedura penale di un articolo 254-ter volto a disciplinare il sequestro di cellulari, tablet e personal computer, al fine di contemperare le esigenze delle autorità inquirenti di acquisizione del materiale probatorio con la tutela del diritto alla privacy per quanto riguarda i dati personali degli indagati.
    Il 3 ottobre si è svolta la discussione generale e il ddl n. 806 è stato adottato come testo base della discussione. Il 9 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti presentati. Il 15 febbraio il relatore ha presentato l'emendamento 1.100, integralmente sostitutivo del ddl n. 806.
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 20 febbraio, si sono svolte le audizioni informali. Il 27 febbraio sono stati pubblicati i subemendamenti all'emendamento del relatore.
    L'illustrazione dei subemendamenti all'emendamento 1.100, assunto come testo base della discussione, è iniziata nella seduta del 5 marzo, con l'intervento dei senatori Bazoli (PD), Scalfarotto (IV) e Zanettin (FI) ed è proseguita nella seduta del 6 marzo, con l'intervento dei senatori Lopreiato (M5S) e Scarpinato (M5S). Il relatore e il rappresentante del Governo, vice ministro per la giustizia Sisto, hanno espresso i rispettivi pareri. È stata quindi avviata la votazione dei subemendamenti.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 12 alle 14,30.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 778 sull'introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, avviato in sede redigente il 22 novembre con la relazione del senatore Potenti (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
    La proposta prevede l'introduzione, all'articolo 625 del Codice penale che disciplina le aggravanti del reato di furto, di un comma aggiuntivo della circostanza nella quale il fatto sia commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. Alla presenza di tale aggravante si ricollega inoltre la procedibilità d'ufficio del reato.
    Nella seduta del 5 marzo i senatori Zanettin (FI) e Lopreiato (M5S) si sono iscritti a parlare nella discussione generale, chiedendo di poter svolgere i propri interventi in una seduta successiva per poter svolgere preliminarmente ulteriori approfondimenti.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 12 alle 14,30.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 901, Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali, avviato il  27 febbraio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI).
    La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.
    Nella seduta del 5 marzo la senatrice Lopreiato (M5S) ha preannunciato la richiesta di riassegnazione del disegno di legge in sede referente.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 12 alle 14,30.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 954 sulla determinazione del valore dell'immobile espropriato, avviato il 14 febbraio con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    La proposta intende modificare l'articolo 568 del codice di procedura civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
    Nella seduta del 5 marzo la senatrice Lopreiato (M5S) ha preannunciato la richiesta di riassegnazione del disegno di legge in sede referente.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 932, sulle intercettazioni tra l'indagato e il proprio difensore e proroga delle operazioni, avviato in sede redigente il 28 novembre con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto il 9 gennaio.
    Al fine di salvaguardare il diritto alla difesa in giudizio tutelato dall'articolo 24 della Costituzione, si propone la modifica degli articoli 103 e 267 del codice di procedura penale, per definire con precisione l'ambito di applicazione del divieto di intercettazione delle conversazioni tra l'indagato e il proprio difensore. Il 27 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti presentati.
    Nella seduta del 5 marzo il senatore Bazoli, illustrando gli emendamenti presentati dal proprio Gruppo, ha criticato la scelta operata dalla maggioranza di trasporre nel ddl n. 808 la disciplina di cui all'articolo 1 della proposta in esame. Dopo la replica del senatore Zanettin (FI), proponente del disegno di legge, il Presidente Bongiorno (LSP) ha rinviato la discussione su richiesta della relatrice, motivata dalle interlocuzioni ancora in corso con il Governo sulle disposizioni di cui all'articolo 2.
  • Discussione sull'intrusione illecita nei dati personali della senatrice Stefani.
    Nella seduta del 5 marzo il senatore Zanettin (FI) ha espresso piena solidarietà alla senatrice Stefani (LSP) per le intrusioni illecite effettuate nei suoi dati personali come in quelli di altre personalità della politica, dello sport e dello spettacolo. Si sono associati il senatore Scalfarotto (IV) e, a nome di tutta la Commissione, il Presidente Bongiorno (LSP).
  • Audizioni informali nell'ambito dell'esame dei ddl n. 81, n. 95, n. 466, n. 573 e n. 616, Diffamazione a mezzo stampa e lite temeraria, avviato in sede redigente il 22 marzo con la relazione del senatore Berrino (FdI) e rimesso in sede referente il 3 maggio.
    Obiettivo delle proposte è modificare la normativa sulla diffamazione per conseguire un diverso bilanciamento tra le esigenze di tutela delle persone offese e l'esercizio della libertà di informazione. Il 12, il 18 e il 26 aprile 2023 si sono svolte audizioni informali in Ufficio di Presidenza. La discussione generale è iniziata il 5 ottobre. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto l'8 novembre.
    Nella seduta del 27 febbraio, il Presidente Bongiorno (LSP) ha comunicato alla Commissione che sono stati presentati 93 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto. Accogliendo la richiesta del Sottosegretario per la Giustizia Delmastro Delle Vedove di riaprire il termine per la presentazione di emendamenti, la Commissione ha convenuto di fissare il nuovo termine per mercoledì 13 marzo alle 12.
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 6 marzo si è svolta l'audizione informale del professor Giuseppe Amarelli (video).
    Questa settimana le audizioni informali proseguiranno nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di giovedì 14 alle 9,15.

Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività:

  • Audizione di un sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia, che si svolgerà nella seduta plenaria di martedì 12 alle 14,30.
  • Avvio dell'esame in sede referente del ddl n. 824, già approvato dalla Camera dei deputati, in trattazione congiunta con i ddl n. 163, Gasparri (FI-BP), n. 245, Rauti (Fdi) ed altri, e n. 475 Romeo (LSP) ed altri, recanti norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità (già assegnato in sede redigente e rimesso in referente il 6 marzo).
    Le proposte di legge intendono modificare l'art. 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità, prevedendo, in caso di reato commesso all'estero, la punibilità del cittadino italiano secondo la legge vigente in Italia. Il ddl n. 163, in particolare, prevede la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro per chiunque realizzi, organizzi o pubblicizzi la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, anche all'estero. Il ddl n. 475, invece, prevede la reclusione da quattro a dieci anni e la multa da 600.000 euro a 2 milioni di euro.
  • Seguito delle audizioni informali nell'ambito dell'esame del ddl n. 933, sui criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale, avviato il 28 novembre in sede redigente con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
    La proposta individua tre criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale: la gravità dei fatti, le situazioni di violenza domestica o minorata difesa, l'offensività concreta del reato. L'iniziativa intende quindi dare attuazione alla diffusa opinione, emersa anche dalla relazione della Commissione incaricata di elaborare proposte di riforma penale nella precedente legislatura (cd. Commissione Lattanzi), secondo la quale il canone costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale può essere opportunamente conciliato con una gestione della concreta mole delle notizie di reato basata su indicazioni di priorità individuate dal legislatore.
    Le audizioni informali proseguiranno questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di giovedì 14 alle 9,15.