Un rapporto di 150 pagine, raccolta completa di informazioni su sostanze chimiche,
analisi dei rischi e delle misure di sicurezza, formule chimiche e matematiche
per calcolare le dosi e le concentrazioni ammissibili di molecole attive,
riferimenti, glossari e bibliografia.
Stiamo parlando della
Guida per valutare i rischi per le api derivanti dall'uso di biocidi
che l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA, European Chemicals Agency)
ha pubblicato il 14 febbraio nel proprio sito.
Il documento orientativo dell'ECHA, come si legge nel sito dell'Agenzia, presenta un approccio per valutare i rischi dei biocidi per le api da miele, i bombi e le api solitarie, basato sulle più recenti conoscenze scientifiche. Il documento tratta gli usi di prodotti come insetticidi e acaricidi. Le sostanze contenute in questi prodotti possono, infatti, danneggiare il sistema nervoso delle api e indebolire il loro sistema immunitario, rendendole più sensibili alle malattie.
La guida è finalizzata ad aiutare le aziende che richiedono l'approvazione di un principio attivo o l'autorizzazione di un prodotto ai sensi del Regolamento sui biocidi dell'UE a condurre la valutazione del rischio. Il documento illustra inoltre i principi guida che le autorità devono seguire per valutare le domande e per stabilire se un biocida è conforme alle condizioni di autorizzazione.
Peter van der Zandt, direttore dell'ECHA per la gestione del rischio, ha dichiarato: «"Alcune sostanze chimiche utilizzate in prodotti come gli insetticidi sono state identificate come causa del declino delle popolazioni di impollinatori, insieme al cambiamento climatico e alla perdita di habitat. Questa guida porterà le aziende e le autorità a fare un passo avanti per proteggere meglio le api, che sono essenziali per le persone e per il pianeta».
Il compito di elaborare una "guida" era stato affidato all'ECHA dalla Commissione europea,
nel 2019, nell'ambito delle azioni previste dalla
Strategia UE per la biodiversità al 2030 e
e dall'iniziativa Un nuovo patto per gli impollinatori.
Le linee guida sono state sviluppate da un gruppo di esperti provenienti da diversi
Stati membri e con il supporto delle organizzazioni delle parti interessate. È allineata con la
guida dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sulla valutazione del rischio
dei prodotti fitosanitari sulle api.
Cosa sono i "biocidi" e come possono diventare una minaccia per le api
I biocidi - come si legge nel
sito dell'Istituto Superiore di Sanità -
comprendono un'ampia gamma di prodotti utilizzati per la conservazione di beni e
materiali oltre che per scopi di sanità pubblica e privata.
Sono prodotti intesi come antiparassitari non agricoli utilizzati per eliminare,
rendere innocui o impedire l'azione di qualsiasi organismo nocivo per l'uomo, gli animali,
i materiali e i beni di consumo (vengono esclusi i beni alimentari per i quali sono
utilizzati prodotti specifici).
Alcuni di essi sono autorizzati in Italia da molti anni nella categoria dei presidi
medico-chirurgici (disinfettanti, insettorepellenti, insetticidi, topicidi e ratticidi ad
uso domestico e civile).
Il modo in cui un biocida può diventare una minaccia per la vita delle api - afferma l'Agenzia europea per le sostanze chimiche - è determinata dalla modalità di diffusione nell'ambiente. Le api possono entrare in contatto diretto con biocidi (ad esempio, goccioline di spray), nonché essere esposti tramite superfici contaminate e con lo stesso consumo di nettare e polline.
Ad esempio:
- un biocida viene spruzzato sulla superficie della pianta → entra nella pianta e si distribuisce attraverso il tessuto vegetale → raggiunge l'organo o gli organi riproduttivi → arriva a contaminare polline e nettare;
- un biocida viene spruzzato sul terreno → una parte del biocida viene assorbita attraverso le radici della pianta → si distribuisce all'interno della pianta → raggiunge l'organo/i riproduttivo/i → arriva a contaminare polline e nettare.
Le api possono essere esposte a superfici contaminate sia nelle aree in cui vengono utilizzati biocidi che in aree involontariamente contaminate.