Pompaggi idroelettrici: fondamentali per la sicurezza e la resilienza del sistema elettrico italiano
«I pompaggi idroelettrici sono fondamentali a garantire sicurezza e resilienza
del sistema elettrico». È quanto si legge nel documento che la società
Edison S.p.A. ha consegnato in occasione
dell'audizione del 27
febbraio, in sede di Ufficio di Presidenza della 8a Commissione.
I pompaggi idroelettrici, si legge nel documento:
- svolgono un ruolo fondamentale nel mercato del time-shift, con costi specifici più bassi su una vita utile di oltre 50 anni
- rappresentano una tecnologia più matura e consolidata rispetto allo storage elettrochimico
- sono progettati per avere il minor impatto ambientale possibile, con soluzioni prevalentemente sviluppate in sotterraneo
- favoriscono il recupero della piena efficienza delle infrastrutture idriche nel Mezzogiorno, con significativi benefici per la mitigazione dei rischi da eventi climatici estremi
Edison afferma di aver analizzato 150 siti in 8 regioni e di avere avviata la progettazione e gli iter autorizzativi per 5 progetti. Tali iniziative contribuirebbero alla copertura di circa 1/3 della quota di nuova potenza installata necessaria per il raggiungimento dei target nazionali in materia di accumuli.
Ma cosa sono esattamente i pompaggi idroelettrici? Tecnicamente,
si legge nel
sito di Enel, «una centrale a pompaggio utilizza l'elettricità prodotta
in eccesso (di notte o nei momenti di minore domanda) per riempire un invaso idroelettrico,
in grado di generare elettricità quando richiesto. Il rendimento medio
è di circa il 70% o di poco superiore, cioè per ogni 10 kWh spesi per il pompaggio si
ricavano 7 kWh nella fase di generazione».
Si tratta - aggiunge Enel - «di impianti importanti per la gestione della rete
elettrica, perché sono in grado di entrare in servizio in tempi rapidissimi
per far fronte alle variazioni di carico sulla rete, sono molto affidabili e
sono anche svincolati dall'idrologia, poiché lavorano in gran parte a ciclo chiuso».