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26 febbraio 2024 | Numero 43
Temi e provvedimenti in Senato -> Giustizia
Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo

Prevenzione e contrasto del bullismo, sequestro di strumenti elettronici, collocamento fuori ruolo dei magistrati, ordinamento della magistratura, elezione del CSM, attribuzione del cognome, diffamazione a mezzo stampa e lite temeraria, inchiesta sulla comunità "Il Forteto", intercettazioni di colloqui tra indagato e difensore, contrasto alla surrogazione di maternità, efficacia esecutiva dei pareri di congruità degli ordini professionali

Contrasto del bullismo e del cyberbullismo: via libera della Commissione Giustizia

La scorsa settimana la Commissione Giustizia ha concluso l'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a, del ddl n. 866, delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, già approvato dalla Camera dei deputati, avviato il 31 gennaio con la relazione del senatore Berrino (FdI).

La proposta, risultante dal testo unificato di tre iniziative di diversi Gruppi parlamentari, modifica la legge n. 71/2017 sul cyberbullismo, per integrarne l'applicazione anche al contrasto e alla prevenzione degli atti di bullismo e alla tutela delle relative vittime. Altre disposizioni in materia di provvedimenti del Tribunale dei minorenni introducono nuove tipologie di misure coercitive non penali. È inoltre prevista la delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno con iniziative di comunicazione istituzionale, rilevazioni statistiche e mediante il potenziamento dei servizi di assistenza alle vittime.

Il 6 febbraio è stato pubblicato il testo degli emendamenti e ordine del giorno presentati. Il 13 febbraio si è proceduto alla votazione degli emendamenti.
Nella seduta del 20 febbraio, il relatore Berrino ha illustrato l'emendamento 1.500 che recepisce il parere condizionato espresso dalla Commissione Bilancio, pubblicato in allegato al resoconto. Posto ai voti, l'emendamento è risultato approvato.
Quindi, hanno preso la parola per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi i senatori Lopreiato (M5S), Zanettin (FI-BP) e Stefani (LSP). Infine, le Commissioni riunite hanno conferito mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge nel testo proposto.

La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni nell'ambito dell'esame dei ddl n. 690 e n. 806, Disposizioni in materia di sequestro di strumenti elettronici, avviato in sede redigente il 1° agosto con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), rimesso in sede referente l'11 ottobre.
    Le due proposte, rispettivamente di iniziativa del senatore Scarpinato (M5S) e dei senatori Zanettin (FI-BP) e Bongiorno (LSP), prevedono l'introduzione nel Codice di procedura penale di un articolo 254-ter volto a disciplinare il sequestro di cellulari, tablet e personal computer, al fine di contemperare le esigenze delle autorità inquirenti di acquisizione del materiale probatorio con la tutela del diritto alla privacy per quanto riguarda i dati personali degli indagati. Il 3 ottobre si è svolta la discussione generale e il ddl n. 806 è stato adottato come testo base della discussione. Il 9 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti presentati. Il 15 febbraio il relatore ha presentato un emendamento integralmente sostitutivo del ddl n. 806.
    Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 20 febbraio, si sono svolte le audizioni del Presidente emerito della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, e dell'avvocato Luigi Miceli (video).
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 febbraio alle 14.15.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 107, schema di decreto legislativo sul collocamento fuori ruolo dei magistrati, avviato l'11 gennaio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI).
    In attuazione della delega di cui alla legge n. 71/2022, il provvedimento introduce disposizioni volte a disciplinare e ridurre il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Si definiscono i casi di obbligatorietà del collocamento fuori ruolo, che ricorrono a seguito di assunzione di incarichi che non consentano l'integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro ovvero in caso di determinati incarichi negli uffici di gabinetto o ai vertici dei dipartimenti dei ministeri. Con specifiche eccezioni e deroghe, si stabilisce inoltre che il collocamento fuori ruolo possa essere autorizzato non prima di un determinato periodo di esercizio delle funzioni di magistrato, entro i limiti di specifici contingenti massimi e a condizione che l'incarico da conferire corrisponda a un interesse dell'amministrazione di appartenenza e non incida negativamente sui tempi di definizione dei procedimenti in situazioni di scopertura dell'organico.
    Nella seduta del 20 febbraio il Sottosegretario per la giustizia Delmastro Delle Vedove, alla luce degli approfondimenti in corso da parte del Governo sulle tematiche emerse in sede di dibattito parlamentare, ha chiesto un differimento dell'esame dell'atto, accordato dalla Commissione.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 febbraio alle 14,15.
  • Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 110, schema di decreto legislativo sull'ordinamento della magistratura, avviato l'11 gennaio con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP).
    Il provvedimento interviene sulla disciplina delle funzioni dei Consigli giudiziari, con particolare riferimento ai presupposti per l'accesso in magistratura e alle valutazioni di professionalità dei magistrati. Si opera inoltre una rimodualzione dei criteri generali di valutazione e comparazione tra le candidature per quanto riguarda l'assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi da parte del CSM.
    Nella seduta del 20 febbraio il Sottosegretario per la giustizia Delmastro Delle Vedove ha informato la Commissione degli approfondimenti in corso da parte del Governo sulle tematiche emerse in sede di dibattito parlamentare, chiedendo un rinvio dell'esame dell'atto. La Commissione ha convenuto.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 febbraio alle 14.15.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 154, in materia di elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, avviato il 3 maggio in sede redigente con la relazione del senatore Sisler (FdI), rimesso in sede referente il 3 maggio.
    Per contrastare il predominio delle correnti nell'organo di autogoverno della magistratura, la proposta introduce il sistema del sorteggio temperato nell'elezione della componente togata del CSM. Tale meccanismo opererebbe nella fase iniziale del procedimento, relativa alla selezione delle candidature, mentre la successiva elezione dei candidati selezionati rimarrebbe affidata al voto espresso da tutti i magistrati, come prescritto dalla Costituzione. Le audizioni informali avviate il 30 maggio si sono concluse l'11 luglio. L'11 ottobre si è chiusa la discussione generale. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 2 novembre.
    Nella seduta del 21 febbraio, il Presidente Bongiorno (LSP) ha comunicato la presentazione di 16 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto, che sono stati illustrati dai senatori Zanettin (FI), Scarpinato (M5S) e Bazoli (PD). Su richiesta del relatore Sisler (FdI) il sottosegretario per la Giustizia Delmastro Delle Vedove ha assicurato lo svolgimento di ulteriori approfondimenti.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 febbraio alle 14,15.
  • Audizione nell'ambito dell'esame dei disegni di legge nn. 2, 21, 131 e 918, Norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato l'11 gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
    Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. Le audizioni informali, avviate il 15 febbraio, sono proseguite nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 22 febbraio con l'intervento della professoressa Carla Bassu (video).
    Ulteriori audizioni informali sono previste nella seduta dell'Ufficio di Presidenza convocata giovedì 29 febbraio alle 9.15.

Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività.

  • Seguito dell'esame dei ddl n. 81, n. 95, n. 466, n. 573 e n. 616, Diffamazione a mezzo stampa e lite temeraria, avviato in sede redigente il 22 marzo con la relazione del senatore Berrino (FdI) e rimesso in sede referente il 3 maggio.
    Obiettivo delle proposte è modificare la normativa sulla diffamazione per conseguire un diverso bilanciamento tra le esigenze di tutela delle persone offese e l'esercizio della libertà di informazione. Il 12, il 18 e il 26 aprile si sono svolte audizioni informali in Ufficio di Presidenza. La discussione generale è iniziata il 5 ottobre. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 25 ottobre.
  • Discussione congiunta dei ddl n. 867, approvato dalla Camera dei deputati, e n. 237, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto", avviata il 23 gennaio in sede redigente con la relazione della senatrice Campione (FdI), rimesso in sede deliberante il 22 febbraio.
    Già istituita nella precedente legislatura, la Commissione non ha approvato una relazione conclusiva sui fatti indagati, avvenuti nella comunità-cooperativa toscana, in merito a violenze, maltrattamenti e abusi sul lavoro. Le proposte intendono istituire anche nella legislatura corrente una Commissione bicamerale per completare il lavoro di accertamento delle eventuali responsabilità istituzionali nella gestione della comunità e degli affidamenti di minori. Il 7 febbraio la Commissione ha deliberato l'adozione del ddl n. 867, già approvato dalla Camera dei deputati, quale testo base della discussione. Il terimine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 13 febbraio. Il 14 febbraio la Commissione ha concluso l'esame con il conferimento alla relatrice del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge n. 867, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, con contestuale assorbimento del ddl n. 237.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 932, sulle intercettazioni tra l'indagato e il proprio difensore e proroga delle operazioni, avviato in sede redigente il 28 novembre con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 dicembre.
    Al fine di salvaguardare il diritto alla difesa in giudizio tutelato dall'articolo 24 della Costituzione, si propone la modifica degli articoli 103 e 267 del codice di procedura penale, per definire con precisione l'ambito di applicazione del divieto di intercettazione delle conversazioni tra l'indagato e il proprio difensore.
  • Avvio della discussione congiunta in sede redigente dei ddl n. 824, approvato dalla Camera dei deputati, presentato dalla senatrice Varchi (Fdi) ed altri, n. 163, Gasparri (FI-BP), n. 245, Rauti (Fdi) ed altri, e n. 475 Romeo (LSP) ed altri, Norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità.
    Le proposte di legge intendono modificare l'art. 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità, prevedendo, in caso di reato commesso all'estero, la punibilità del cittadino italiano secondo la legge vigente in Italia. Il ddl n. 163, in particolare, prevede la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro per chiunque realizzi, organizzi o pubblicizzi la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, anche all'estero. Il ddl n. 475, invece, prevede la reclusione da quattro a dieci anni e la multa da 600.000 euro a 2 milioni di euro.
  • Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 901, presentato dalla senatrice Stefani (LSP), Norme in tema di conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali.
    La proposta prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.