La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 997
di conversione in legge del decreto-legge n. 7/2024 in materia di consultazioni
elettorali dell'anno 2024, avviato il 1°
febbraio con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
Il provvedimento stabilisce che l'8 e il 9 giugno si terranno le elezioni per il Parlamento europeo, che potranno essere abbinate alle consultazioni amministrative e regionali eventualmente previste per gli enti territoriali. Viene inoltre abolito il limite di mandati per i sindaci dei Comuni con meno di 5.000 abitanti mentre per quelli tra i 15.000 e i 5.000 il limite viene ampliato da due a tre mandati. Ulteriori disposizioni disciplinano la revisione delle anagrafi della popolazione residente e la determinazione della popolazione legale. Il 6 febbraio si è svolta la discussione generale e il 13 febbraio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti e ordini del giorno presentati.
Nella seduta del 20 febbraio (antimeridiana) si è svolta l'illustrazione degli emendamenti, con gli interventi del relatore nonché dei senatori Lisei (FdI), Tosato (LSP), Maiorino (M5S) e Durnwalder (Aut). L'esame è proseguito nelle sedute del 20 (pomeridiana) e del 21 febbraio. Nella seduta del 22 febbraio (1a antimeridiana) è iniziata la votazione degli emendamenti ed è risultata approvata, tra le altre, la proposta sulla disciplina sperimentale del voto da parte degli studenti fuori sede in occasione delle imminenti elezioni europee, sottoscritta da senatori di tutti i Gruppi parlamentari. La votazione degli emendamenti è proseguita nella seduta del 22 febbraio (2a antimeridiana), nel corso della quale è stata posta in votazione, tra le altre, la proposta 1.0.6, presentata da Tosato e altri senatori del Gruppo LSP, volta a elevare da due a tre mandati il limite alla rielezione dei Presidenti delle Regioni. Sono intervenuti, per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi, i senatori Maiorino (M5S), De Cristofaro (AVS), Occhiuto (FI), Giorgis (PD) e De Priamo (FdI), contrari, Musolino (IV), favorevole. La senatrice Versace ha annunciato la non partecipazione al voto dei senatori del Gruppo Az. L'emendamento è risultato respinto. In allegato ai resoconti sono stati pubblicati i testi dei nuovi emendamenti presentati dal relatore e dal Governo, delle riformulazioni e degli emendamenti trasformati in ordini del giorno.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 alle 13,30. - Seguito dell'esame congiunto del ddl n.
787, già approvato dalla Camera dei deputati, delega al Governo
in materia di esercizio del diritto di voto in un comune situato
in una regione diversa da quella del comune di residenza, e
delle proposte di argomento affine n.
211 Gelmini (Az), n.
258 Floridia (AVS) ed altri, n.
302 Giorgis (PD) e altri, n.
354 Verducci (PD), e n. 799
Naturale (M5S), avviato il 30
gennaio con la relazione della relatrice Spinelli (FdI).
La proposta presentata dalla deputata Madia (PD) e altri, esaminata alla Camera in trattazione congiunta con altri progetti di iniziativa parlamentare dichiarati assorbiti, ha l'obiettivo di consentire ai cittadini gravati da impedimenti per motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazione di assistenza familiare, di esercitare il proprio diritto in una regione diversa da quella del comune di residenza nelle cui liste elettorali risultino iscritti. Il 1° febbraio il ddl n. 787 è stato adottato come testo base della discussione, l'8 febbraio si sono svolte le audizioni informali (documentazione acquisita) e il 13 febbraio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti e ordini del giorno presentati.
Nella seduta del 20 febbraio (antimeridiana) il Presidente Balboni (FdI), in mancanza di richieste di intervento, ha dato per svolta l'illustrazione degli emendamenti. - Seguito dell'esame in sede referente, avviato il 23
novembre con la relazione del Presidente Balboni (FdI), dei ddl
costituzionali sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio,
n.
935, di iniziativa governativa, e n.
830, presentato da Matteo Renzi e altri senatori del Gruppo IV.
Entrambe le proposte, al fine di rafforzare la stabilità dei Governi, prevedono l'elezione del Presidente del Consiglio a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del Parlamento. I due ddl si differenziano invece per la disciplina di altri istituti come la votazione della fiducia e lo scioglimento delle Camere. La proposta governativa prevede inoltre l'abrogazione dei senatori a vita di nomina presidenziale, fatta salva la permanenza in carica di quelli già nominati e rimanendo immutate le disposizioni sull'assunzione della carica di senatore di diritto e a vita da parte dei Presidenti della Repubblica a fine mandato.
Tra il 28 novembre e il 9 gennaio si sono svolte le audizioni informali. La discussione generale, avviata il 16, si è conclusa il 24 gennaio e nella stessa seduta la Commissione ha adottato il ddl costituzionale n. 935 come testo base della discussione.
Il 7 e il 13 febbraio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti, subemendamenti e ordini del giorno presentati.
Nella seduta del 20 febbraio (pomeridiana) si è conclusa la fase di illustrazione degli emendamenti, avviata il 13 febbraio. Nella seduta del 21 febbraio il Presidente Balboni ha comunicato gli emendamenti e subemendamenti dichiarati inammissibili o improponibili. Sono quindi intervenuti, per riservarsi la possibilità di chiedere la rivalutazione di alcune declaratorie, i senatori Giorgis (PD), Maiorino (M5S) e De Cristofaro (AVS).
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 27 alle 13,30.
Nelle convocazioni della 1a Commissione di questa settimana è inoltre previsto il seguito dell'esame in sede consultiva del ddl n. 154 per la formulazione del parere alla 2a Commissione.