Nelle sedute del 6, 7, 8 e 13 febbraio l'Assemblea del Senato ha svolto la discussione del ddl n. 808 sulla riforma della giustizia penale. Al termine del dibattito, il disegno di legge è stato approvato in prima lettura, con 104 voti favorevoli e 56 contrari. Il testo è quindi passato all'esame dell'altro ramo del Parlamento.
La proposta contiene modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all'ordinamento giudiziario. Per quanto riguarda il Codice penale, si prevede l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio e la riformulazione di quello di traffico di influenze. Con riferimento al Codice di rito, si limita la diffusione delle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, si estende l'istituto dell'interrogatorio preventivo all'applicazione della misura cautelare, si sostituisce il giudice monocratico con uno collegiale per i giudizi in materia di applicazione della custodia cautelare in carcere, si modificano le norme sull'informazione di garanzia, ampliando le notizie in essa contenute e vietandone espressamente la pubblicazione prima della conclusione delle indagini preliminari, si limita l'appellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte della pubblica accusa per i reati entro determinate soglie di gravità. Altre disposizioni riguardano il limite di età per i giudici popolari della corte d'assise.
L'esame in sede referente nella 2a Commissione è stato avviato il 2 agosto con la relazione del Presidente Bongiorno (LSP). Tra il 5 settembre e il 12 ottobre si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza (audizioni e documenti acquisiti). La discussione generale, avviata il 17 ottobre, si è conclusa il 24 ottobre. Il 17 gennaio si è conclusa la votazione degli emendamenti avviata il 9 gennaio. L'esame si è concluso nella seduta del 23 gennaio con il conferimento al relatore del mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sull'approvazione del disegno di legge, nel testo proposto dalla Commissione.
Via libera definitivo alla legge di delegazione europea
Nelle sedute del 7, 13 e 14 febbraio si è svolto l'esame in Assemblea del ddl n. 969, di delegazione europea 2022-2023 (già approvato dalla Camera dei deputati) e delle connesse relazioni, programmatica 2023 (Doc. LXXXVI, n. 1) e consuntiva 2022 (Doc. LXXXVII, n. 1), sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Al termine del dibattito il ddl è stato approvato definitivamente, con 93 voti favorevoli, 29 contrari e 25 astenuti. Anche le relazioni programmatica e consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea hanno superato il vaglio dell'Assemblea, mediante l'approvazione, con 94 voti favorevoli, 52 contrari e un'astensione, della proposta di risoluzione n. 2, presentata dai senatori della maggioranza. La proposta di risoluzione n. 1, presentata dai senatori Lorefice (M5S) e Bevilacqua (M5S) è risultata preclusa (testi delle proposte di risoluzione).
La proposta mira a conformare l'ordinamento alla recente legislazione dell'Unione europea, secondo le procedure dettate dalla legge n. 234/2012. In particolare si prevede l'adeguamento a 9 regolamenti europei nonché il recepimento di 20 direttive e di una decisione. Tra le numerose materie disciplinate si segnalano la procedura penale e la presunzione di innocenza, la cibersicurezza, la resilienza delle infrastrutture critiche, le attività bancarie e creditizie e le cripto-attività finanziarie, la parità di retribuzione tra uomini e donne, il sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
L'esame in sede referente nella 4a Commissione è stato avviato il 22 dicembre con la relazione del senatore Matera (FdI). La senatrice Murelli ha illustrato le relazioni sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea il 16 gennaio. Nella stessa data sono state avviate le audizioni informali in sede di Ufficio di Presidenza. Il 18 gennaio sono stati pubblicati i testi degli emendamenti e ordini del giorno. L'esame si è concluso nella seduta del 31 gennaio (pomeridiana), con il conferimento al relatore del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sull'approvazione del disegno di legge, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, e con l'approvazione dello schema di relazione per l'Assemblea, predisposto dalla relatrice Murelli, sui due documenti in esame (Doc. LXXXVI, n. 1 e Doc. LXXXVII, n. 1 - A).
Approvata definitivamente la ratifica del Protocollo Italia-Albania in materia migratoria
Il 14 e il 15 febbraio si è svolto l'esame in Assemblea del ddl n. 995, di ratifica del Protocollo Italia-Albania in materia migratoria. Al termine del dibattito, il disegno di legge è stato approvato definitivamente, con 93 voti favorevoli e 61 contrari.
L'accordo prevede l'equiparazione di determinate aree del territorio albanese agli hotspot e ai Centri di permanenza per il rimpatrio italiani disciplinati dal Testo unico sull'immigrazione. Su tali aree si eserciteranno quindi la giurisdizione del Tribunale di Roma e le competenze del Prefetto e del Questore di Roma nonché del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Nelle strutture sul territorio albansese saranno inoltre operativi un nucleo di polizia giudiziaria, uno di polizia penitenziaria e un ufficio di sanità marittima, aerea e di confine. I migranti fruiranno del diritto alla difesa rilasciando una procura speciale a distanza. I colloqui riservati con il difensore e la partecipazione di quest'ultimo alle udienze si svolgeranno con modalità di collegamento audiovisivo. Per la realizzazione delle strutture è prevista una generale clausola di deroga, in materia di contratti pubblici, ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, del codice delle leggi antimafia e dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all'Unione Europea. Specifiche disposizioni disciplinano l'applicazione all'interno delle strutture delle leggi penali sostanziali e processuali italiane.
L'esame in sede referente nelle Commissioni riunite 1a e 3a è stato avviato il 31 gennaio con l'illustrazione dei senatori Dreosto (LSP), relatore per la 3a, e Lisei (FdI) per la 1a Commissione. Il 6 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati e si è svolta l'audizione informale dell'ambasciatore d'Italia in Albania, Fabrizio Bucci. Al termine della seduta del 14 febbraio il Presidente Balboni (FdI) ha rilevato l'impossibilità di concludere l'esame in tempi compatibili con la calendarizzazione del disegno di legge in Assemblea. Le Commissioni riunite hanno quindi convenuto a maggioranza di interrompere la discussione senza l'approvazione del mandato al relatore.