Il suo nome è CLAUDIA, che sta per Cloud Intelligence for Decision Support and Analysis. È uno studio promosso dall'Agenzia Europea della Difesa (EDA, European Defence Agency) che ha esaminato l'applicazione delle tecnologie cloud civili nella difesa, comprese le capacità di calcolo, il "data storage" e gli strumenti software ospitati esternamente. I risultati dello studio sono stati presentati il 25 gennaio, in vista delle attività di follow-up.
In un campo di battaglia, la consapevolezza della situazione è fondamentale per garantire la sicurezza e il successo delle operazioni. E' necessario affidarsi a una serie di connessioni, dai satelliti alle radio, in un ambiente estremo. La ricerca dell'EDA è focalizzata sull'utilizzabilità degli strumenti cloud per ridurre i tempi di reazione in più ambiti.
Poiché la tecnologia cloud utilizza la virtualizzazione - creando una versione virtuale di server, dispositivi di archiviazione e reti tramite software - lo studio si è concentrato sui vantaggi generali per la difesa. Si tratta di semplicità, flessibilità e capacità di scalare in ambienti militari, nonché di lavorare con "big data" supportati da strumenti di intelligenza artificiale (AI). Questi vantaggi possono migliorare significativamente la consapevolezza della situazione e il processo decisionale sia a livello strategico che tattico.
Grazie a CLAUDIA, è stata sviluppata una piattaforma di analisi del software (SWAN) per dimostrare le capacità basate sul cloud, con diversi moduli per affrontare i vari argomenti tecnologici, tra cui:
- Open Source Intelligence (OSINT) Analysis a livello strategico
- Cloud tattico
- Internet degli oggetti militari
- 5G per il cloud tattico e l'IA nel wargaming
Lo studio comprende forme di edge computing, ovvero
l'elaborazione di dati in prossimità dell'utente o della fonte di dati, per dimostrare i
vantaggi dell'uso di tali tecnologie sul campo, fornendo una consapevolezza della situazione in
tempo reale con dati e capacità visive migliorate.
La dimostrazione del 25 gennaio ha incluso la simulazione e
il wargame per uno scenario di guerra ibrida, con l'uso di capacità di wargame e di
addestramento ed esercitazioni avanzate.
Lo studio raccomanda di mettere la piattaforma SWAN a disposizione di tutti gli Stati membri per ulteriori test.
Poiché questo campo di ricerca apre un ampio ventaglio di nuovi progetti, la strada da percorrere deve essere definita con attenzione. Le attività future comprenderanno:
- Analizzare le necessità dei potenziali utenti finali per guidare lo sviluppo dello strumento.
- Estendere il cloud computing all'ambiente tattico per spostare efficacemente l'elaborazione delle informazioni più vicino al combattente, permettendo operazioni sempre più autonome e funzionalità avanzate ai confini del campo di battaglia.
- Dimostrazione e integrazione del concetto di fog computing (modello di calcolo distribuito che porta applicazioni e dati più vicino agli utenti finali) nella piattaforma SWAN basata su cloud.
- Stabilire la capacità di simulazione distribuita basata sul cloud ed esplorare il concetto di Modelling and Simulation as a Service (MSaaS), che consente di fornire servizi di simulazione onnipresenti.
L'obiettivo è quello di arrivare ad uno strumento operativo progettato per supportare gli Stati membri e i comandi militari nella gestione intelligente dei dati (aperti o classificati), finalizzato a migliorare il processo decisionale.