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19 febbraio 2024 | Numero 42
Temi e provvedimenti in Senato -> Affari costituzionali, interni

Protocollo Italia-Albania in materia migratoria, elezioni del 2024, voto in Regione diversa da quella di residenza, elezione diretta del Presidente del Consiglio, proroga di termini normativi

La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività.

  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 3a, del ddl n. 995, di ratifica del Protocollo Italia-Albania in materia migratoria, già approvato dalla Camera dei deputati, avviato il 31 gennaio con l'illustrazione dei senatori Dreosto (LSP), relatore per la 3a, e Lisei (FdI) per la 1a Commissione. L'accordo prevede l'equiparazione di determinate aree del territorio albanese agli hotspot e ai Centri di permanenza per il rimpatrio italiani disciplinati dal Testo unico sull'immigrazione. Su tali aree si eserciteranno quindi la giurisdizione del Tribunale di Roma e le competenze del Prefetto e del Questore di Roma nonché del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
    Nelle strutture sul territorio albanese saranno inoltre operativi un nucleo di polizia giudiziaria, uno di polizia penitenziaria e un ufficio di sanità marittima, aerea e di confine.
    I migranti fruiranno del diritto alla difesa rilasciando una procura speciale a distanza.
    I colloqui riservati con il difensore e la partecipazione di quest'ultimo alle udienze si svolgeranno con modalità di collegamento audiovisivo.
    Per la realizzazione delle strutture è prevista una generale clausola di deroga, in materia di contratti pubblici, ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, del codice delle leggi antimafia e dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all'Unione Europea. Specifiche disposizioni disciplinano l'applicazione all'interno delle strutture delle leggi penali sostanziali e processuali italiane.
    Il 6 febbraio sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati e si è svolta l'audizione informale dell'ambasciatore d'Italia in Albania, Fabrizio Bucci.
    Nella seduta del 13 febbraio è ripresa la votazione degli emendamenti, avviata il 6 febbraio e proseguita anche il 14 febbraio. Al termine di quest'ultima seduta, il Presidente Balboni (FdI) ha rilevato l'impossibilità di concludere l'esame in tempi compatibili con la calendarizzazione del disegno di legge in Assemblea. Le Commissioni riunite hanno quindi convenuto a maggioranza di interrompere la discussione senza l'approvazione del mandato al relatore.
  • Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 997 di conversione in legge del decreto-legge n. 7/2024 in materia di consultazioni elettorali dell'anno 2024, avviato il 1° febbraio con la relazione del Presidente Balboni (FdI).
    Il provvedimento stabilisce che l'8 e il 9 giugno si terranno le elezioni per il Parlamento europeo, che potranno essere abbinate alle consultazioni amministrative e regionali eventualmente previste per gli enti territoriali.
    Viene inoltre abolito il limite di mandati per i sindaci dei Comuni con meno di 5.000 abitanti mentre per quelli tra i 15.000 e i 5.000 il limite viene ampliato da due a tre mandati.
    Ulteriori disposizioni disciplinano la revisione delle anagrafi della popolazione residente e la determinazione della popolazione legale. Il 6 febbraio si è svolta la discussione generale e il 12 febbraio è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.
    Nella seduta del 13 febbraio (pomeridiana) il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 41 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 20 alle 11.
  • Seguito dell'esame in sede referente, avviato il 23 novembre con la relazione del Presidente Balboni, dei ddl costituzionali sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio, n. 935, di iniziativa governativa, e n. 830, presentato da Matteo Renzi e altri senatori del Gruppo IV.
    Entrambe le proposte, al fine di rafforzare la stabilità dei Governi, prevedono l'elezione del Presidente del Consiglio a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del Parlamento. I due ddl si differenziano invece per la disciplina di altri istituti come la votazione della fiducia e lo scioglimento delle Camere. La proposta governativa prevede inoltre l'abrogazione dei senatori a vita di nomina presidenziale, fatta salva la permanenza in carica di quelli già nominati e rimanendo immuate le disposizioni sull'assunzione della carica di senatore di diritto e a vita da parte dei Presidenti della Repubblica a fine mandato.
    Tra il 28 novembre e il 9 gennaio si sono svolte le audizioni informali. La discussione generale, avviata il 16, si è conclusa il 24 gennaio e nella stessa seduta la Commissione ha adottato il ddl costituzionale n. 935 come testo base della discussione.
    Il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno è scaduto il 5 febbraio mentre il 7 febbraio è scaduto il termine per la presentazione dei subemendamenti ai quattro emendamenti del Governo.
    Nella seduta del 13 febbraio (pomeridiana) il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della pubblicazione in allegato dei subemendamenti agli emendamenti presentati dal Governo. È stata quindi avviata la fase di illustrazione delle proposte emendative, proseguita nelle sedute del 13 (notturna), del 14 (antimeridiana e notturna) e del 15 febbraio (1a e 2a antimeridiana).
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 20 alle 11.

Nelle convocazioni della 1a Commissione di questa settimana è inoltre prevista l'eventualità che il calendario possa essere integrato con l'avvio dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 215/2023 in materia di proroga di termini normativi, ove approvato in tempo utile dalla Camera dei deputati. Tra le principali scadenze differite si segnalano innanzitutto quelle relative ai termini delle disposizioni per le assunzioni nell'ambito della pubblica amministrazione, in gran parte legate all'attuazione del PNRR, che riguardano i segretari comunali e provinciali, il comparto sicurezza e difesa, il corpo nazionale dei vigili del fuoco, le convenzioni relative ai lavoratori socialmente utili, il personale addetto all'ufficio per il processo e per il supporto alle linee progettuali per la giustizia, il personale dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, il personale non dirigenziale del Ministero della cultura, i laureati in medicina, il personale sanitario e gli operatori socio-sanitari abilitati ad assumere incarichi provvisori o di sostituzione, il conferimento di assegni di ricerca da parte da parte di università ed enti pubblici di ricerca, i concorsi per il reclutamento dei docenti del comparto AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) nelle more dell'entrata in vigore del nuovo regolamento in materia.
Tra le proroghe relative a disposizioni economiche e finanziarie sono inoltre rinviate la rivalutazione in base all'inflazione dei canoni di locazione degli immobili affittati alla pubblica amministrazione e la scadenza dei termini per la notifica degli atti di recupero del Fisco nei confronti degli aiuti statali illegittimamente utilizzati concernenti il Superbonus, i bonus edilizi e i crediti di imposta per la sanificazione o l'ampliamento dei luoghi di lavoro. È inoltre prolungata di un anno l'esenzione dall'obbligo di fatturazione elettronica per il personale medico che utilizza il sistema Tessera sanitaria per la fatturazione nei confronti degli utenti finali. In materia di edilizia universitaria, si differisce di un anno la scadenza del termine per la concessione di mutui da parte di Cassa depositi e prestiti.

Affari costituzionali, interni

Studio, lavoro, cure mediche o assistenza familiare: i motivi per votare in una Regione diversa da quella di residenza

Prosegue in 1a Commissione l'esame congiunto del ddl n. 787, già approvato dalla Camera dei deputati, delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella del comune di residenza, e delle proposte di argomento affine: n. 211 Gelmini (Az), n. 258 Floridia (AVS) ed altri, n. 302 Giorgis (PD) e altri, n. 354 Verducci (PD), e n. 799 Naturale (M5S), avviato il 30 gennaio con la relazione della relatrice Spinelli (FdI).

La proposta, presentata dalla deputata Madia (PD) e altri, esaminata alla Camera in trattazione congiunta con altri progetti di iniziativa parlamentare dichiarati assorbiti, ha l'obiettivo di consentire ai cittadini gravati da impedimenti per motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazione di assistenza familiare, di esercitare il proprio diritto in una regione diversa da quella del comune di residenza nelle cui liste elettorali risultino iscritti. Il 1° febbraio il ddl n. 787 è stato adottato come testo base della discussione, l'8 febbraio si sono svolte le audizioni informali e il 12 febbraio è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.

Nella seduta del 13 febbraio (pomeridiana) il Presidente Balboni (FdI) ha dato conto della presentazione di 27 emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto e ha comunicato la disponibilità, sulla pagina web della Commissione, della documentazione depositata da alcuni dei soggetti auditi l'8 febbraio.