La settimana scorsa la 9ª Commissione ha svolto le seguenti attività:
- Seguito dell'esame in sede referente del ddl n.
986, di conversione in legge del decreto-legge 18 gennaio
2024, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione
straordinaria delle imprese di carattere strategico. Il
decreto-legge - che si compone di 4 articoli - intende chiarire i
rapporti tra le disposizioni che riguardano l'amministrazione
straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, che siano
partecipate almeno al 30% da amministrazioni statali, e le disposizioni
del codice della crisi, concernenti le altre procedure di gestione della
crisi e di liquidazione giudiziale in via generale applicabili (con
particolare riferimento alla ex ILVA di Taranto).
L'esame è stato avviato il 23 gennaio con la relazione del senatore Pogliese (FdI). La Commissione ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni, che sono iniziate il 30 gennaio.
Il 6 febbraio l'Ufficio di Presidenza ha audito rappresentanti di ARPA Puglia, di Confindustria, di Invitalia, Legambiente e PeaceLink (in videoconferenza), il Presidente della Regione Liguria, il Sindaco di Genova, il Presidente della Regione Piemonte, i Sindaci di Racconigi e di Novi Ligure, il Vice Sindaco di Gattinara.
Prima della ripresa dell'esame in Commissione plenaria, il 7 febbraio il presidente De Carlo (FdI) ha comunicato che il giorno precedente è stato assegnato alla Commissione in sede referente il disegno di legge n. 1011, di conversione in legge del decreto-legge 2 febbraio 2024, n. 9, recante disposizioni urgenti a tutela dell'indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria.
Il sottosegretario di Stato per le imprese e il made in Italy Fausta Bergamotto ha rilevato che - dal momento che il provvedimento riguarda materia collegata e complementare con quella del decreto-legge n. 4 - il Governo non insiste per la conversione in legge del decreto-legge n. 9, in quanto intende presentare un emendamento al disegno di legge n. 986 per trasferire i contenuti del primo nel secondo ed ha assicurato che nella seduta dell'8 febbraio il ministro Urso avrebbe potuto replicare alle osservazioni già formulate.
La Commissione ha preso atto delle dichiarazioni del Sottosegretario.
Ripreso l'esame del disegno di legge n. 986, il Presidente ha posto la questione relativa al termine per la presentazione di emendamenti e subemendamenti al preannunciato emendamento del Governo per la "confluenza" del decreto-legge n. 9. Il senatore Martella (PD) ha proposto la fissazione di un termine unico. Sulla proposta convengono i senatori Pogliese (FdI), Cantalamessa (LSP) e Nave (M5S). La Commissione ha quindi convenuto di fissare detto termine alle 12 di martedì 13 febbraio.
L'8 febbraio il Presidente ha comunicato che il Governo ha presentato il preannunciato emendamento 2.0.1000, pubblicato in allegato.
In sede di replica è quindi intervenuto il ministro delle imprese e del made in Italy Urso, il quale ha ricordato che il Governo è intervenuto, sin dall'inizio della legislatura, per garantire la continuità produttiva e salvaguardare le aziende dell'indotto con il decreto-legge n. 2 del 2023, che ha determinato il rafforzamento patrimoniale di Acciaierie d'Italia attraverso un finanziamento di 680 milioni di euro; successivamente, con il decreto-legge n. 4 del 2024, attualmente all'esame della Commissione, si è stabilito che il Dicastero dell'economia possa concedere un ulteriore finanziamento di 320 milioni di euro; da ultimo il decreto-legge n. 9 del 2024 ha inteso tutelare le imprese dell'indotto, penalizzate dalla precedente amministrazione straordinaria, anche attraverso la cessione pro soluto dei crediti, con garanzia di SACE S.p.A. Ha ricordato poi che l'emendamento 2.0.1000, presentato dal Governo, riproduce i contenuti del predetto decreto-legge n. 9, al fine di esaminarli nell'ambito del provvedimento in titolo.
Il Presidente ha ringraziato il Ministro e ha proposto - alla luce degli elementi innovativi emersi e della presentazione dell'emendamento 2.0.1000 - una breve riapertura del dibattito. La Commissione ha convenuto. Sono quindi intervenuti i senatori Martella (PD), Calenda (Misto-Az), Bergesio (LSP), Sabrina Licheri (M5S) e il relatore Pogliese (FdI).
Il ministro Urso ha risposto ai quesiti posti dai senatori intervenuti.
Il seguito dell'esame è stato quindi rinviato, e riprenderà questa settimana, a partire da martedì 13 febbraio: alle 13 l'Ufficio di Presidenza audirà rappresentanti di Acciaierie d'Italia; alle 15,30 la Commissione plenaria riprenderà l'esame in sede referente. - Seguito dell'esame in sede redigente del ddl n. 316, Contrasto al bracconaggio ittico, del sen. Bergesio (LSP). Il ddl si propone di modificare la legge 154/2016 al fine di contrastare più efficacemente il dilagante fenomeno della pesca illegale, evitando che le attuali lacune legislative consentano ai pescatori di frodo di aggirare i controlli sull’igiene degli alimenti e di commercializzare prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, sia nel mercato italiano che nei mercati stranieri, in particolare quelli dell’Est Europa. L'esame del ddl era stato avviato il 14 marzo 2023 con la relazione della senatrice Bizzotto (LSP-PSd’Az). L'esame, sospeso il 23 gennaio, è ripreso il 7 febbraio. La Commissione - previ pareri favorevoli del rappresentante del Governo e della relatrice - ha approvato l'emendamento 1.10. Il seguito dell'esame è stato rinviato. Riprenderà questa settimana, da martedì 13 febbraio, alle 15,30.
Nelle convocazioni
della 9ª Commissione di questa settimana è inoltre previsto l'avvio
della discussione in sede redigente del disegno di legge n.
1010, recante Istituzione del premio di «Maestro dell'arte della
cucina italiana», di iniziativa governativa, approvato dalla Camera
dei deputati. Il disegno di legge istituisce presso la Presidenza del
Consiglio dei ministri il premio di «Maestro dell'arte della cucina
italiana», che è conferito ai "cittadini italiani che si siano in maniera
encomiabile distinti nel campo della gastronomia e, con la loro opera,
abbiano esaltato il prestigio della cucina italiana, illustrando la Patria
e contribuendo a valorizzare l'eccellenza nazionale", nel limite di uno
per ciascuna delle categorie di merito: gelateria, pasticceria, cucina,
vitivinicoltura, olivicoltura e arte casearia.
La Commissione dovrebbe avviare l'esame in sede redigente martedì 13
febbraio alle 15,30.