Prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo,
inchiesta sulla comunità "Il
Forteto", efficienza del processo penale, intelligenza artificiale nel
settore della giustizia, collocamento fuori ruolo dei magistrati,
ordinamento della magistratura, valore degli immobili espropriati,
sequestro di strumenti elettronici, elezione del CSM, attribuzione del
cognome
Sequestro di cellulari, tablet e pc
E' previsto questa settimana in Commissione Giustizia il seguito
dell'esame dei ddl n.
690 e n.
806, Disposizioni in materia di sequestro di strumenti
elettronici, avviato in sede redigente il 1°
agosto con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), rimesso in
sede referente l'11 ottobre. Le due proposte, rispettivamente di
iniziativa del senatore Scarpinato (M5S) e dei senatori Zanettin (FI-BP)
e Bongiorno (LSP), prevedono l'introduzione nel Codice di procedura
penale di un articolo 254-ter volto a disciplinare il sequestro
di cellulari, tablet e personal computer, al fine di contemperare le
esigenze delle autorità inquirenti di acquisizione del materiale
probatorio con la tutela del diritto alla privacy per quanto
riguarda i dati personali degli indagati. Il 3 ottobre si è svolta la
discussione generale e il ddl n. 806 è stato adottato come testo base
della discussione. Il 9 novembre si è svolta l'illustrazione degli
emendamenti presentati.
La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le
seguenti attività.
- Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a,
del ddl n.
866, delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto
del bullismo e del cyberbullismo, già approvato dalla Camera dei
deputati, avviato il 31
gennaio con la relazione del senatore Berrino (FdI). La proposta,
risultante dal testo unificato di tre iniziative di diversi Gruppi
parlamentari, modifica la legge n. 71/2017 sul cyberbullismo, per
integrarne l'applicazione anche al contrasto e alla prevenzione degli
atti di bullismo e alla tutela delle relative vittime. Altre
disposizioni in materia di provvedimenti del Tribunale dei minorenni
introducono nuove tipologie di misure coercitive non penali. È inoltre
prevista la delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi
finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno con iniziative
di comunicazione istituzionale, rilevazioni statistiche e mediante il
potenziamento dei servizi di assistenza alle vittime. Il termine per la
presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 1°
febbraio.
Nella seduta del 6
febbraio delle Commissioni riunite, il Presidente Zaffini (FdI) ha
comunicato la presentazione di emendamenti e di un ordine del giorno al
testo, pubblicati in allegato
al resoconto. Il relatore e, a nmoe del Governo, il sottosegretario per
la giustizia Delmastro Delle Vedove hanno espresso parere favorevole
sull'emendamento 1.3, presentato dal relatore stesso, e parere contrario
su tutti gli altri emendamenti. La senatrice Lopreiato (M5S) ha rilevato
che la presentazione di emendamenti da parte del relatore e di alcuni
senatori della maggioranza contraddice l'intesa raggiunta nelle
precedenti sedute per una rapida approvazione del testo trasmesso dalla
Camera dei deputati. Essendo venuto meno tale accordo, ha quindi chiesto
la riapertura del termine per consentire anche agli altri senatori di
poter presentare emendamenti. Si sono associati alla richiesta i
senatori Zambito (PD), Bazoli (PD), Pirro (M5S) e Rossomando (PD). Il
senatore Zullo (FdI), il relatore e il Presidente Zaffini hanno
replicato che l'emendamento presentato dal relatore, avendo carattere
meramente tecnico, non contraddice la volontà di procedere comunque ad
una rapida approvazione del disegno di legge in un clima di generale
condivisione.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle
Commissioni riunite di martedì 13 alle 15,20.
- Seguito della discussione congiunta in sede redigente dei ddl n.
867, approvato dalla Camera dei deputati, e n.
237, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di
inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto",
avviata il 23
gennaio con la relazione della senatrice Campione (FdI). Già
istituita nella precedente legislatura, la Commissione non ha approvato
una relazione conclusiva sui fatti indagati, avvenuti nella
comunità-cooperativa toscana, in merito a violenze, maltrattamenti e
abusi sul lavoro. Le proposte intendono istituire anche nella
legislatura corrente una Commissione bicamerale per completare il lavoro
di accertamento delle eventuali responsabilità istituzionali nella
gestione della comunità e degli affidamenti di minori.
Nella seduta del 7
febbraio, i senatori Berrino (Fdi) e Lopreiato (M5S) sono
intervenuti in discussione generale preannunciando la disponibilità dei
rispettivi Gruppi a rinunciare alla presentazione degli emendamenti per
favorire una rapida conclusione dell'iter. La Commissione ha deliberato
dunque l'adozione del disegno di legge n. 867, già approvato dalla
Camera dei deputati, quale testo base della discussione e fissato il
termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno
alle 12 di martedì 13 febbraio.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate
a partire da mercoledì 14 alle 9,15.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
102, schema di decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo n. 150/2022 in materia
di efficienza del processo penale, giustizia riparativa e celere
definizione dei procedimenti, avviato il 13
dicembre con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). La legge
n. 134/2021, recante la delega per la riforma della giustizia della
durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare,
entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi,
ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e
correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni
del precedente decreto, per semplificare alcune procedure e risolvere
alcuni problemi di coordinamento emersi in sede di prima applicazione
delle norme, anche in considerazione delle istanze espresse dalla
magistratura, dall'avvocatura e dal mondo accademico. Il termine per
l'espressione del parere è scaduto il 5 febbraio 2024.
Nella seduta del 7
febbraio, il relatore Zanettin ha preannunciato una proposta di
parere favorevole con osservazioni, chiedendo di poterla presentare in
una seduta della settimana successiva. Il senatore Bazoli si è riservato
di proporre ulteriori considerazioni da inserire nel parere in relazione
ad alcuni temi specifici come quello della cosiddetta discovery e
dei suoi effetti sulla riforma Cartabia. Il sottosegretario per la
giustizia Delmastro Delle Vedove ha assentito al rinvio della
discussione per consentire lo svolgimento degli approfondimenti
prospettati.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute convocate
a partire da martedì 13 alle 14,30.
Nelle convocazioni della
2a Commissione di questa settimana sono inoltre
previste le seguenti attività.
- Audizione di un Presidente emerito della Corte di Cassazione,
nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto
dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia, che si
svolgerà nella seduta plenaria di martedì 13 alle 14,30.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
107, schema di decreto legislativo sul collocamento fuori
ruolo dei magistrati, avviato l'11
gennaio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI). In
attuazione della delega di cui alla legge n. 71/2022, il provvedimento
introduce disposizioni volte a disciplinare e ridurre il collocamento
fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Si
definiscono i casi di obbligatorietà del collocamento fuori ruolo, che
ricorrono a seguito di assunzione di incarichi che non consentano
l'integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro ovvero in caso di
determinati incarichi negli uffici di gabinetto o ai vertici dei
dipartimenti dei ministeri. Con specifiche eccezioni e deroghe, si
stabilisce inoltre che il collocamento fuori ruolo possa essere
autorizzato non prima di un determinato periodo di esercizio delle
funzioni di magistrato, entro i limiti di specifici contingenti massimi
e a condizione che l'incarico da conferire corrisponda a un interesse
dell'amministrazione di appartenenza e non incida negativamente sui
tempi di definizione dei procedimenti in situazioni di scopertura
dell'organico.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
110, schema di decreto legislativo sull'ordinamento della
magistratura, avviato l'11
gennaio con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). Il
provvedimento interviene sulla disciplina delle funzioni dei Consigli
giudiziari, con particolare riferimento ai presupposti per l'accesso in
magistratura e alle valutazioni di professionalità dei magistrati. Si
opera inoltre una rimodulazione dei criteri generali di valutazione e
comparazione tra le candidature per quanto riguarda l'assegnazione degli
incarichi direttivi e semidirettivi da parte del CSM.
- Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
954 sulla determinazione del valore dell'immobile espropriato,
presentato dal senatore Sallemi (FdI) e altri. La proposta intende
modificare l'articolo 568 del codice di procedura civile al fine di
rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno
soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più
coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale
del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine
richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard
estimativi nazionali.
- Seguito dell'esame del ddl n.
154, in materia di elezione dei componenti del Consiglio
superiore della magistratura, avviato il 3
maggio in sede redigente con la relazione del senatore Sisler
(FdI), rimesso in sede referente il 3 maggio e sospeso nella seduta del
26 luglio. Per contrastare il predominio delle correnti nell'organo di
autogoverno della magistratura, la proposta introduce il sistema del
sorteggio temperato nell'elezione della componente togata del CSM. Tale
meccanismo opererebbe nella fase iniziale del procedimento, relativa
alla selezione delle candidature, mentre la successiva elezione dei
candidati selezionati rimarrebbe affidata al voto espresso da tutti i
magistrati, come prescritto dalla Costituzione. Le audizioni informali
avviate il 30 maggio si sono concluse l'11 luglio. L'11 ottobre si è
chiusa la discussione generale. Il termine per la presentazione di
emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 2 novembre.
- Audizioni nell'ambito dell'esame dei disegni di legge nn. 2,
21,
131
e 918,
Norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato l'11
gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD). Le
proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica
sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i
genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte
costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. L'avvio
delle audizioni è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di
Presidenza di giovedì 15 alle 9,15.