La Commissione europea ha approvato di recente aiuti di Stato della Germania per quasi un miliardo di euro a favore dell'impresa svedese Northvolt. Serviranno a costruire una "gigafabbrica" di batterie per veicoli elettrici e mantenere così la produzione in Germania. Ciò dimostra che gli aiuti di Stato sono ancora essenziali per l'economia e le politiche UE; ma sono sottoposti a un monitoraggio efficace per evitare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato interno? È la domanda che si pone la Corte dei conti europea che annuncia per l'autunno la pubblicazione di una relazione sull'argomento.
Gli aiuti di Stato, prevalentemente finanziati dai bilanci degli Stati membri, possono contribuire
ad esempio a promuovere la transizione ecologica, mitigare gli effetti di una grave crisi
economica in uno Stato membro oppure a consolidare l'indipendenza
strategica dell'UE. Tuttavia, afferma la Corte dei conti, la Commissione
deve garantire nel complesso parità di
condizioni per le imprese e fare in modo che gli aiuti di Stato non pregiudichino il mercato unico.
Gli auditor della Corte intendono pertanto verificare se la Commissione abbia adattato il quadro
giuridico per gli aiuti di Stato e la sorveglianza.
La pandemia di COVID-19 e l'invasione russa dell'Ucraina hanno provocato
gravi perturbazioni economiche negli Stati membri dell'UE. Per
attenuarne gli effetti e promuovere la ripresa, gli Stati membri hanno sostenuto le imprese con
volumi ingenti e inediti di aiuti di Stato. Come è indispensabile per il funzionamento del mercato
interno, la Commissione ha tenuto sotto osservazione la situazione, poiché gli aiuti di Stato
potrebbero eventualmente compromettere la concorrenza e gli scambi commerciali.
Di massima, gli Stati membri devono notificare alla Commissione tutte le
misure che costituiscono un aiuto di Stato, tranne quando sono soggette alle regole di esenzione.
Nei prossimi mesi gli auditor della Corte saranno impegnati a verificare fino a che punto la
Commissione abbia assicurato una sorveglianza efficace sui programmi nazionali di aiuti di Stato.
Oltre ad analizzare l'operato della Commissione, gli auditor cercheranno elementi probatori
nei quattro paesi campionati per l'audit: Germania, Francia, Polonia e Paesi Bassi.