La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le seguenti attività.
- Seguito delle audizioni informali nell'ambito dell'esame del ddl n.
933, sui criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale,
avviato il 28
novembre in sede redigente con la relazione del senatore Rastrelli
(FdI) e rimesso in sede referente il 6 dicembre. La proposta individua
tre criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale: la gravità
dei fatti, le situazioni di violenza domestica o minorata difesa,
l'offensività concreta del reato. L'iniziativa intende quindi dare
attuazione alla diffusa opinione, emersa anche dalla relazione della
Commissione incaricata di elaborare proposte di riforma penale nella
precedente legislatura (cd. Commissione Lattanzi), secondo la quale il
canone costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale può essere
opportunamente conciliato con una gestione della concreta mole delle
notizie di reato basata su indicazioni di priorità individuate dal
legislatore.
Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 30 gennaio sono proseguite le audizioni informali avviate il 16 gennaio. Sono stati ascoltati Giuseppe Santalucia, Presidente, e Alessandra Maddalena, Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (video). - Avvio dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a,
del ddl n.
866, delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto
del bullismo e del cyberbullismo, già approvato dalla Camera dei
deputati. La proposta, risultante dal testo unificato di tre iniziative
di diversi Gruppi parlamentari, modifica la legge n. 71/2017 sul
cyberbullismo, per integrarne l'applicazione anche al contrasto e alla
prevenzione degli atti di bullismo e alla tutela delle relative vittime.
Altre disposizioni in materia di provvedimenti del Tribunale dei
minorenni introducono nuove tipologie di misure coercitive non penali. È
inoltre prevista la delega al Governo per l'adozione di decreti
legislativi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno con
iniziative di comunicazione istituzionale, rilevazioni statistiche e
mediante il potenziamento dei servizi di assistenza alle vittime.
Nella seduta del 31 gennaio il senatore Berrino (FdI) ha illustrato la proposta. Dopo gli interventi delle senatrici Lopreiato (M5S) e Zampa (PD), le Commissioni riunite hanno fissato alle 12 di giovedì 1° febbraio il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nella seduta delle Commissioni riunite convocata martedì 6 alle 13.30. - Avvio della discussione in sede redigente dei ddl sul processo
telematico n.
558, presentato dal senatore Silvestroni (FdI) e altri, e n.
766, presentato dalla senatrice Lopreiato (M5S). La proposta n.
588 prevede l'istituzione presso il Ministero della giustizia di una
piattaforma unica per il deposito degli atti dei processi civile,
penale, amministrativo e tributario. Si intende così superare l'invio
mediante posta elettronica certificata a favore di un sistema che
risulti più funzionale alle esigenze degli operatori. Il ddl n. 766 mira
invece, sempre in una prospettiva di adeguamento alle esigenze di
digitalizzazione dei procedimenti, a modificare alcune disposizioni del
codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative.
Nella seduta del 31 gennaio, la senatrice Stefani (LSP) ha illustrato i due disegni di legge. I senatori Rossomando (PD), Lopreiato (M5S) e Potenti (M5S), nonché in replica il Presidente, sono intervenuti chiedendo lo svolgimento di un approfondimento istruttorio, in considerazione dell'impatto delle proposte sull'intero settore della giustizia.
Il seguito della discussione congiunta è previsto questa settimana a partire da mercoledì 7 alle 9.15. - Audizione dell'esperto di intelligenza artificiale, professore presso la Pontificia Università Gregoriana, Paolo Benanti, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia, che si è svolta nella seduta del 1° febbraio (video).
Nelle convocazioni della 2a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività.
- Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 867, approvato dalla Camera dei deputati, e n. 237, sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto", avviata il 23 gennaio con la relazione della senatrice Campione (FdI). Già istituita nella precedente legislatura, la Commissione non ha approvato una relazione conclusiva sui fatti indagati, avvenuti nella comunità-cooperativa toscana, in merito a violenze, maltrattamenti e abusi sul lavoro. Le proposte intendono istituire anche nella legislatura corrente una Commissione bicamerale per completare il lavoro di accertamento delle eventuali responsabilità istituzionali nella gestione della comunità e degli affidamenti di minori.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 107, schema di decreto legislativo sul collocamento fuori ruolo dei magistrati, avviato l'11 gennaio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI). In attuazione della delega di cui alla legge n. 71/2022, il provvedimento introduce disposizioni volte a disciplinare e ridurre il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Si definiscono i casi di obbligatorietà del collocamento fuori ruolo, che ricorrono a seguito di assunzione di incarichi che non consentano l'integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro ovvero in caso di determinati incarichi negli uffici di gabinetto o ai vertici dei dipartimenti dei ministeri. Con specifiche eccezioni e deroghe, si stabilisce inoltre che il collocamento fuori ruolo possa essere autorizzato non prima di un determinato periodo di esercizio delle funzioni di magistrato, entro i limiti di specifici contingenti massimi e a condizione che l'incarico da conferire corrisponda a un interesse dell'amministrazione di appartenenza e non incida negativamente sui tempi di definizione dei procedimenti in situazioni di scopertura dell'organico.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 110, schema di decreto legislativo sull'ordinamento della magistratura, avviato l'11 gennaio con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). Il provvedimento interviene sulla disciplina delle funzioni dei Consigli giudiziari, con particolare riferimento ai presupposti per l'accesso in magistratura e alle valutazioni di professionalità dei magistrati. Si opera inoltre una rimodualzione dei criteri generali di valutazione e comparazione tra le candidature per quanto riguarda l'assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi da parte del CSM.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n. 102, schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 150/2022 in materia di efficienza del processo penale, giustizia riparativa e celere definizione dei procedimenti, avviato il 13 dicembre con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). La legge n. 134/2021, recante la delega per la riforma della giustizia della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune disposizioni del precedente decreto, per semplificare alcune procedure e risolvere alcuni problemi di coordinamento emersi in sede di prima applicazione delle norme, anche in considerazione delle istanze espresse dalla magistratura, dall'avvocatura e dal mondo accademico. Il termine per l'espressione del parere è scaduto il 5 febbraio 2024.
- Seguito dell'esame del ddl n. 154, in materia di elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, avviato il 3 maggio in sede redigente con la relazione del senatore Sisler (FdI), rimesso in sede referente il 3 maggio e sospeso nella seduta del 26 luglio. Per contrastare il predominio delle correnti nell'organo di autogoverno della magistratura, la proposta introduce il sistema del sorteggio temperato nell'elezione della componente togata del CSM. Tale meccanismo opererebbe nella fase iniziale del procedimento, relativa alla selezione delle candidature, mentre la successiva elezione dei candidati selezionati rimarrebbe affidata al voto espresso da tutti i magistrati, come prescritto dalla Costituzione. Le audizioni informali avviate il 30 maggio si sono concluse l'11 luglio. L'11 ottobre si è chiusa la discussione generale. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto il 2 novembre.
- Audizioni nell'ambito dell'esame dei disegni di legge nn. 2, 21, 131 e 918, Norme in materia di attribuzione del cognome ai figli, avviato l'11 gennaio con la relazione della senatrice Rossomando (PD). Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. L'avvio delle audizioni è previsto questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di giovedì 8 alle 9,15.