Riforma della giustizia penale, ordinamento della magistratura,
inchiesta sulla comunità "Il Forteto", priorità nell'esercizio
dell'azione penale, collocamento fuori ruolo dei magistrati, processo
telematico, valore degli immobili espropriati, efficacia esecutiva dei
pareri di congruità degli ordini professionali, efficienza del processo
penale, elezione del CSM, sequestro di strumenti elettronici,
prevenzione e contrasto del bullismo, intelligenza artificiale nel
settore della giustizia
Processo telematico
La prossima settimana in 2a Commissione è previsto l'avvio
della discussione in sede redigente dei ddl sul processo
telematico n.
558, presentato dal senatore Silvestroni (FdI) e altri, e n.
766, presentato dalla senatrice Lopreiato (M5S).
La proposta n.
588 prevede l'istituzione presso il Ministero della giustizia di una
piattaforma unica per il deposito degli atti dei processi civile,
penale, amministrativo e tributario. Si intende così superare l'invio
mediante posta elettronica certificata a favore di un sistema che
risulti più funzionale alle esigenze degli operatori.
Il ddl n. 766
mira invece, sempre in una prospettiva di adeguamento alle esigenze di
digitalizzazione dei procedimenti, a modificare alcune disposizioni
del codice di procedura civile e delle relative disposizioni
attuative.
La settimana scorsa la 2a Commissione ha svolto le
seguenti attività.
- Seguito e conclusione dell'esame in sede referente del ddl n.
808 sulla riforma della giustizia penale, di iniziativa
governativa, avviato il 2
agosto con la relazione del Presidente Bongiorno (LSP). La
proposta contiene modifiche al Codice penale, al Codice di procedura
penale e all'ordinamento giudiziario. Per quanto riguarda il Codice
penale, si prevede l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio e la
riformulazione di quello di traffico di influenze. Con riferimento al
Codice di rito, si limita la diffusione delle intercettazioni di
conversazioni e comunicazioni, si estende l'istituto
dell'interrogatorio preventivo all'applicazione della misura
cautelare, si sostituisce il giudice monocratico con uno collegiale
per i giudizi in materia di applicazione della custodia cautelare in
carcere, si modificano le norme sull'informazione di garanzia,
ampliando le notizie in essa contenute e vietandone espressamente la
pubblicazione prima della conclusione delle indagini preliminari, si
limita l'appellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte
della pubblica accusa per i reati entro determinate soglie di gravità.
Altre disposizioni riguardano il limite di età per i giudici popolari
della corte d'assise. Tra il 5 settembre e il 12 ottobre si sono
svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza (audizioni
e documenti acquisiti). La discussione generale, avviata il 17
ottobre, si è conclusa il 24 ottobre. Il 17 gennaio si è conclusa la
votazione degli emendamenti avviata il 9 gennaio.
Nella seduta del 23
gennaio, il Presidente Bongiorno (LSP) ha dato conto dei pareri
sugli emendamenti formulati dalle Commissioni competenti. È stato
quindi conferito mandato al relatore a riferire favorevolmente
all'Assemblea sul disegno di legge nel testo proposto dalla
Commissione.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
110, schema di decreto legislativo sull'ordinamento della
magistratura, avviato l'11
gennaio con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). Il
provvedimento interviene sulla disciplina delle funzioni dei Consigli
giudiziari, con particolare riferimento ai presupposti per l'accesso
in magistratura e alle valutazioni di professionalità dei magistrati.
Si opera inoltre una rimodualzione dei criteri generali di valutazione
e comparazione tra le candidature per quanto riguarda l'assegnazione
degli incarichi direttivi e semidirettivi da parte del CSM.
Nella seduta del 23
gennaio, è proseguito il dibattito sull'opportunità di inserire
nel parere osservazioni sull'introduzione di test psicoattitudinali
per i magistrati. Sono intervenuti i senatori Bazoli (PD), Zanettin
(FI-BP) e Rossomando (PD).
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute
convocate a partire da martedì 30 alle 15.
- Avvio della discussione in sede redigente dei ddl n.
867, approvato dalla Camera dei deputati, e n.
237, presentato dal senatore La Pietra (FdI), sull'istituzione
di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti
presso la comunità "Il Forteto". Già istituita nella precedente
legislatura, la Commissione non ha approvato una relazione conclusiva
sui fatti indagati, avvenuti nella comunità-cooperativa toscana, in
merito a violenze, maltrattamenti e abusi sul lavoro. Le proposte
intendono istituire anche nella legislatura corrente una Commissione
bicamerale per completare il lavoro di accertamento delle eventuali
responsabilità istituzionali nella gestione della comunità e degli
affidamenti di minori.
Nella seduta del 23
gennaio, la senatrice Campione (FdI) ha svolto la relazione
illustrativa.
Il seguito della discussione è previsto questa settimana nelle sedute
convocate a partire da martedì 30 alle 15.
- Seguito delle audizioni informali nell'ambito dell'esame del ddl n.
933, sui criteri di priorità nell'esercizio dell'azione
penale, avviato il 28
novembre in sede redigente con la relazione del senatore
Rastrelli (FdI) e rimesso in sede referente il 6 dicembre. La proposta
individua tre criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale:
la gravità dei fatti, le situazioni di violenza domestica o minorata
difesa, l'offensività concreta del reato. L'iniziativa intende quindi
dare attuazione alla diffusa opinione, emersa anche dalla relazione
della Commissione incaricata di elaborare proposte di riforma penale
nella precedente legislatura (cd. Commissione Lattanzi), secondo la
quale il canone costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale
può essere opportunamente conciliato con una gestione della concreta
mole delle notizie di reato basata su indicazioni di priorità
individuate dal legislatore.
Nella seduta dell'Ufficio di Presidenza del 24
gennaio sono proseguite le audizioni informali avviate il 16
gennaio. Sono stati ascoltati i professori Massimo Luciani e Sergio Lo
Russo (video).
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
107, schema di decreto legislativo sul collocamento fuori
ruolo dei magistrati, avviato l'11
gennaio con la relazione del senatore Rastrelli (FdI). In
attuazione della delega di cui alla legge n. 71/2022, il provvedimento
introduce disposizioni volte a disciplinare e ridurre il collocamento
fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Si
definiscono i casi di obbligatorietà del collocamento fuori ruolo, che
ricorrono a seguito di assunzione di incarichi che non consentano
l'integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro ovvero in caso
di determinati incarichi negli uffici di gabinetto o ai vertici dei
dipartimenti dei ministeri. Con specifiche eccezioni e deroghe, si
stabilisce inoltre che il collocamento fuori ruolo possa essere
autorizzato non prima di un determinato periodo di esercizio delle
funzioni di magistrato, entro i limiti di specifici contingenti
massimi e a condizione che l'incarico da conferire corrisponda a un
interesse dell'amministrazione di appartenenza e non incida
negativamente sui tempi di definizione dei procedimenti in situazioni
di scopertura dell'organico.
Nella seduta del 24
gennaio (pomeridiana), il vice ministro della giustizia
Francesco Paolo Sisto è intervenuto sull'ordine dei lavori, proponendo
il rinvio della votazione della proposta di parere in trattazione e di
quelle relative agli atti di governo n.
110 e n.
102. Sono intervenuti, in replica, la Presidente Bongiorno e, a
seguire, i senatori Zanettin (FI-BP) e Bazoli (PD) con richieste di
chiarimento. Il vice ministro ha espresso la necessità di svolgere
approfondimenti alla luce del dibattito in Commissione.
Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute
convocate a partire da martedì 30 alle 15.
Nelle convocazioni
della 2a Commissione di questa settimana sono
inoltre previste le seguenti attività.
- Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
954 sulla determinazione del valore dell'immobile
espropriato, presentato dal senatore Sallemi (FdI) e altri. La
proposta intende modificare l'articolo 568 del codice di procedura
civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili
espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati
dal giudice, più coerente con la definizione di un importo
proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello
nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di
riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
- Avvio della discussione in sede redigente del ddl n.
901 sul conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai
pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali,
presentato dalla senatrice Stefani (LSP). La recente legge n. 49/2023
sull'equo compenso delle prestazioni professionali ha conferito
efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità dei compensi e
degli onorari non pagati emessi dai competenti ordini professionali,
limitatamente ai rapporti con imprese bancarie e assicurative e con la
pubblica amministrazione. La proposta intende generalizzare la
disposizione, estendendo anche ai rapporti con gli altri clienti la
medesima efficacia di titolo esecutivo dei citati pareri di congruità.
- Seguito dell'esame dell'Atto del Governo n.
102, schema di decreto legislativo recante disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo n. 150/2022 in materia
di efficienza del processo penale, giustizia riparativa e
celere definizione dei procedimenti, avviato il 13
dicembre con la relazione del senatore Zanettin (FI-BP). La
legge n. 134/2021, recante la delega per la riforma della giustizia
della durata di un anno, ha attribuito al Governo anche la facoltà di
emanare, entro due anni dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti
attuativi, ulteriori decreti legislativi per apportarvi modifiche
integrative e correttive. Il provvedimento interviene quindi su alcune
disposizioni del precedente decreto, per semplificare alcune procedure
e risolvere alcuni problemi di coordinamento emersi in sede di prima
applicazione delle norme, anche in considerazione delle istanze
espresse dalla magistratura, dall’avvocatura e dal mondo accademico.
Il termine per l'espressione del parere scadrà il 5 febbraio 2024.
- Seguito dell'esame del ddl n.
154, in materia di elezione dei componenti del Consiglio
superiore della magistratura, avviato il 3
maggio in sede redigente con la relazione del senatore Sisler
(FdI), rimesso in sede referente il 3 maggio e sospeso nella seduta
del 26 luglio. Per contrastare il predominio delle correnti
nell'organo di autogoverno della magistratura, la proposta introduce
il sistema del sorteggio temperato nell'elezione della componente
togata del CSM. Tale meccanismo opererebbe nella fase iniziale del
procedimento, relativa alla selezione delle candidature, mentre la
successiva elezione dei candidati selezionati rimarrebbe affidata al
voto espresso da tutti i magistrati, come prescritto dalla
Costituzione. Le audizioni informali avviate il 30 maggio si sono
concluse l'11 luglio. L'11 ottobre si è chiusa la discussione
generale. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del
giorno è scaduto il 2 novembre.
- Seguito dell'esame dei ddl n.
690 e n.
806, Disposizioni in materia di sequestro di strumenti
elettronici, avviato in sede redigente il 1°
agosto con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), rimesso in
sede referente l'11 ottobre. Le due proposte, rispettivamente di
iniziativa del senatore Scarpinato (M5S) e dei senatori Zanettin
(FI-BP) e Bongiorno (LSP), prevedono l'introduzione nel Codice di
procedura penale di un articolo 254-ter volto a disciplinare
il sequestro di cellulari, tablet e personal computer, al fine di
contemperare le esigenze delle autorità inquirenti di acquisizione del
materiale probatorio con la tutela del diritto alla privacy
per quanto riguarda i dati personali degli indagati. Il 3 ottobre si è
svolta la discussione generale e il ddl n. 806 è stato adottato come
testo base della discussione. Il 9 novembre si è svolta
l'illustrazione degli
emendamenti presentati.
- Avvio dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a,
del ddl n.
866, delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto
del bullismo e del cyberbullismo, già approvato dalla Camera dei
deputati. La proposta, risultante dal testo unificato di tre
iniziative di diversi Gruppi parlamentari, modifica la legge n.
71/2017 sul cyberbullismo, per integrarne l'applicazione anche al
contrasto e alla prevenzione degli atti di bullismo e alla tutela
delle relative vittime. Altre disposizioni in materia di provvedimenti
del Tribunale dei minorenni introducono nuove tipologie di misure
coercitive non penali. È inoltre prevista la delega al Governo per
l'adozione di decreti legislativi finalizzati alla prevenzione e al
contrasto del fenomeno con iniziative di comunicazione istituzionale,
rilevazioni statistiche e mediante il potenziamento dei servizi di
assistenza alle vittime.
- Audizione di un esperto di intelligenza artificiale, professore
presso la Pontificia Università Gregoriana, nell'ambito dell'indagine
conoscitiva sull'impatto
dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia,
deliberata dalla Commissione nella seduta del 23 novembre.