La settimana scorsa la 1a Commissione ha svolto le seguenti attività.
- Seguito dell'esame in sede referente, avviato il 23
novembre con la relazione del Presidente Balboni, dei ddl
costituzionali sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio,
n.
935, di iniziativa governativa, e n.
830, presentato da Matteo Renzi e altri senatori del Gruppo IV.
Entrambe le proposte, al fine di rafforzare la stabilità dei Governi,
prevedono l'elezione del Presidente del Consiglio a suffragio
universale e diretto, contestualmente all'elezione del Parlamento. I
due ddl si differenziano invece per la disciplina di altri istituti
come la votazione della fiducia e lo scioglimento delle Camere. La
proposta governativa prevede inoltre l'abrogazione dei senatori a vita
di nomina presidenziale, fatta salva la permanenza in carica di quelli
già nominati e rimanendo immutate le disposizioni sull'assunzione della
carica di senatore di diritto e a vita da parte dei Presidenti della
Repubblica a fine mandato. Tra il 28 novembre e il 9 gennaio si sono
svolte le audizioni informali.
La discussione generale congiunta, avviata il 16 gennaio, è proseguita nelle sedute del 23 gennaio antimeridiana, con gli interventi dei senatori Borghi (Iv), Pirro (M5S), Meloni (PD), Bazoli (PD), Lisei (FdI), Magni (AVS) e Pera (FdI), e 2a pomeridiana, con gli interventi dei senatori Patuanelli (M5S) e Nicita (PD). Nella seduta del 24 gennaio (antimeridiana), dopo l'intervento del senatore Boccia (PD), la discussione generale congiunta è stata dichiarata conclusa. Sono intervenuti, in replica in qualità di relatore il presidente Balboni (FdI) e il ministro per le riforme Casellati (FI-BP). Nella seduta pomeridiana il relatore ha proposto di adottare come testo base della discussione il disegno di legge costituzionale n. 935, di iniziativa governativa. In mancanza di un orientamento unanime, la proposta è stata posta in votazione. Sono intervenuti per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi Gruppi i senatori Parrini (PD), Gelmini (Az), Cataldi (M5S), Musolino (IV), De Cristofaro (AVS) e Durnwalder (Aut), contrari, nonché Lisei (FdI), Occhiuto (FI-BP) e Pirovano (LSP), favorevoli. La proposta è risultata approvata. Come comunicato nel corso della stessa seduta, il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno, già fissato per il 29 gennaio, è stato prorogato alle 12 di lunedì 5 febbraio. - Avvio della discussione congiunta, in sede redigente, dei ddl n.
295 e n.
919 in materia di riacquisto della cittadinanza italiana,
presentati dalla senatrice La Marca (PD). In particolare il ddl n. 295
mira ad abrogare una disposizione di cui alla legge n. 91/1992, già
censurata dalla Cassazione del 2009 in quanto discriminatoria nei
confronti delle donne. Tale norma prevede la perdita della
cittadinanza italiana da parte della donna che abbia contratto
matrimonio con un cittadino straniero prima del 1° gennaio 1948 e
produce rilevanti conseguenze anche in merito all'acquisto della
cittadinanza da parte dei figli. Il ddl n. 919, per venire incontro ad
una istanza diffusa nelle comunità italiane residenti all'estero,
dispone la riapertura per un periodo di quattro anni dei termini per
la presentazione della dichiarazione necessaria a ottenere il
riconoscimento della cittadinanza da parte di coloro che l'hanno persa
per naturalizzazione.
Nella seduta del 24 gennaio (pomeridiana), il Presidente Balboni (FdI) ha svolto la relazione illustrativa dei due disegni di legge e la Commissione ne ha deliberato la trattazione congiunta.
Il seguito della discussione è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 30 alle 12. Nelle convocazioni è inoltre prevista la deliberazione in merito all'abbinamento in discussione congiunta dei ddl di argomento affine n. 98, presentato dai senatori Giacobbe (PD) e La Marca (PD), e n. 752, presentato dal senatore Menia (FdI). - Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
794, Elargizioni di benefici per le vittime dell'incuria,
avviato nella seduta del 18
ottobre (pomeridiana) con la relazione della senatrice Spinelli
(FdI). Raccogliendo le istanze del Comitato per il ricordo delle
vittime del Ponte Morandi, la proposta mira ad equiparare le vittime
di eventi dannosi derivanti dall'incuria legata alla gestione di
infrastrutture o edifici strumentali all'erogazione di servizi
pubblici a quelle del terrorismo, della criminalità organizzata e del
dovere, sotto il profilo della possibilità di beneficiare del sostegno
previsto dalla legislazione vigente.
Nella seduta del 24 gennaio (pomeridiana), la senatrice Spinelli (FdI) ha svolto la relazione illustrativa del ddl di argomento affine n. 868, presentato dal senatore Basso (PD) e la Commissione ne ha deliberato la discussione congiunta con il disegno di legge n. 794.
Il seguito della discussione è previsto questa settimana nelle sedute convocate a partire da martedì 30 alle 12.
Nelle convocazioni della 1a Commissione di questa settimana sono inoltre previste le seguenti attività.
- Avvio dell'esame in sede referente del ddl n. 787, delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella del comune di residenza, già approvato dalla Camera dei deputati. La proposta presentata dalla deputata Madia (PD) e altri, esaminata alla Camera in trattazione congiunta con altri progetti di iniziativa parlamentare dichiarati assorbiti, ha l'obiettivo di consentire ai cittadini gravati da impedimenti per motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazione di assistenza familiare, di esercitare il proprio diritto in una regione diversa da quella del comune di residenza nelle cui liste elettorali risultino iscritti.
- Seguito dell'esame in sede referente dei ddl costituzionali recanti
Modifiche agli articoli 116 e 117 della Costituzione in materia di autonomia
regionale e riparto di competenze legislative, n.
542, n.
744, avviato il 1°
agosto con la relazione del senatore Della Porta (FdI), e n.
116, avviato il 2
maggio con la relazione del senatore Occhiuto (FI-BP).
Le proposte hanno l'obiettivo di modificare l'attuale previsione costituzionale sul regionalismo differenziato da realizzare mediante intese tra Stato e Regioni approvate con legge ordinaria. La previsione, introdotta con la riforma costituzionale del 2001 e tuttora inattuata, è anche oggetto dei ddl n. 615 e abbinati, che mirano ad introdurre una legge ordinaria recante i principi generali e le procedure attuative per la stipulazione e attuazione delle intese. Le proposte nn. 542 e 744 mirano invece a modificare le disposizioni costituzionali per limitare la differenziazione delle autonomie regionali attuabile mediante le intese, in nome della salvaguardia dei principi di eguaglianza e di unità della Repubblica. Il ddl n. 116 è volto a modificare l'articolo 117 della Costituzione per assegnare in via esclusiva allo Stato la competenza in materia di tutela della salute, con l'obiettivo di superare la frammentazione dell'attuale sistema basato sui servizi sanitari regionali. Il 10 gennaio è iniziata la discussione generale. - Seguito dell'esame in sede referente del ddl n. 836, Giornata in memoria delle vittime degli stupri di guerra del 1943-1944, avviato il 17 ottobre con la relazione del Presidente Balboni (FdI), in sostituzione del relatore Occhiuto (FI-BP). Si propone di istituire la ricorrenza in titolo nella data del 18 maggio, in memoria della giornata del 1944 nella quale si verificò il superamento della linea Gustav da parte delle truppe alleate, cui fecero seguito i drammatici atti di violenza commessi in particolare dalle truppe coloniali inquadrate nel Corpo di spedizione francese. L'iniziativa, volta ad affermare il ripudio della guerra e la condanna di ogni efferato crimine che offende la libertà dei popoli, comprende anche l'istituzione di uno specifico Fondo per offrire un risarcimento a chi fu vittima di omicidi e stupri.
- Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 370, Osservatorio nazionale per il sostegno psicologico alle Forze di polizia, presentato dalla senatrice Pirovano (LSP) e altri. Considerando i dati emersi da recenti rilevazioni sull'aumento del numero dei suicidi e su altri sintomi diffusi di disagio psicologico tra gli agenti delle Forze dell'ordine, la proposta prevede l'istituzione di un Osservatorio incaricato di monitorare tali fenomeni e di presentare al Parlamento una relazione annuale in materia. Sulla base di tali relazioni e dei criteri che saranno individuati da apposito Dpcm, i vari corpi di polizia provvederanno a predisporre e attuare specifici programmi di formazione per il rispettivo personale.
- Avvio della discussione in sede redigente dei ddl in materia di guardie giurate, n. 119, presentato dalla senatrice Pirro (M5S), e n. 902, presentato dal senatore Balboni (FdI) e altri. Le proposte mirano a disciplinare compiutamente la professione di guardia giurata, in linea con l'accresciuta complessità delle attuali esigenze di garanzia dell'ordine pubbilco. Entrambi i testi prevedono l'istituzione di un albo nazionale articolato in due sezioni rispettivamente dedicate alle aspiranti guardie giurate e ai soggetti già abilitati all'esercizio della professione. Sono inoltre individuati alcuni requisiti fondamentali mentre per altri si rinvia ai decreti attuativi che saranno emanati dal Ministro dell'interno. Sono anche previste sanzioni in caso di impiego a servizi di vigilanza di personale non qualificato.