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Comunicati stampa del Senato

"Il Muro di Berlino": la storia nei giornali dell'epoca

Mostra alla Biblioteca del Senato

Una mostra, "Il Muro di Berlino", e un convegno, "Ripensare l'89". Sono i due appuntamenti ospitati dalla Biblioteca del Senato in occasione del venticinquesimo anniversario della caduta del Muro che ha diviso il mondo dal 1961 al 1989.

La mostra ricostruisce, attraverso le immagini dei giornali dell'epoca, le tappe fondamentali e i principali momenti nella storia del Muro di Berlino, in particolare il Trattato di Mosca del 1970 e l'accordo delle quattro potenze (Usa, Urss, Gran Bretagna e Francia) del 1971 che modificarono la situazione nel cuore dell'Europa. Una intera sezione è dedicata a scene di vita quotidiana di Berlino Est. La mostra (ingresso libero) potrà essere visitata dall'11 novembre al 10 gennaio 2015 (lunedì-venerdì, dalle 9 alle 19,30).

Il convegno "Ripensare l'89" avrà luogo alle ore 17,30 di martedì 11 novembre, nella sala degli Atti parlamentari, e coinciderà con l'inaugurazione della mostra. E' organizzato dalla Fondazione Istituto Gramsci e dalla Fondazione Friedrich Ebert Stiftung; sono previsti gli interventi di Silvio Pons, Michael Kreile, Wlodek Goldkorn e Vanna Vannuccini.

Semestre Ue. Le conclusioni della Conferenza interparlamentare di politica estera, sicurezza e difesa comune riunita in Senato

"Mosca ritiri le truppe dall'Ucraina e riprenda il ruolo di partner strategico dell'Unione". "Profonda preoccupazione" per la situazione dei due marò italiani detenuti in India: il caso venga risolto nel pieno rispetto del diritto internazionale

Pieno appoggio all'Alto Rappresentante per la politica estera Federica Mogherini e all'obiettivo di un consolidamento della politica estera e di sicurezza comune. I nuovi scenari della politica internazionale, dall'Ucraina al Medio Oriente e all'Africa, richiedono una presenza credibile dell'Unione europea, basata su azioni concrete e una voce forte e unitaria, a partire dal rafforzamento del ruolo dell'Alto Rappresentante.

E' quanto si legge nelle "Conclusioni" della Conferenza interparlamentare di politica estera, sicurezza e difesa comune, che si è tenuta in Senato giovedì 6 e venerdì 7 novembre, nell'ambito della dimensione parlamentare del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.

I lavori sono stati aperti giovedì mattina dagli interventi dei presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, l'Alto Rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, il ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, i presidenti delle Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato e della Camera - sen. Pier Ferdinando Casini, on. Fabrizio Cicchitto, sen. Nicola Latorre e on. Elio Vito - che hanno anche presieduto i lavori.

Palazzo Madama ha ospitato in questi due giorni le delegazioni di 26 Paesi Ue, di 6 Paesi candidati e del Parlamento europeo, per un totale di circa 260 persone. I lavori sono stati trasmessi in diretta dal canale satellitare, dalla webtv e dal canale YouTube del Senato.

Il documento approvato oggi, al termine della Conferenza, sottolinea la necessità di un forte sostegno all'iniziativa europea "Operazione Tritone", destinata a prendere il posto di "Mare Nostrum" nella lotta all'immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani.

Per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, la Conferenza interparlamentare chiede che riprendano i negoziati per un accordo finale basato sulla soluzione dei "due Stati" - Israele e Palestina - definita "l'unica via per la pace, la stabilità e la riconciliazione".

Esprimendosi sul conflitto ai confini tra Siria e Iraq, la Conferenza esprime la più ferma "condanna delle pratiche orrende di inseminazione forzata, traffico di esseri umani, esecuzioni pubbliche e schiavitù sessuale" e sottolinea la necessità di un forte impegno Ue nel contrastare le milizie dell'Isis, in particolare la propaganda ideologica degli integralisti islamici. Per fare questo, si afferma, occorre incoraggiare le autorità religiose del mondo musulmano a prendere nettamente le distanze dai responsabili delle stragi e degli orrori che si consumano nei territori sotto il controllo delle milizie.

Sulla situazione in Ucraina, viene ribadita la condanna dell'intervento militare russo e dell'"annessione illegale" della Crimea. La Conferenza chiede alla Russia di procedere immediatamente ad un raffreddamento delle tensioni con Kiev, ritirando le sue truppe dal territorio ucraino e rispettandone la piena integrità territoriale. A Mosca viene anche chiesto di "riprendere il ruolo di partner strategico della Ue", in un contesto di pacificazione dell'area.

Una sessione della Conferenza è stata dedicata, questa mattina, alla situazione in Libia. Era prevista la presenza del Capo della missione delle Nazioni Unite, Bernardino León, che però proprio oggi si è dovuto recare con urgenza nel paese

nordafricano a seguito della sentenza della Corte suprema che ha annullato il risultato delle ultime elezioni. A questo proposito, la Conferenza sottolinea la necessità che tutti gli sforzi e le risorse siano concentrati a sostenere la ricerca di una soluzione politica, in appoggio al tentativo di mediazione delle Nazioni Unite.

Le delegazioni Ue riunite a Palazzo Madama ribadiscono infine la loro "profonda preoccupazione" per la situazione dei "due militari italiani, cittadini della Ue" detenuti in India da febbraio 2012, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, anche in considerazione delle preoccupanti condizioni di salute di Latorre, e sottolinea la necessità che il caso venga risolto nel pieno rispetto del diritto internazionale, a partire dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos).

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto oggi nel suo studio di Palazzo Madama la presidente dell’Associazione delle Nonne di Plaza de Mayo. Questo il messaggio del presidente pubblicato su Facebook

Laura, la figlia di Estela Carlotto, nel 1978 era una giovane ragazza, incinta e piena di ideali. Fu rapita dal regime militare, torturata, fatta partorire e subito dopo uccisa: del bimbo che aveva dato alla luce, uno degli oltre 500 che andò incontro a questo triste destino, si persero le tracce. Nonna Estela non si è lasciata fermare dal dolore e ha continuato a cercare suo nipote con il desiderio di poterlo abbracciare e di riunire la sua famiglia. Ad agosto, dopo 36 anni, la speranza è diventata realtà: a 83 anni ha finalmente potuto ritrovare il sorriso di Laura nel volto di Guido, suo nipote. Come lei più di cento nonne hanno ritrovato i figli dei loro figli scomparsi.

Qualche settimana fa, in Argentina, ho incontrato molte mamme e nonne di Plaza de Mayo, in occasione della consegna al governo argentino dell'ultima tranche di documenti che raccolgono le denunce e le testimonianze dei familiari dei "desaparecidos" contenute negli archivi del Ministero degli Affari Esteri italiano. In quella occasione non ho avuto modo di conoscere Estela Carlotto, la Presidente dell'associazione "Abuelas de Plaza de Mayo". Estela è venuta in Italia in visita da Papa Francesco e stamattina ci siamo incontrati a Palazzo Madama.

L'Italia è l'unico Paese che ha aperto i propri archivi e speriamo che il suo esempio sia seguito da altri. E' anche l'unico Paese che ha instaurato dei processi e condannato chi si è reso responsabile di queste atrocità. Siamo, insieme all'Argentina, contro il totalitarismo, contro la tortura e contro la violenza e saremo sempre accanto alle nonne di Plaza de Mayo. Siamo orgogliosi di far parte di un Paese che ha fatto prevalere, rispetto alla segretezza degli archivi, la ricerca della verità e dell'identità personale di tanti desaparecidos, sia italiani sia italoargentini.



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