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Archivio delle notizie

Ratifiche di accordi internazionali: il sì dell'Aula

Lunedì 8 luglio, il Senato ha dato via libera alla Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 21 marzo 2002, e del relativo Protocollo di modifica, fatto a Roma il 13 giugno 2012, con la relazione orale del sen. Casini (ddl n. 816). Ha anche approvato il ddl n. 817, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Lituania in materia di rappresentanze diplomatiche, fatto a Vilnius il 21 febbraio 2013, con la relazione orale del sen. Razzi e il ddl n. 589, recante Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) n. 186 sul lavoro marittimo, con Allegati, adottata a Ginevra il 23 febbraio 2006 nel corso della 94ma sessione della Conferenza generale dell'OIL, nonché norme di adeguamento interno, con le relazioni orali dei senatori Gibiino e Russo.

Episodio che ha visto coinvolto l'aereo con a bordo il Presidente boliviano: chiesta informativa in Assemblea

Il senatore De Cristofaro ha chiesto in Aula un'informativa del Ministro degli esteri Emma Bonino sul divieto all'ingresso nello spazio italiano opposto all'aereo decollato da Mosca con a bordo il Presidente boliviano Evo Morales. Per il senatore si tratta di "un altro episodio molto grave accaduto nei giorni passati".
"In una seduta congiunta delle Commissioni esteri di Camera e Senato - ha ricordato il senatore - abbiamo avuto modo di incontrare il Ministro degli affari esteri e di porre la questione. Siccome però la risposta ci ha lasciato abbastanza perplessi, ribadisco in Aula che vorremmo capire bene cosa è successo al volo intercontinentale Mosca-La Paz, all'interno del quale c'era il presidente della Repubblica boliviana Evo Morales. L'aereo è stato bloccato o, meglio, al velivolo non è stato concesso il permesso di sorvolo su alcuni Paesi europei, compresa l'Italia".
"Chiedo - ha poi concluso - che l'Aula del Senato possa affrontare tale questione che sta provocando le proteste durissime di tutta l'America Latina. Siccome si tratta di fondamentali immunità riconosciute ai Capi di Stato, credo che il Senato della Repubblica italiana dovrebbe pronunziarsi e scusarsi con il Presidente della Bolivia dell'episodio gravissimo accaduto in Italia".

Rimpatrio forzato di una cittadina kazaka: chiesta informativa in Aula

Lunedì 8 luglio, in apertura di seduta hanno chiesto un'informativa del Governo, sul rimpatrio forzato di una cittadina kazaka, i senatori Morra, Zanda, Giuseppe Esposito, Olivero, Buemi.
Il senatore Morra ha ricordato in Aula i "fatti gravissimi avvenuti nella notte tra il 29 e il 31 maggio scorso in quel di Casal Palocco, quartiere periferico di Roma, quando una cinquantina di persone, risultate poi poliziotti in borghese, hanno fatto irruzione in una villetta e, dopo una quantomeno ruvida perquisizione, hanno prelevato la signora Alma Shalabayeva e la figlia Alua di sei anni (ripeto: di sei anni). La signora, accusata di aver mostrato un passaporto ritenuto falso dai poliziotti presenti, venne trasferita al CIE di Porto Galeria, mentre la figlia venne affidata ai nonni. Nonostante i tentativi, non ci sono state possibilità per gli avvocati di interloquire con la signora. Avendo poi un giudice di pace confermato che il passaporto della signora risultava contraffatto, è scattata una rapidissima procedura che ha portato all'accompagnamento della signora stessa e della figlia all'aeroporto di Ciampino, ove stazionava un aereo privato austriaco, affittato dal Governo kazako, che ha riportato le due donne ad Astana".Il senatore ha quindi chiesto che il Presidente del Consiglio Enrico Letta venga a riferire in Aula, evidenziando il fatto che egli avesse già assicurato "una verifica interna agli organi di Governo che ricostruisca i fatti ed evidenzi eventuali profili di criticità" della vicenda.

Legge europea 2013 e legge di delegazione europea 2013: via libera in Aula

Con 202 voti favorevoli, 15 contrari e 17 astensioni, il Senato, nella seduta di lunedì 8 luglio, ha dato il via libera al provvedimento in materia di Legge di delegazione europea 2013 (ddl n. 587); sì dell'Aula anche alla Legge europea 2013 (ddl n. 588), con 212 voti favorevoli, 13 contrari e 9 astensioni. Entrambi i provvedimenti passano ora all'esame della Camera.

Con riferimento alla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2013, è stata approvata la proposta di risoluzione n. 3 dei senatori Zanda, Schifani e Susta, accolta dal Ministro per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, che impegna il Governo a promuovere misure di stimolo della crescita; a rilanciare le politiche infrastrutturali anche tramite la sperimentazione di eurobond e l'aumento della capacità finanziaria della Banca europea per gli investimenti; a sostenere il varo di iniziative concrete di politica industriale europea; a porre attenzione alle esigenze di finanziamento delle piccole e medie imprese; a rafforzare la competitività tramite l'adesione al brevetto unitario europeo e il potenziamento del settore agricolo; ad adoperarsi per l'estensione della vigilanza unica sulle banche; ad assumere un ruolo attivo per l'integrazione della Turchia.

Nella seduta antimeridiana di giovedì 4 luglio, dopo la conclusione della discussione congiunta, sono stati approvati emendamenti agli articoli 3, 9 e 12 della legge di delegazione europea 2013, che contiene rettifiche alla normativa europea in materia di IVA e direttive da attuare concernenti la prevenzione dell'inquinamento industriale, il permesso di soggiorno per i rifugiati, i requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri, i gestori di fondi di investimento alternativi. Della legge europea 2013 è stato stralciato l'articolo 33 e sono stati approvati, senza modifiche, i restanti 35 articoli, che riguardano i settori della libera circolazione delle persone, della fiscalità, del lavoro e politica sociale, della sanità pubblica e dell'ambiente.

La discussione congiunta dei ddl recanti la Legge di delegazione europea e la Legge europea - avviata nella seduta pomeridiana del 3 luglio - rappresenta la prima applicazione della nuova legge ordinamentale, n. 234 del 2012, sulla disciplina dei rapporti tra l'Italia e l'Unione europea che, al fine di accelerare l'adeguamento all'ordinamento comunitario ed evitare l'apertura di nuove procedure di infrazione a carico dell'Italia, ha sostituito la legge comunitaria annuale con due distinti atti normativi: la legge per l'emanazione di decreti legislativi di attuazione delle direttive europee e la legge contenente altre norme per dare attuazione diretta agli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione.

Comunicato di fine seduta »



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