Atto n. 3-01604 (in Commissione)

Pubblicato il 4 febbraio 2015, nella seduta n. 386

PADUA , BORIOLI , CIRINNA' , DALLA ZUANNA , GIACOBBE , IDEM , LO GIUDICE , MATTESINI , MINEO , ORRU' , PAGLIARI , PARENTE , PIGNEDOLI , PUGLISI , PUPPATO , RUTA , SILVESTRO , MANCUSO , ROMANO , DI GIORGI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

allo stato attuale, secondo dati diffusi da Trenitalia, i treni ad alta percorrenza ordinari che uniscono la Sicilia con il resto dell'Italia collegano Roma e Milano: in particolare si tratta degli intercity diurni 724 e 727, 1955, 1956, 1959 e 1960 (notturni) sulla tratta Siracusa-Roma Termini, degli intercity notturni 784 e 785 sulla tratta Siracusa-Milano centrale, degli intercity 723 e 728 sulla tratta Palermo centrale-Roma Termini;

si tratta, quindi, di 3 coppie di intercity diurni e 2 notturni, con una sola tratta di percorrenza (Siracusa-Milano centrale) che giunge fino al capoluogo lombardo; peraltro un taglio delle tratte a lunga percorrenza era già stato effettuato nel 2007;

considerato che numerose notizie di stampa rilevano la volontà di Trenitalia di operare una riduzione ulteriore del numero dei treni a lunga percorrenza che dalla Sicilia portano a Roma o a Milano, che sono logisticamente indispensabili per chi, ad esempio, non può muoversi in aereo o in nave;

considerato inoltre che:

con la scusante della carenza di passeggeri si rischia fattivamente, con l'introduzione del nuovo orario estivo che dovrebbe portare i tagli, un'esclusione della Sicilia dal collegamento ferroviario con il resto del Paese ancor più considerevole;

in via generale, i collegamenti ferroviari in Sicilia appaiono decisamente insufficienti e l'attuale mancanza dei treni ad alta velocità (nell'attesa di positivi sviluppi sull'asse Messina-Catania-Palermo) rende l'intero sistema regionale neanche paragonabile con quello di altre regioni italiane; inoltre la carenza di collegamenti ferroviari efficienti risulta oltremodo penalizzante rispetto alla prospettiva di un rilancio del sistema di mobilità pubblica regionale;

appare del tutto inadeguato operare una nuova riduzione dei treni a lunga percorrenza, ipotesi che produrrebbe null'altro se non ulteriori disservizi a cittadini già penalizzati dall'assenza di un sistema integrato efficiente in materia di trasporto pubblico;

durante la XVII Legislatura la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato uno specifico disegno di legge (Atto Senato 800, recante norme per il trasporto aereo agevolato e la continuità territoriale della Sicilia e dell'isola d'Elba, assegnato in sede referente all'8ª Commissione permanente del Senato della Repubblica in data 18 ottobre 2013), volto a prevedere specifiche disposizioni per assicurare la continuità territoriale della Sicilia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e se essi corrispondano al vero;

se intenda assicurare, per quanto di competenza, la continuità territoriale siciliana perlomeno salvaguardando le tratte ferroviarie tuttora presenti;

se non ritenga, in ogni caso, di intervenire al fine di verificare con Ferrovie italiane e la Regione Siciliana gli indirizzi futuri relativi al potenziamento e ai collegamenti della rete ferroviaria isolana.