Atto n. 4-02907

Pubblicato il 28 ottobre 2014, nella seduta n. 340

PEZZOPANE , AMATI , CUCCA , CUOMO , DI GIORGI , IDEM , LAI , MANCONI , PUPPATO , SOLLO , VALENTINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

a seguito del sisma del 6 aprile 2009 che ha causato ingenti danni al comune de L'Aquila e a 56 comuni del cratere abruzzese, sono stati realizzati in 19 aree dell'aquilano 185 edifici, del progetto C.A.S.E., ovvero appartamenti antisismici ed ecosostenibili, per un totale di 4.500 abitazioni, per ospitare la popolazione terremotata;

per soddisfare ulteriormente la richiesta di abitazioni provvisorie resesi necessarie dopo il sisma, in numerose frazioni del comune de L'Aquila sono stati realizzati, oltre alle 19 "new town", anche 1.273 moduli abitativi provvisori (MAP);

considerato che:

a soli 3 anni di distanza numerosi appartamenti del progetto C.A.S.E. hanno iniziato a mostrare carenze e fragilità strutturali, più volte denunciate;

nell'aprile 2013, a seguito di un'inchiesta della Procura de L'Aquila, denominata "Mappopoli" è stato sequestrato un centinaio di MAP realizzati nelle frazioni di Cansatessa, Tempera, San Vittorino e Assergi, perché costruiti con materiali scadenti, con il conseguente trasferimento di 103 famiglie nel progetto C.A.S.E.;

considerato, inoltre, che, a quanto risulta agli interroganti:

nei primi giorni del mese di settembre 2014 è crollato un balcone di un'abitazione C.A.S.E. di Preturo; grazie all'assenza in quel frangente degli inquilini nell'appartamento sottostante, il crollo non ha provocato vittime;

a seguito di tale evento, il Comune de L'Aquila ha prontamente attivato i controlli su circa 500 alloggi, vietando comunque l'utilizzo delle terrazze;

sulla questione la magistratura ha aperto un'indagine che ha condotto al sequestro di ben 800 balconi in 500 alloggi del progetto CASE nelle zone di Cese di Preturo, Arischia, Coppito 2, Collebrincioni e Sassa;

le ipotesi di reato, per ora contro ignoti, sono di crollo colposo e frode in pubbliche forniture; dalle indagini finora condotte risulterebbe che per la realizzazione di tali strutture sarebbe stato utilizzato del legno incollato e non bullonato fornito da un'azienda piacentina, poi dichiarata fallita, come accaduto per altre ditte impegnate nella realizzazione dei progetti C.A.S.E. e MAP;

considerato, inoltre, che:

il sindaco de L'Aquila con l'ordinanza 11 ottobre 2014 n. 99 ha dichiarato l'inagibilità totale dell'intera "piastra 19" del progetto C.A.S.E. di Cese di Preturo, in via Gianmaria Volontè, una delle piastre già interessate dal sequestro dei balconi, con il conseguente trasferimento di 24 famiglie da altrettanti appartamenti;

la stazione appaltante delle 19 new town costruite all'indomani del terremoto del 6 aprile è il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre il Comune gestisce il costoso patrimonio immobiliare,

si chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga opportuno promuovere un tavolo di confronto con il Dipartimento della protezione civile e gli enti locali, per affrontare nella sua interezza la questione dei progetti C.A.S.E. e MAP;

inoltre, se non si ritenga necessario avviare un'indagine interna allo scopo giungere in tempi rapidi all'individuazione di tutte le responsabilità.