Atto n. 4-02066

Pubblicato il 15 aprile 2014, nella seduta n. 230

GATTI , FEDELI , DI GIORGI , CALEO , VACCARI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

il comma 577 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per l'anno 2014), ha previsto che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, per ciascuno dei crediti d'imposta di cui all'elenco 2 allegato, sono stabilite le quote percentuali di fruizione dei crediti d'imposta non inferiori all'85 per cento di quanto spettante sulla base della normativa vigente istitutiva del credito d'imposta;

il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21 marzo 2014 ("Riduzione delle quote percentuali di fruizione dei crediti d'imposta indicati all'elenco 2 allegato alla legge di stabilità per l'anno 2014");

l'articolo 1 stabilisce una riduzione del 15 per cento del credito d'imposta a favore dei soggetti allacciati a reti di teleriscaldamento alimentate con biomassa ovvero con energia geotermica, beneficiari delle agevolazioni contenute in origine nell'articolo 6 del decreto-legge n. 356 del 2001, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 418 del 2001;

la disposizione del decreto ha carattere di retroattività a far data dal 1° gennaio 2014;

considerato che:

sul territorio italiano alcune aree, tra cui quella di Larderello (Pisa), in cui risiede l'interrogante, da anni fanno uso di impianti alimentati ad energia geotermica per il riscaldamento delle abitazioni e per usi agricoli e industriali;

i cittadini residenti, allacciati alla rete che copre quasi tutto il comune di Pomarance (in procinto di essere ampliata sul territorio di Volterra) hanno sino ad oggi beneficiato dello sconto di cui all'articolo 2, comma 12, della legge n. 203 del 2008, con cui sono state prorogate le agevolazioni del richiamato articolo 6 del decreto-legge n. 356 del 2001;

rilevato che:

l'energia geotermica, prodotta da fonti rinnovabili, a basso impatto inquinante, può rappresentare a tutti gli effetti una delle frontiere di sviluppo del mercato dell'energia, anche nell'ottica di uno sviluppo sostenibile;

la riduzione del 15 per cento del credito di imposta comporterebbe un aumento di circa il 5 per cento delle bollette del teleriscaldamento, andando così a gravare direttamente sui cittadini,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano che una riduzione del 15 per cento del credito di imposta a beneficio dei soggetti allacciati a reti di teleriscaldamento alimentati a biomassa o ad energia geotermica sia inopportuna, sia nell'ottica complessiva di un sistema che dovrebbe incentivare anziché penalizzare l'uso di energie rinnovabili, sia allo scopo di non gravare ulteriormente sui cittadini in un momento di grave crisi economica come quello attuale;

se non ritengano pertanto di dover rivedere tale decisione, anche in considerazione del fatto che il gettito complessivo stimato a seguito della riduzione è calcolato attorno ai 700.000 euro annui, un importo minimo per il sistema Paese;

infine, se intendano prendere in considerazione la possibilità di incontrare associazioni del settore, tra cui la Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, per valutare la proposta di recuperare 300 milioni di euro annui dall'impiego delle potature del verde urbano a fini energetici.