Atto n. 4-07446

Pubblicato il 10 maggio 2012, nella seduta n. 721

LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'interno e della difesa. -

Premesso che:

l'interrogante ha presentato analoga interrogazione (4-07311) ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno in data 18 aprile 2012, che ancora non ha ricevuto risposta, relativamente alla rimozione dall'incarico del colonnello Rapetto, che ha ideato e guidato il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza, per destinarlo alla frequenza di un corso di formazione al Centro alti studi difesa, realtà dove paradossalmente Rapetto da oltre 15 anni è invitato a tenere attività di docenza;

a quanto risulta all'interrogante, la sostituzione del colonnello Rapetto ha immediatamente reso necessaria l'assegnazione di ben 6 ufficiali, tra cui un colonnello, due tenenti colonnelli, due capitani prossimi ad indossare il nuovo grado di maggiore, un sottotenente, con evidenti oneri di trasferimento (spese di trasloco, licenze e conseguente mancato impiego per 20 giorni per ciascun ufficiale proveniente da fuori Roma, indennità biennale per il raggiungimento della nuova sede);

quattro dei sei nuovi ufficiali sono privi di specifica competenza professionale nel settore e la circostanza non può non riflettersi negativamente in un contesto di altissima specializzazione in cui gli stessi saranno chiamati a dare ordini ed impartire disposizioni anche dinanzi a fattispecie di estremo tecnicismo;

il colonnello Rapetto ha chiesto - nel rispetto delle disposizioni vigenti - di conferire con il Comandante generale per motivi di servizio e la sua istanza è stata respinta dalla linea gerarchica intermedia in palese violazione dell'articolo 39 del regolamento di disciplina militare (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1986, n. 545) che al comma 3 prevede che la richiesta sia "trasmessa con la massima sollecitudine" e al comma 4 precisa in maniera inequivoca che "Il superiore che la inoltra, nel caso si tratti di questioni di servizio, deve esprimere il proprio motivato parere in merito all'oggetto della richiesta",

si chiede di sapere:

quale sia la ragione del ritardo nella risposta alla precedente interrogazione, se questo possa essere messo in correlazione con l'improvvisa attenzione che il Comando generale ha posto al tema con il fulmineo riassetto del Nucleo speciale frodi telematiche (dopo anni di inerzia durante i quali non è mai stato dato seguito alle proposte dettagliatamente formulate dal comandante del reparto, che ben conosceva e conosce le esigenze operative del settore e che è unanimemente riconosciuto come uno dei più importanti esperti europei della materia) e quindi se tale ritardo sia vincolato all'esigenza di dimostrare l'insussistenza di quanto reclamato;

se si sia tenuto conto che uno dei neo-assegnati capitani, che già ha lavorato al Nucleo speciale, manca da tale reparto da sei anni, durante i quali si è occupato di logistica e non di indagini informatiche, arco di tempo in cui lo scenario tecnologico e il suo corrispondente investigativo sono stati caratterizzati da un'evoluzione che polverizza il know how di chi non ha continuato a lavorare nello specifico ambito;

se sia noto che uno dei due tenenti colonnello appena assegnato, che ha passato un solo anno al Nucleo speciale, non ha mai avuto né acquisito competenze tecnologiche adeguate e il suo trasferimento di allora è stato condizionato da una sostanziale incompatibilità con il resto del personale in forza al reparto;

atteso che le disposizioni vigenti in materia di trasferimento escludono che chi ha già fatto servizio in un reparto possa farvi ritorno, perché i due ufficiali vi siano stati riassegnati senza che la circostanza d'eccezione trovi fondata giustificazione nelle straordinarie qualità professionali;

se l'ampliamento del Nucleo Speciale, inutilmente auspicato e formalmente richiesto più volte e per anni dal colonnello Rapetto con progetti di ristrutturazione mai presi in considerazione, avvenga senza che mai sia stata fatta una ricognizione dei militari impiegabili nel settore e disponibili all'assegnazione a Roma se fuori sede, e senza che sia stata avviata una selezione attitudinale e professionale dei possibili candidati;

se ci sia proporzione nel sostituire a capo dell'articolazione di supporto funzionale al comandante (ufficio o sezione comando) l'attuale maresciallo aiutante con un tenente colonnello, o se invece la circostanza configuri uno spreco di risorse in un momento in cui dovrebbe essere privilegiata l'attività operativa a scapito di quella burocratica.