Pubblicato il 9 maggio 2012, nella seduta n. 719
LANNUTTI - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
la gestione della CIRA, Centro italiano ricerche aerospaziali, di Capua (Caserta) è meno idilliaca di quella che appare dai comunicati stampa e dai bilanci;
all'interno del centro si farebbero assunzioni di tipo clientelare, con candidature sponsorizzate da politici e amministratori, favorendo amici e parenti, quando invece si potrebbero sfruttare le competenti risorse interne;
la gestione degli appalti avverrebbe in deroga a tutti i principi di trasparenza tanto da aver provocato annullamenti di gare da parte del TAR. Inoltre la gestione successiva agli affidamenti degli appalti verrebbe fatta in difformità alla norma in quanto le proposte migliorative non vengono mai realizzate, ma sarebbero solo un modo per attribuire con discrezionalità punteggi e favorire determinate società opportunamente segnalate;
inoltre risulta che non venga applicata la vigente normativa antimafia in tema di appalti e subappalti e che verrebbero richiesti requisiti illegittimi nei bandi di gara al fine di limitare consistentemente il numero dei partecipanti e favorire le solite società, come per la gara di "supporti ai sistemi informatici" per cui sarebbe stato richiesto il possesso dell'autorizzazione preventiva, quando detto requisito non può essere assolutamente richiesto non gestendo il CIRA gare con documentazione classificata come "riservata" presso l'Agenzia nazionale di sicurezza;
anche per quanto riguarda la concessione di subappalti per la manutenzione del centro la scelta avverrebbe generalmente favorendo società legate ad alcuni amministratori;
le consulenze esterne (relazioni esterne, supporto alla Direzione generale ed alla Presidenza) sarebbero assegnate sempre agli stessi professionisti romani e quelle per l'ufficio legale seguendo logiche parentali;
molti dei migliori ricercatori hanno lasciato il CIRA ed al loro posto sarebbero stati assunti neolaureati senza adeguata preparazione, ponendo la ricerca in secondo piano rispetto agli altri interessi;
il CIRA avrebbe concesso numerosi aumenti per cifre consistenti e rinnovato i benefit dei dirigenti;
il CIRA verserebbe in uno stato di totale degrado ed il management assisterebbe inerte all'abbandono di alcuni impianti ed al fermo di altri per l'inefficacia della gestione;
considerato che:
il CIRA è una società consortile per azioni, oggi a maggioranza pubblica: lo Stato, attraverso l'ASI (Agenzia spaziale italiana) ed il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), detiene, infatti, dal 1998, la maggioranza del capitale sociale, al quale partecipano anche la Regione Campania e le principali aziende aerospaziali italiane;
l'interrogante in un precedente atto di sindacato ispettivo aveva sottolineato le dubbie regolarità relative alla gestione dell'ASI e all'assegnazione delle consulenze (4-05231);
da indiscrezioni risulterebbe che anche altre irregolarità continuano a caratterizzare la conduzione dell'ASI,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto e quali siano le valutazioni a riguardo;
se risulti corrispondente al vero che i vertici del CIRA abbiano assunto personale per chiamata diretta, secondo logiche clientelari, senza preventiva selezione fra più candidati;
quali siano le ragioni delle numerose consulenze e se i compiti, cui sono chiamati i consulenti esterni, non possano essere svolti, o già non lo siano, da personale interno al centro;
se non ritenga che l'avvalersi di consulenze esterne, nonostante la presenza dei dipendenti interni, non rappresenti l'ennesimo sperpero di denaro pubblico;
se risponda al vero che il CIRA versi in uno stato di completo degrado;
se corrisponda al vero che la ricerca non rappresenti più il cuore pulsante del centro e che l'aumentare di nuove assunzioni con personale incompetente stia facendo perdere al CIRA clienti internazionali;
se risponda a realtà che il CIRA, pur essendo inserito nell'elenco Istat, ha potuto concedere ingenti aumenti ed il rinnovo dei benefit ai dirigenti;
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di accertare se il CIRA rispetti la normativa sugli appalti e le relative regole di trasparenza.