Pubblicato il 19 gennaio 2012
Seduta n. 660
PASSONI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
la Selex Galileo di Campi Bisenzio (Firenze) è un'azienda storicamente radicata nel territorio fiorentino e costituisce un'importante risorsa per l'economia locale;
la Selex Galileo è stata esclusa dal bando indetto dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) per la realizzazione dell'occhio spaziale Opsis. L'esclusione è stata giustificata nello stesso bando con la seguente motivazione: l'osservazione della Terra nel campo ottico non è attualmente una capacità autonoma dell'Italia, che per le sue necessità, anche istituzionali, si avvale al momento di enti e società internazionali proprietarie di capacità spaziale, partecipate da altri Paesi che, pertanto, si sono dotati da tempo di propri satelliti nazionali in campo;
tale presupposto ha inopinatamente escluso aziende italiane come la Selex Galileo e ha indirizzato l'offerta unicamente a due aziende: Thales Alenia Space Italia (joint venture tra la francese Thales al 67 per cento ed il gruppo Finmeccanica al 33 per cento) e Compagnia Generale Spazio di proprietà della tedesca OHB Company;
il 22 novembre 2011 il dottor Renzo Salimbeni, direttore dell'IFAC del CNR che da sempre collabora con Selex Galileo, si è rivolto al Ministero dello sviluppo economico chiedendo spiegazioni riguardo all'esclusione dal bando dell'azienda fiorentina del gruppo Finmeccanica;
successivamente, il 29 dicembre 2011 il Presidente della Regione Toscana si è rivolto al medesimo Ministero, aggiungendo che Selex Galileo è stata beneficiata tra 2009 e 2011 di due finanziamenti regionali toscani su fondi europei, per complessivi 3 milioni di euro, destinati a progetti di ricerca in campo ottico e per sensori satellitari;
il già citato bando non tiene conto nemmeno dell'esistenza di altri operatori qualificati sul territorio nazionale oltre a Selex Galileo. Le affermazioni inserite nel bando circa la presunta insufficienza di competenze e capacità di produzione delle imprese italiane appaiono, pertanto, lesive della dignità delle imprese nazionali che operano nel settore;
considerato che:
la partecipazione al progetto Opsis garantirebbe occupazione, ricerca e innovazione su un territorio come quello toscano nel quale sussistono aziende che hanno tutte le capacità e le competenze necessarie per partecipare a gare di questo tipo, in primis la Selex Galileo;
la commessa prevista dal bando ammonta per la prima fase a 15 milioni di euro e a 200 milioni di euro per la seconda e, in una situazione di crisi come quella attuale, rappresenterebbe un'importantissima opportunità per la Selex Galileo e per tutto il territorio della Regione Toscana,
si chiede di sapere anche in considerazione della risposta del Ministro in indirizzo alla lettera del presidente Rossi, nella quale si apprende l'intenzione di convocare al più presto un incontro con il Presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi, quali siano le soluzioni e le proposte che il Governo intende sottoporre a Finmeccanica per consentire alla Selex Galileo di partecipare pienamente al progetto Opsis o a parte di esso.