Pubblicato il 22 dicembre 2009
Seduta n. 308
LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
si apprende da notizie di stampa che la Flat Point Development starebbe costruendo, sull´isola caraibica nella baia di Nonsuch Bay dell´Emerald Cove, un complesso residenziale di lusso con golf, tennis, piscine, ristoranti, una parte di alloggi destinata a residence e un'altra ad hotel. Ville, direttamente sulla spiaggia con cinque camere da letto, patii e terrazze;
la Flat Point Development ha la sede legale ad Antigua, un Paese offshore, e una sede secondaria a Torino in galleria San Federico 54, ma non se ne conosce il proprietario così come non si conosce la motivazione dei 25 milioni di euro giunti in tre anni sul conto corrente della Flat Point, acceso presso la filiale milanese di banca Arner, e subito trasferiti in Svizzera;
la sede di Torino sarebbe il quartier generale italiano per raccogliere i clienti, anche se chiamando ad Antigua al numero pubblicizzato dal sito Internet dell'Emerald Cove, il direttore generale indirizza chi è interessato ad acquistare un appartamento non a Torino, bensì a Milano e, invece di fornire un numero telefonico, rilascia un indirizzo e-mail di Flat Point ad Antigua;
a Milano, tuttavia, se non si trova traccia della gestione degli alloggi, si trova quantomeno la gestione finanziaria della Flat Point. La società ha un conto corrente presso la banca Arner, la filiale milanese del piccolo istituto elvetico commissariata dalla Banca d'Italia dopo l´arresto del suo ex presidente Nicola Bravetti per un'inchiesta di riciclaggio;
la banca Arner, tra l'altro, non è una banca qualsiasi perché tra i suoi soci annovera, oltre a Bravetti, Paolo Del Bue, con 34,8 per cento del capitale. Come si legge in un articolo pubblicato il 17 novembre 2009 dal quotidiano "la Repubblica", Del Bue è un uomo vicino a Berlusconi, tanto vicino al premier da aver gestito i conti esteri della Century One e della Universal One, considerate dai giudici del processo Mills di Milano le casseforti estere di Berlusconi. In Arner, della Flat Point Development si occupa direttamente l´amministratore delegato, Davide Jarach, ora soppiantato dai commissari;
presso la banca Arner il 24 settembre 2005 è stato aperto un conto corrente in euro, come se la società Flat Point Development fosse residente in Italia, giustificato con l´apertura della sede di Torino;
considerato che:
la normativa valutaria, in realtà, consente l'operazione solo qualora esista una stabile organizzazione della società sul territorio italiano, e nel 2007 la Flat Point non ha compiuto nessuna operazione imponibile, quindi non ha mai versato Iva, nonostante abbia movimentato una gran quantità di denaro dall'apertura del conto;
in tre anni su quel rapporto fiduciario sono passati ben 25 milioni di euro, soldi che venivano bonificati da banche italiane sul conto della Arner di Milano e poi quasi contemporaneamente trasferiti a Lugano;
se chi faceva i bonifici avesse versato quei soldi in Svizzera sarebbe dovuto passare attraverso le maglie della normativa antiriciclaggio. Grazie invece alla triangolazione con la sede milanese della Arner, si riusciva a evitare questi problemi;
le giustificazioni avrebbe dovuto fornirle la Arner, che non si è mai peritata di segnalare alcunché. Così nel 2005 sono passati 1,8 milioni di euro sui conti della Flat Point, altri 343.000 euro nel 2006 e ben 13,1 milioni nel 2007. L'attività è continuata anche nel 2008 (10,1 milioni), cioè dopo l'ispezione di Banca d'Italia, avvenuta tra gennaio e aprile, e sotto la gestione del commissario Alessandro Marcheselli;
il flusso di denaro si è interrotto solo a giugno, quando nel registro degli indagati è finito lo stesso Marcheselli per favoreggiamento al riciclaggio. A maggio è lo stesso premier Silvio Berlusconi a versare dai suoi conti personali alla Flat Point 3.367.904 euro con la causale: «Saldo costo originario e variante 2 al netto ritenuta e variante 9» (si veda il citato articolo de "la Repubblica");
da un’ispezione della Banca d'Italia sarebbe emersa l’impossibilità di accertare i beneficiari economici di alcune società che hanno il conto alla Arner Italia, tra cui la Flat Point Development,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo, nelle sedi di competenza, al fine di venire a conoscenza dei reali proprietari della Flat Point Development e del motivo della movimentazione dei bonifici milionari presso la banca di riferimento Arner;
se non ritenga che la sopra descritta modalità con cui la Flat Point Development opera finanziariamente non sia altro che un sistema per aggirare la normativa antiriciclaggio.