Pubblicato il 19 novembre 2009
Seduta n. 286
GRAMAZIO - Al Ministro per i rapporti con le Regioni. -
Considerato che a quanto risulta all'interrogante:
l’ex Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha nominato in data 15 dicembre 2005, con apposito decreto, Luca Petrucci Presidente dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater);
lo stesso Petrucci era nel Consiglio d'amministrazione dell’Ater dal novembre 2003;
Luca Petrucci è legale di Piero Marrazzo, ex presidente della Regione Lazio;
considerato altresì che l’Ater di Roma, con i suoi 491 dipendenti, più che un ente pubblico è una grande famiglia dove sono in tanti, tra i dipendenti, ad avere un fratello, un genitore, uno zio, un figlio o un nipote che lavorano nella stessa struttura;
a quanto consta all'interrogante:
la parentela più evidente riguarda Carlo Maltese, direttore generale dell’Ater dal 5 gennaio 2006, atteso che nella struttura è stata assunta la nipote (Annetta De Marco, 35 anni, laureata in Architettura, con un posto a tempo pieno e indeterminato nella sezione tecnica della seconda zona con il livello A3), entrata su concorso indetto dall'Ater il 6 giugno 2007. A presiedere la commissione d’esame, che ha giudicato i candidati, è stato proprio il direttore generale Maltese. A nominare gli altri membri della commissione, è ancora Maltese, secondo quanto è previsto dallo statuto aziendale e dal regolamento di organizzazione.
A causa del rilevante numero di domande pervenute, il 26 ottobre 2007 è stata fatta una preselezione: la nipote si è presentata insieme a 31 aspiranti funzionari, ha passato per poco la prova scritta (punteggio 22,5/30), ha acceduto all’orale dove la prova comportava anche un "colloquio di gruppo" di carattere attitudinale. In pratica, la ragazza ha svolto un colloquio con lo zio e con gli altri membri nominati dallo zio. Alla fine è arrivata penultima (punteggio 21,5/30), ma è stata assunta;
al servizio avvocatura dell’Ater, da quando il Presidente è Luca Petrucci, vi è Manuela Scerpa, moglie dell’avvocato Roberto Staro, che lavora nello studio legale privato del Presidente Petrucci;
in azienda sono poi tanti i dipendenti con incarichi "politici". C’è un consigliere del Partito Democratico (PD) al nono municipio, Pietro Fabbri, assunto da circa sei mesi nella sezione amministrativa, c’è l’assessore in quota PD del quindicesimo municipio, Rodolfo Zampa, architetto dell’ufficio ascensori, c’è il segretario di una sezione del PD di Piazza Monte Baldo, Stefano Porciani, della sezione amministrativa della seconda zona, c’è il tesoriere del PD della sezione di Casal Monastero, quinto municipio, Paolo Carpanella, quadro dirigente del servizio finanziario, c’è addirittura la presidente di un circolo on-line del PD “Barack Obama”, Estella Marino, insediata all’ufficio programmazione, c’è l’architetto della sezione tecnica della seconda zona Cristina Grancio, Presidente di un comitato di quartiere Nuovo Salario. È un noto militante PD anche Alfredo Junior Borrelli, ingegnere della sezione tecnica della terza zona. C’è posto anche per gli sconfitti alle elezioni, come Leonardo Iavarone candidato del PD a Montesacro e assunto l’8 luglio 2009, adesso al servizio alienazione, mentre alla sezione segnalazioni utenza e rapporti con uffici alloggi, c’è la sorella del consigliere comunale PD Antonio Stampete;
all’Ater lavora anche Davide De Felicis, nella sezione amministrativa della terza zona, figlio dell’ex dirigente alle politiche abitative del Comune, nell’era Veltroni, Pierberardo De Felicis, indagato nel 2008 dalla Procura di Roma per il reato di abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta sull’assegnazione delle case popolari;
rientra nel capitolo delle assunzioni maggiormente contestate, quella di Daniel Modigliani, architetto, dirigente quadro del servizio nuovo interventi, già direttore dell’ufficio del nuovo piano regolatore del Dipartimento VI del Comune di Roma. Sulle modalità che hanno portato alla selezione del "padre" del Prg di Veltroni, ma anche di Daria Luciani del servizio gestione amministrativa, il 19 gennaio 2009 il Consigliere Regionale del Popolo della Libertà, Tommaso Luzzi, ha presentato un’interrogazione al Presidente Marrazzo;
l’Avvocato Luca Petrucci, su "Il Giornale", ha così dichiarato: “Per quanto è di mia conoscenza non c’è alcuna Parentopoli all’Ater. Ci saranno al massimo due o tre persone che hanno una sorella, credo di un Assessore, o un parente nell’ente. E comunque quelle persone sono state assunte dopo un regolare concorso. Se poi venissero fuori casi che non conosciamo, attiveremo immediatamente una verifica interna”;
ci sarebbero stati anche settemila "ricchi" a occupare le case destinate al popolo. Persone che pur non avendo i requisiti di reddito previsti dalla normativa godono di un alloggio pagando cifre irrisorie, in alcuni casi 10 euro mensili di affitto. Per non dire delle case vendute a prezzi irrisori (appartamenti che vanno da 45 a 130 metri quadrati ceduti, in media, a un prezzo oscillante fra i 45.000 e i 65.000 euro) per le quali l’Ater ha fatto una brutta figura. Dopo lo scandalo, scoppiato due anni fa, bersagliato dalle critiche mediatiche e politiche, il Presidente Marrazzo ha ordinato la sospensione immediata delle cessioni degli appartamenti di pregio. Sull’Ater la magistratura è stata costretta a intervenire non di rado: un anno fa, sul fronte dell’assegnazione degli alloggi (che spetta al Comune di Roma) sono state indagate undici persone per abuso d’ufficio, tra cui tre dirigenti del Comune per attività connesse nel periodo della Giunta Veltroni,
si chiede di sapere quali azioni di competenza il Ministro in indirizzo intenda porre in essere a garanzia della trasparenza della gestione dell’Ater e delle sue assunzioni.