Atto n. 3-00390 (in Commissione)

Pubblicato il 8 febbraio 2007
Seduta n. 105

MANTICA - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

l’11 gennaio 2007 l’agenzia di stampa Ansa dava la notizia che il terrorista tedesco Thomas Kram si sarebbe costituito alle autorità della Repubblica federale di Germania in data 4 dicembre 2006;

Kram, elemento di vertice dell’organizzazione terroristica tedesca Cellule Rivoluzionarie (RZ), era uomo di fiducia di Johannes Weinrich, numero due del gruppo Separat, capeggiato dal noto Carlos (alias Ilich Ramirez Sanchez);

Kram si sarebbe costituito dopo 26 di clandestinità, irreperibilità e latitanza (dal 1986, in Germania);

sempre secondo notizie diffuse dall’Ansa, in pari data (11 gennaio 2007), si apprende che la Procura di Bologna è titolare da mesi di un procedimento penale, aperto sulla base delle informazioni e delle notizie provenienti dalla disciolta Commissione parlamentare d’inchiesta sul dossier Mitrokhin, per il quale, tuttavia, non vi sarebbe – allo stato – alcun indagato;

tale informazione è stata confermata in data 25 gennaio 2007 dal Sottosegretario di Stato per la giustizia, Luigi Scotti, alla Camera dei Deputati nel corso dello svolgimento dell’interpellanza urgente 2-00324, primo firmatario l'on. Ignazio La Russa. Nella circostanza, il sottosegretario Scotti sulla figura di Kram affermava infatti testualmente: «Nonostante la caratterizzazione terroristica della sua personalità e nonostante l’accertata presenza in Italia, non erano emersi elementi indiziari di una qualche concretezza specificatamente collegabili alla strage di Bologna, ossia tali da iscriverlo a “modello 21”. Nonostante il fatto che fosse stato segnalato più volte come terrorista da varie polizie, che fosse presente in Italia nell’imminenza della strage di Bologna, non vi era nessun elemento per poterlo indiziare quale autore della stessa strage di Bologna»;

l'accertata presenza di Thomas Kram a Bologna il 2 agosto 1980, giorno in cui venne compiuto l’attentato dinamitardo alla stazione ferroviaria del capoluogo felsineo, potrebbe trovare facile asseverazione in sede giudiziaria (o, astrattamente, un'esclusione), attraverso una semplice raccolta formalizzata delle dichiarazioni di provenienza del medesimo, ovvero attraverso un'ulteriore verifica delle risultanze delle indagini di seguito richiamate, svolte nell'imminenza dei fatti dell'agosto 1980;

contrariamente a quanto reso noto sempre dalle agenzie di stampa, Thomas Kram, dirigente delle Cellule Rivoluzionarie, può essere senz'altro ritenuto membro effettivo dell’organizzazione capeggiata dal terrorista Carlos. Sul piano gerarchico, infatti, era un subordinato del suo connazionale, amico e già dirigente delle RZ, Johannes Weinrich. Costui, nato a Brakel il 21 luglio 1947, era il numero due della rete Separat, ma era sopratutto il braccio destro, il vice e il sostituto ufficiale di Carlos all’interno dell’organizzazione;

sia il nome di Kram, sia quello di Weinrich, compaiono in tutti i documenti della STASI (la polizia politica dell’ex Germania dell’Est) esaminati dalla magistratura francese nell’ambito delle inchieste che vedono Carlos imputato. In particolare, come ha potuto peraltro appurare la disciolta Commissione Mitrokhin, in alcune note dell’MFS (Ministero per la sicurezza dello Stato della DDR) risalenti agli anni 1980-1982, Weinrich è indicato come responsabile del «settore occidentale» per le attività del gruppo. Weinrich, in particolare, si occupava del rifornimento dei documenti veri e falsi, della gestione di una parte delle finanze e organizzava gli spostamenti e le missioni. Weinrich era uno dei principali animatori dei rapporti con le organizzazioni alleate quali l’Eta spagnola, l’Ela greca, il gruppo svizzero di Lavoro Illegale (Potere Operaio), i Nuclei Rivoluzionari e le Cellule Rivoluzionarie tedesche, nonché le Brigate Rosse italiane. Nel quadro di questi rapporti, Weinrich organizzava i trasporti di armi ed esplosivi, gli scambi di informazioni e mezzi vari. Manteneva i contatti con i rappresentanti dei vari servizi segreti con i quali il gruppo Separat intratteneva rapporti: vale a dire quelli siriano, libico, yemenita (per i Paesi arabi) e in particolare con la polizia segreta e gli apparati di intelligence della ex DDR. Weinrich pianificava le operazioni, accentrava le informazioni raccolte per compiere attentati e partecipava, insieme ad altri, alla loro realizzazione;

Kram, nato a Berlino il 18 luglio 1948, oltre ad essere un dirigente delle RZ, è descritto dall’MFS come «membro a pieno titolo» del gruppo Carlos. I servizi segreti ungheresi nei loro documenti (acquisiti e analizzati dalla Commissione Mitrokhin) lo indicano come appartenente al «ramo tedesco» dell’organizzazione, al pari di Weinrich e della Christa-Margot Frohlich, quest’ultima arrestata all’aeroporto di Fiumicino il 18 giugno 1982 con una valigia di esplosivo, ritenuto compatibile con quello utilizzato a Bologna. La STASI fa risalire alla metà del 1979 l’incontro tra Kram e Ilich Ramirez Sanchez. L’MFS cita la sua «integrazione totale» in seno al gruppo Separat. Kram era un esperto non solo nella falsificazione di documenti, ma soprattutto nella fabbricazione di ordigni esplosivi (anche con dispositivo di innesco a distanza);

risultano comprovati per tabulas, pertanto, i contatti tra Kram e Carlos e il suo impiego nell’organizzazione Separat, sotto l’egida di Weinrich, a partire dal 1979;

il servizio segreto ungherese registra l’arrivo in Ungheria di Thomas Kram (nome in codice Laszlo) in compagnia di Christa-Margot Frohlich (nome in codice Heidi) il 27 ottobre 1980. I due, così come documentato dalla polizia segreta ungherese, si recarono a Budapest per incontrarsi con Carlos nella sua base segreta di via Vend;

i colloqui tra Carlos, Laszlo e Heidi vennero intercettati e registrati dalla polizia segreta ungherese. Copia di questi rapporti sono stati acquisiti tramite rogatoria sia dalla Procura della Repubblica di Roma sia dalla stessa Commissione Mitrokhin. Tuttavia, agli atti della documentazione, così come pervenuta dalle autorità ungheresi, vi è sì traccia dei resoconti della polizia ungherese circa l’incontro tra Carlos, Kram e la Frohlich, vi è sì il rimando ai verbali di trascrizione delle attività di ascolto, ma non vi è traccia alcuna – stranamente – di questi allegati in cui furono trascritti i resoconti dei colloqui fra i tre terroristi intercettati dalle autorità di polizia ungheresi;

in data 30 novembre 2005, in risposta ad un'interrogazione a risposta immediata 3-05204 sempre a firma dell’on. La Russa, il Ministero dell’interno rendeva noto, fra l’altro, che nell’agosto del 2000, nell’ambito di un’attività di collaborazione con le autorità tedesche per il rintraccio in Italia di esponenti dell’organizzazione terroristica RZ, ritenuti responsabili di diversi attentati terroristici perpetrati in Germania tra il 1986 e il 1987, era stato posto all’attenzione delle Forze di polizia italiane un dossier denominato Separat;

tale dossier, di cui la Procura Generale tedesca era entrata in possesso nell’ambito di indagini riguardanti il sistema di sicurezza della ex Germania dell’Est, riguardava le attività del gruppo capeggiato dal terrorista venezuelano Carlos, Organizzazione internazionale rivoluzionaria (Ori);

fra i diversi soggetti coinvolti a vario titolo nelle indagini, venne approfondito il ruolo del cittadino tedesco Thomas Kram, esponente delle menzionate RZ e appartenente alla Brigata Internazionale Antimperialista (AIIB), risultato iscritto tra il 1979 e il 1980 all’Università di Perugia e ritenuto in contatto con la terrorista Christa-Margot Frohlich, elemento di spicco del gruppo Carlos;

ebbene, come rilevava il Ministero dell’interno, l’attività investigativa svolta in occasione della strage del 2 agosto 1980 permise di accertare che il Kram era presente a Bologna, presso l’Albergo Centrale, la notte antecedente l’attentato (prese alloggio dopo la mezzanotte). Della circostanza venne informata l’autorità giudiziaria di Bologna che instaurò il relativo procedimento penale, poi archiviato in via amministrativa (con iscrizione a mod. 45, ossia notizia non costituente reato) in data 23 marzo 2002,

si chiede di sapere se sia a conoscenza:

di quale sia l'esatto stato del procedimento affidato al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, dott. Paolo Giovagnoli, quali siano le attività investigative affidate alla Polizia di Stato in ordine al ruolo di Thomas Kram nel contesto della strage di Bologna, quali - infine - le eventuali richieste avanzate dalla magistratura e dagli inquirenti bolognesi di attività investigativa da svolgersi al di fuori dei confini nazionali, per i quali sussista necessità di adempimenti da svolgersi da parte del Ministero della giustizia o dell'interno e quale, in conseguenza, lo stato di attuazione degli stessi;

di quando le autorità di polizia italiane siano venute a conoscenza della notizia che Kram si era costituito in Germania e quali informazioni siano state raccolte in ordine a tale circostanza, tenuto conto che il terrorista tedesco è stato, per l’Italia, clandestino e irreperibile per 26 anni;

in particolare, si chiede di sapere se si conoscano gli ultimi spostamenti di Kram prima della sua “riapparizione” in Germania e a quale regime giuridico egli sia attualmente sottoposto da parte autorità della Repubblica federale;

quali atti peritali, quali analisi e comparazioni siano state delegate alla Polizia di Stato da parte della Procura di Bologna in ordine al tipo di esplosivi e ordigni utilizzati sia dalle RZ sia dallo stesso gruppo Separat;

in particolare, se siano state disposte ed eventualmente effettuate dalle competenti articolazioni della Polizia di Stato comparazioni tecnico-scientifiche (di natura chimico-esplosivistica) tra l’ordigno esploso a Bologna il 2 agosto 1980 e quello rinvenuto nella valigia sequestrata alla terrorista tedesca Frohlich il 18 giugno 1982;

se nel dossier sull’organizzazione Separat, di cui l’autorità di polizia italiana è venuta in possesso, compaiano i nomi di Johannes Weinrich, Thomas Kram e Christa-Margot Frohlich;

in quale contesto investigativo siano stati ascoltati in qualità di persone informate sui fatti i coniugi Di Costanzo e Amato, ritenuti in contatto con il terrorista tedesco Thomas Kram;

quali Stati e apparati di intelligence risulti che abbiano avuto rapporti diretti con i vertici del gruppo Separat, almeno tra il 1979 e il 1985;

quali in definitiva siano le ulteriori informazioni in possesso del Ministro in indirizzo anche solo potenzialmente utili per approfondire la conoscenza di tutte le vicende anche solo temporalmente o indirettamente connesse ai tragici fatti del 2 agosto 1980, a Bologna;

quali siano gli eventuali intendimenti e le ipotizzate iniziative, se in atto o in prospettiva di esserlo, da parte del Ministro in indirizzo per tale approfondimento di conoscenza.