Pubblicato il 26 maggio 2021, nella seduta n. 331
DE POLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
la legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019) ha istituito due fondi destinati agli enti locali per finanziare interventi relativi alla rigenerazione urbana:
fondo per il "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare" di 853,81 milioni di euro, riservato alle Regioni, le Città Metropolitane, i Comuni capoluogo di Provincia, la città di Aosta e i Comuni con più di 60.000 abitanti. Le modalità di accesso al fondo sono state disciplinate dal decreto ministeriale 16 settembre 2020, nel rispetto dell'intera platea di beneficiari, così come prevista dal legislatore nella legge n. 160 del 2019;
fondo per la "Rigenerazione urbana", di 8,5 miliardi di euro, per investimenti in progetti per la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, destinato a tutti i 7.904 comuni italiani;
in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, con Atto di intesa n. 595 del 6 agosto 2020, ANCI ha concordato con il Ministero dell'interno di limitare la possibilità di fare istanza dei fondi ai soli comuni dai 15.000 abitanti;
il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2021, recependo l'Atto di intesa Stato-Città, ha limitato quindi i beneficiari del contributo, destinandolo a favore dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, in considerazione della prioritaria necessità di interventi di rigenerazione urbana;
i Comuni esclusi dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono 7.206 sui 7.904 presenti nel territorio nazionale, con una percentuale quindi al di sopra del 90 per cento;
ANCI, in relazione alle proposte per il "Recovery Plan", ha presentato alle commissioni riunite 5ª (Programmazione economica, bilancio) e 14ª (Politiche dell'Unione europea) del Senato il piano "Città Italia" che esclude, ancora una volta, i piccoli Comuni sotto i 15.000 abitanti,
si chiede di sapere se il Governo non ritenga necessario intervenire per estendere anche ai Comuni sotto i 15.000 abitanti, che avrebbero dovuto avere un trattamento, se non di favore, quantomeno di parità, la possibilità di accedere ai fondi per finanziare gli interventi di rigenerazione urbana, considerando che già sono stati esclusi dai fondi destinati al "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare".