Pubblicato il 14 dicembre 2011
Seduta n. 646
PORETTI , PERDUCA , DELLA SETA - Al Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che;
secondo il regolamento del 2008 di Trenitalia possono viaggiare sui treni Eurostar Italia effettuati con materiale ETR 460, ETR480 e ETR500, Eurostar alta velocità, treno TBiz: cani guida delle persone non vedenti, anche se accompagnate, e piccoli animali racchiusi nell'apposito contenitore delle dimensioni non superiori a 32x32x50 centimetri;
sempre secondo tale regolamento cani di piccola, media e grossa taglia possono viaggiare sui treni Intercity purché con guinzaglio e museruola e nell'ultima carrozza di seconda classe; mentre sui treni regionali i cani possono viaggiare sulla piattaforma o vestibolo dell'ultima carrozza, con la sola esclusione dell'orario dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì, la cosiddetta fascia oraria dei pendolari;
nel rispondere ad un'interrogazione del 2008 (4-00116) della prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore Altero Matteoli attestava come Trenitalia aveva recentemente modificato la normativa per garantire il trasporto di animali, dopo un primo tentativo di vietarne l'accesso, e ricordava che ogni anno oltre 150.000 animali viaggiano sul treno;
considerato inoltre che:
il nuovo orario in vigore dall'11 dicembre 2011 prevede un taglio dei treni Intercity, gli unici che garantivano, anche se fra mille difficoltà e tempi di percorrenza lunghissimi, la possibilità di viaggiare anche per tratte lunghe con il cane al seguito;
la posizione di Trenitalia è riportata in un articolo pubblicato su "Il Corriere della Sera" del 2 dicembre 2011 in cui si legge: «"Semplicemente - spiegano all'ufficio stampa - gli intercity sono coperti dai contributi statali. E i tagli effettuati dal Governo comportano l'impossibilità di garantire lo stesso numero di convogli. Che questo porti a minori possibilità di viaggiare con il proprio cane è una conseguenza possibile, ma non voluta da noi". L'alta velocità, invece, è coperta direttamente dal mercato. E quanto al regolamento, dicono a Trenitalia, non ci sono variazioni in vista: "Dobbiamo tenere conto delle richieste della nostra clientela. E la maggior parte di chi viaggia sulle Frecce ha espresso il desiderio di non condividere il viaggio con animali"»;
Trenitalia, società controllata al 100 per cento da Ferrovie dello Stato Italiane SpA, e che vede la partecipazione del Ministero dell'economia e delle finanze, gestisce in regime pressoché di monopolio il trasporto su rotaia, effettuando così un servizio pubblico non potendo scegliersi la clientela, tantomeno definirla propria. I clienti di Trenitalia sono in realtà i cittadini italiani utenti del servizio su rotaia. Impedire ad un viaggiatore con il proprio cane (o gatto) di prendere il treno è un venire meno al compito di servizio pubblico. Gli interroganti non sono a conoscenza di quale indagine di mercato sia stata compiuta e mirata in merito al fatto che possa essere gradita la presenza dei cani a bordo dei treni, e se ne siano state fatte di simili sulla presenza ad esempio di bambini;
considerato inoltre che:
Italo treno è la nuova compagnia che dovrebbe effettuare un servizio sempre su rotaia con treni alta velocità a partire dal gennaio 2012 con collegamenti tra 12 stazioni e 49 treni al giorno. Nel suo sito Internetsi legge: «A bordo di Italo potrai trasportare - negli appositi contenitori da viaggio - animali domestici, quali cani di piccola taglia, gatti e altri piccoli animali da compagnia, purché di peso non superiore ai 10 kg. Gli animali devono essere trasportati negli appositi contenitori ("trasportini"), che - nella misura di uno a Viaggiatore - potranno essere alloggiati a bordo treno nelle bagagliere o nelle immediate vicinanze del tuo posto»;
non è comprensibile la motivazione della discriminazione dei cani più grandi rispetto a quelli più piccoli, considerato anche che in altri Paesi europei è normale portare nei treni ad alta velocità cani di qualunque taglia;
le persone e le famiglie che hanno un cane sono sempre più numerose e considerano l'animale d'affezione come un componente della famiglia stessa. Lo portano con sé in tutti gli spostamenti, ma l'obbligo di sottoporlo a questi viaggi massacranti non favorisce certo l'uso del treno, a vantaggio dell'auto privata. Una situazione che contrasta con la volontà del Governo, associazioni ambientaliste e non solo, di promuovere cioè l'uso del mezzo pubblico a svantaggio di quello privato, più inquinante e con una gestione più problematica soprattutto nelle aree urbane;
durante i periodi festivi, in particolare in estate, il fenomeno dell'abbandono dei cani ha il suo culmine proprio e anche per le difficoltà logistiche che si riscontrano nel trasporto. Secondo il Ministero della salute (sulla base di dati gennaio 2007) a fronte di quasi 5 milioni e mezzo di cani di proprietà, circa mezzo milione sono quelli ospitati nei canili, recuperati dopo essere stati abbandonati,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda attivarsi, per quanto di propria competenza, al fine di sollecitare Trenitalia e Italo treno a rivedere i regolamenti rendendo accessibili tutti i treni a tutti i cani, senza discriminazione di taglia.