Atto n. 3-00138

Pubblicato il 15 luglio 2008, nella seduta n. 37
Svolto nella seduta n. 92 dell'Assemblea (13/11/2008)

PERDUCA , PORETTI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

si apprende dagli organi di stampa italiani che il Politecnico di Torino dall'anno accademico 2007/2008 ha attivato delle lauree di primo livello in ingegneria e architettura interamente in lingua inglese;

tale offerta formativa è stata fatta, come nel caso della sede di Biella, sostituendo e sopprimendo gli equivalenti corsi di laurea in italiano, come per esempio la facoltà di ingegneria tessile, un settore in cui l'Italia eccelle da sempre;

nella sede di Vercelli, i percorsi in ingegneria elettronica e informatica sono stati fusi in un unico percorso interamente ed esclusivamente in lingua inglese, tranne per il primo anno durante il quale è ammesso seguire corsi in lingua italiana;

a partire dal secondo anno, l'uso della lingua inglese è esclusivo;

a pagina 18 della guida all'immatricolazione 2007/2008 si legge: "Se sei uno studente italiano e scegli di frequentare il primo anno in lingua inglese o un corso offerto interamente in lingua inglese non pagherai le tasse universitarie relative al primo anno";

ne consegue che i cittadini italiani che sceglieranno i corsi di laurea in inglese non pagheranno le tasse universitarie, mentre i cittadini che vogliono seguire i corsi in italiano pagheranno per intero le tasse,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga che la detassazione per i corsi di laurea in inglese sia un'ingiustificata discriminazione a danno di tutti gli altri studenti e delle loro famiglie, in particolare quelli che vogliono studiare in italiano;

come pensi di agire per far fronte a una tale diseguaglianza causata da una politica linguistica che sfavorisce la lingua nazionale, nel momento in cui gli studenti che non vorranno studiare in lingua inglese non potranno più accedere agli analoghi percorsi in italiano, poiché soppressi, e quindi si vedranno costretti a sostenere costi extra derivanti dal cambio di città, oltre che dalle spese di vitto e alloggio;

quali provvedimenti intenda prendere in merito alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro degli ingegneri e architetti italiani i quali, una volta acquisite competenze professionali esclusivamente in lingua inglese, non godranno degli strumenti linguistici necessari per lavorare sul territorio italiano;

se esista un piano di controllo delle assunzioni del personale docente madrelingua inglese per realizzare tali percorsi formativi;

se e quali politiche si intenda intraprendere per contrastare tale fenomeno discriminatorio;

quali siano le politiche del Ministero per la tutela e la salvaguardia della lingua italiana negli istituti universitari, dal momento che una lingua che perde terreno nelle Università, già a livello di formazione primaria, è destinata nel lungo periodo alla marginalizzazione.