G/2320/2/5 (testo 2)

Margiotta

Accolto

Il Senato,

        premesso che:

            l'articolo 1-septies del decreto legge in esame ha previsto un importante intervento finalizzato a risolvere, seppure parzialmente, la rilevante problematica del rincaro dei prezzi di acquisto dei materiali da costruzione verificatisi nel corso degli ultimi mesi e sui riflessi negativi che tale evento sull'esecuzione dei lavori in corso di esecuzione;

            il rincaro dei prezzi dei materiali da costruzione, infatti, ha da subito rallentato sia l'esecuzione dei lavori pubblici sia di quelli privati, in conseguenza dei costi insostenibili sopravvenuti in corso d'opera. Solo per fare alcuni esempi, l'acciaio tondo per cemento armato ha subito nel breve volgere di pochi mesi un incremento del 150 per cento; il polietilene del 129 per cento; il rame del 30 per cento il rame e il legno lamellare del 134 per cento;

            il meccanismo di compensazione individuato dall'articolo 1-septies del provvedimento in esame risolve le problematiche del rincaro dei prezzi per il settore dei lavori pubblici ma la compensazione ivi prevista non produce effetti sui cantieri privati;

        considerato che:

            il mercato privato rappresenta l'80 per cento del mercato delle costruzioni ed è pertanto la parte principale del settore;

            è necessario adottare con urgenza interventi finalizzati ad evitare il blocco dei cantieri privati, con particolare riguardo a quelli del Superbonus 110 per cento connessi al Recovery plan;

        impegna il Governo:

            a valutare l'opportunità di estendere le misure di compensazione previste dall'articolo 1-septies del provvedimento in esame agli interventi nel settore privato, anche al fine di consentire la prosecuzione degli interventi legati al Superbonus 110 per cento, compatibilmente con le regole che Eurostat fissa sul tema della cessione del credito in corso di approfondimento.