COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE Il PRESIDENTE avverte di aver rilevato la necessità di convocare la Giunta per il Regolamento al fine di acquisirne l'orientamento in merito alla definizione dell'organo competente in materia di proclamazione dei senatori, con particolare riguardo al Documento XVI n. 2, relativo alla questione del seggio non assegnato nella regione Sicilia, nelle elezioni politiche del marzo 2018, all'ordine del giorno della seduta odierna dell'Aula. Pur trattandosi di un caso del tutto inedito, richiama al riguardo la deliberazione della Giunta per il Regolamento del 7 giugno 2006, concernente l'organo competente ad accertare i candidati subentranti ai senatori cessati dal mandato parlamentare. La convocazione odierna risponde pertanto ad un preciso scrupolo di carattere tecnico-giuridico in quanto, non essendovi precedenti analoghi, ritiene corretto condividere con i componenti della Giunta la determinazione circa l'organo competente in materia di proclamazione dei senatori in caso di attribuzione del seggio inizialmente non assegnato. Il senatore MARCUCCI informa i componenti della Giunta che il senatore Parrini, a causa del breve tempo intercorso tra la convocazione della seduta della Giunta e lo svolgimento della stessa, non può al momento essere presente. Chiede pertanto un rinvio della discussione, sia per consentire al senatore Parrini di parteciparvi, sia in considerazione della necessità di approfondire un tema, quale quello sottoposto alla Giunta dal Presidente, che coinvolge questioni di rilievo costituzionale di notevole importanza. Il PRESIDENTE osserva che la tempestiva convocazione della Giunta è direttamente collegata alla delicatezza della questione in discussione. A suo avviso, anche alla luce del precedente del 2006, la titolarità della competenza in materia di proclamazione dei senatori dovrebbe spettare al Presidente. Diversamente, occorrerebbe rinviare ogni decisione sul punto all'Ufficio elettorale il quale, tuttavia, è competente a svolgere una mera attività di verifica e non ha alcun potere di proclamazione. Il senatore MARCUCCI ribadisce la propria perplessità in ordine al rispetto dei profili formali attinenti ai tempi e alle modalità di convocazione della Giunta, anche in considerazione del fatto che la questione concernente la proclamazione di un ulteriore senatore non riveste a suo avviso alcun carattere di urgenza. Nel sottolineare con forza, a nome del suo Gruppo, l'estrema delicatezza dell'oggetto dell'odierno dibattito, preannuncia l'intenzione del Partito democratico di rivolgersi sia ai competenti organi giurisdizionali, sia al Capo dello Stato nella sua qualità di supremo garante della Costituzione, al fine di verificare e garantire il rispetto dei principi stabiliti dalla legislazione elettorale e dalla Costituzione stessa. Il senatore ZAFFINI osserva che il quesito posto all'attenzione della Giunta appare tardivo rispetto al voto che l'Assemblea è chiamata ad esprimere sulla relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla regione Sicilia (Doc. XVI n. 2). Il senatore MALAN, nel precisare che il suo Gruppo ha votato contro le conclusioni poi approvate dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, ritiene in ogni caso che il dibattito non possa ormai prescindere da tali determinazioni. Qualora esse risultassero confermate dal voto dell'Assemblea, non potrebbe a suo avviso esservi altra soluzione rispetto a quella prospettata dalla Presidenza, che individua l'organo competente per la proclamazione nel Presidente del Senato. Infatti, l'Ufficio elettorale regionale ha solo compiti di verifica, mentre l'articolo 66 della Costituzione attribuisce espressamente a ciascuna Camera la competenza esclusiva a giudicare dei titoli di ammissione dei suoi componenti. Al senatore MARCUCCI, che ribadisce la richiesta di rinvio della discussione, il PRESIDENTE risponde che è sua intenzione prendere in considerazione tale richiesta solo dopo aver ascoltato le istanze di tutti i componenti della Giunta. Il senatore CALDEROLI, riferendosi alle considerazioni svolte dal senatore Marcucci, ritiene necessario circoscrivere il dibattito della Giunta al quesito posto dalla Presidenza, che riguarda esclusivamente la competenza in materia di proclamazione dei senatori. In relazione a tale puntuale quesito, con il conforto della precedente decisione della Giunta nella XV Legislatura, appare a suo avviso del tutto evidente che il potere di proclamazione spetti al Presidente del Senato. Il senatore GRASSI, associandosi alle osservazioni del senatore Calderoli, osserva che la Giunta del Regolamento è chiamata a pronunciarsi sulla fase conclusiva di un iter procedimentale assai articolato come quello relativo alla verifica dei poteri. Proprio in considerazione della complessità del procedimento di verifica, rileva in particolare che le criticità sollevate dal senatore Marcucci attengono a fasi procedurali antecedenti, che non investono i poteri del Presidente del Senato in materia di proclamazione. Rispetto a tali fasi, sarebbe anzi a suo avviso più appropriato, ove dovessero emergere gli estremi per la presentazione di un ricorso, rivolgersi alla Corte Costituzionale. Il PRESIDENTE avvisa che, anche alla luce della richiesta di rinvio del senatore Marcucci diretta a consentire la partecipazione del senatore Parrini al dibattito, la riunione della Giunta sarà sospesa per l'inizio dei lavori dell'Aula, e riprenderà alle 10,30. Il senatore SCHIFANI esprime apprezzamento per la decisione del Presidente di convocare la Giunta del Regolamento in relazione ad un tema, quale quello in discussione nella seduta odierna, che coinvolge questioni costituzionali e regolamentari particolarmente complesse. Ribadisce che il proprio Gruppo ha espresso un voto contrario in Giunta delle elezioni rispetto alle conclusioni della relazione sul seggio non assegnato nella regione Sicilia, in quanto il dettato costituzionale di cui all'articolo 57 non può in alcun caso essere superato. Pertanto, ritiene necessario rispettare la quota di rappresentanza regionale assegnando il seggio ricorrendo al criterio del quoziente più alto non utilizzato nell'ambito della circoscrizione regionale, che nel caso di specie appartiene al partito di Forza Italia. Nondimeno, se l'Aula dovesse confermare le conclusioni della Giunta espresse nel Documento XVI n. 2, la proclamazione rappresenterebbe un atto dovuto in quanto, sia sotto il profilo costituzionale, sia sotto il profilo regolamentare, il potere di proclamazione del Presidente del Senato non ha natura discrezionale. La chiarezza delle disposizioni concernenti l'esclusività della competenza di ciascuna Camera nel procedimento di verifica dei poteri non consente a suo avviso un'interpretazione diversa da quella che individua nel Presidente di ciascuna Camera la titolarità del potere di proclamazione. In ogni caso, ritiene che il corretto esercizio di tale potere può sempre, sussistendone i presupposti, essere sottoposto al vaglio della Corte Costituzionale. Il PRESIDENTE ricorda come anche il presidente del Senato Marini, nella XV Legislatura, avesse rilevato la necessità di convocare la Giunta in relazione ad una questione che presenta marcate similitudini con quella oggetto dell'odierno dibattito. Con riguardo alle considerazioni del senatore Schifani, che aveva osservato come il precedente richiamato si riferisse ad una legge elettorale diversa da quella attualmente in vigore, sottolinea che, pur durante la vigenza di una diversa legge elettorale, il precedente del 2006 risultava comunque diretto a verificare l'organo preposto alla proclamazione dei senatori. Interviene brevemente il senatore SCHIFANI, precisando che gli uffici elettorali regionali sono competenti ad individuare unicamente i soggetti e i titoli per la proclamazione, il cui esercizio spetta comunque in via esclusiva al Presidente della Camera di elezione. Il senatore MARCUCCI, con riguardo alle considerazioni del senatore Calderoli, osserva di aver fatto presenti le criticità emerse durante il procedimento di verifica relativo al Documento XVI n. 2, al solo fine di sottolineare la complessiva delicatezza del quesito sottoposto dalla Presidenza alla Giunta. Chiede quindi di conoscere esattamente su quale quesito la Giunta debba esprimersi. Il PRESIDENTE ribadisce di aver convocato l'odierna seduta della Giunta per il Regolamento al fine di condividere la determinazione circa la competenza del Presidente del Senato in materia di proclamazione dei senatori - pur nella convinzione personale, suffragata dal precedente del 2006, che la titolarità di tale potere di proclamazione spetti alla Presidenza - proprio in considerazione della delicatezza della questione. Per consentire l'inizio dei lavori dell'Assemblea sospende quindi la seduta. La seduta, sospesa alle ore 9,36, riprende alle ore 10,30. Il senatore MARCUCCI, nell'esprimere nuovamente rammarico per l'impossibilità del senatore Parrini di partecipare ai lavori a causa della ristrettezza dei tempi di convocazione, chiede di poter distribuire a tutti i componenti anche il resoconto della seduta della Giunta per il Regolamento del 5 giugno 2006. Ritiene infatti che il precedente richiamato dalla Presidenza possa essere pienamente compreso solo alla luce dell'intero dibattito svoltosi in merito. Dichiara in particolare di condividere pienamente le osservazioni all'epoca svolte dalla senatrice Alberti Casellati con riguardo all'impossibilità di addivenire ad una sostanziale modifica dell'impianto normativo elettorale attraverso una mera attività interpretativa. Con particolare riguardo alla decisione successivamente assunta dalla Giunta il 7 giugno 2006, ritiene tale precedente del tutto inconferente, tanto più ove si consideri che esso teneva conto di una legge elettorale profondamente diversa. Alla luce della complessità della questione oggetto del dibattito, ritiene assolutamente necessario che le determinazioni della Giunta per il Regolamento debbano essere adottate a seguito di una esplicita deliberazione. Il PRESIDENTE fa presente che nel 2006 la Giunta ha assunto una precisa determinazione. Pertanto, indipendentemente dalle posizioni personali espresse in tale sede, è oggi compito della Presidenza tener conto di tale determinazione, a fronte della quale i singoli orientamenti scoloriscono, fino ad assumere un rilievo di carattere meramente storico. In ogni caso, avendo convocato la Giunta di propria iniziativa, preannuncia la propria partecipazione alla votazione. Non essendovi ulteriori richieste di intervento, la Presidenza pone in votazione il quesito se spetti al Presidente del Senato il potere di proclamare senatore, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 66 della Costituzione e dell'articolo 1 del Regolamento, colui al quale risulti attribuito dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari un seggio inizialmente non assegnato. La Giunta approva con il voto contrario del senatore Marcucci. SUI LAVORI DELLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO Il senatore CALDEROLI ricorda che è stata richiesta, ai sensi dell'articolo 18, comma 3-bis, del Regolamento, la convocazione della Giunta, per una questione di interpretazione dell'articolo 12 del Regolamento. Il PRESIDENTE assicura che la Giunta sarà nuovamente convocata compatibilmente con il calendario dei lavori dell'Assemblea, prima della sospensione estiva. La seduta termina alle ore 10,40