SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------


13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


*164ª seduta: mercoledì 30 settembre 2020, ore 10,45
165ª e 166ª seduta: giovedì 1° ottobre 2020, ore 8,45 e 9,30


ORDINE DEL GIORNO


IN SEDE DELIBERANTE

Seguito della discussione del disegno di legge:
FERRAZZI ed altri. - Disposizioni per favorire i processi di riciclaggio del polietilentereftalato utilizzato negli imballaggi per alimenti - Relatore alla Commissione MIRABELLI
(Pareri della 1a, della 5a, della 10ª e della 12ª Commissione)
(1745)


IN SEDE REDIGENTE

Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare ("legge SalvaMare") (Approvato dalla Camera dei deputati)
(Pareri della 1a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8ª, della 9ª, della 10a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1571)
2. MANTERO ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per il recupero di rifiuti in mare
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 9ª e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(674)
3. Patty L'ABBATE ed altri. - Disposizioni per prevenire e ridurre i rifiuti in plastica per la tutela degli ecosistemi terrestri e marini
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 11a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1133)
4. IANNONE ed altri. - Disposizioni per il recupero dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la protezione dell'ecosistema marino
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª e della 9ª Commissione)
(1503)
5. Virginia LA MURA ed altri. - Disposizioni in materia di gestione ecosostenibile delle biomasse vegetali spiaggiate ai fini della tutela dell'ecosistema marino e costiero
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1822)
- Relatrice alla Commissione LA MURA

IN SEDE REFERENTE

Esame del disegno di legge:
FERRAZZI ed altri. - Misure per la rigenerazione urbana - Relatori alla Commissione MIRABELLI e Paola NUGNES
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8a, della 10a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1131)
Esame e rinvio

IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame dell'atto:
Proposta di "Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza" - Relatrice alla Commissione MORONESE
(Parere alle Commissioni 5a e 14a riunite)
Seguito esame e rinvio
(n. 572)
PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

CALANDRINI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

in data 9 agosto 2020, presso l'azienda Loas Italia Srl, che esercita l'attività di trattamento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi nel comune di Aprilia (Latina), è divampato un incendio di vaste proporzioni;

il rogo ha sollevato un'intensa nube di fumo nera e un odore acre, che hanno invaso Aprilia e i comuni limitrofi anche nei giorni seguenti; per domare l'incendio sono stati necessari ben 8 giorni di lavoro da parte dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile, tuttavia il sito è risultato completamente distrutto;

dati rilevati e pubblicati da ARPA Lazio rilevano che, a distanza di giorni, permangono nell'aria valori di diossine superiori ai limiti suggeriti dall'OMS compresi tra 0,1-0,3 picogrammi per metro cubo;

va sottolineato che il 10 agosto (cioè il giorno successivo allo scoppio del rogo, quando ancora l'incendio divampava), il valore della diossina rivelato da ARPA Lazio risultava pari a 303 picogrammi per metro cubo, quello di benzo(a)pirene toccava i 216 nanogrammi per metro cubo (media annua pari a uno), mentre il PCB toccava i 2.361 picogrammi per metro cubo (per avere un parametro di comparazione, durante l'incendio alla EcoX di Pomezia tale valore era di 394 picogrammi per metro cubo, mentre ha raggiunto i 1.019 nel caso dell'incendio dell'impianto di TMB dei rifiuti di via Salaria);

l'alta concentrazione di sostanze nocive nell'aria ha portato l'amministrazione comunale a recepire le indicazioni pervenute dalla ASL di Latina e ad emanare il 10 agosto 2020 un'ordinanza che dispone il divieto di raccolta, vendita e consumo di frutta e verdura, nonché di tutti i prodotti di origine animale provenienti da un'area ricadente nel raggio di 2 chilometri dalla sede dell'incendio; è stata disposta altresì la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle vicinanze del deposito interessato dall'incendio e ai residenti è stato prescritto di allontanarsi dall'abitazione o di tenere chiuse porte e finestre;

a seguito dell'incendio è stata aperta un'inchiesta e l'azienda interessata, il giorno 13 agosto, è stata sottoposta a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria;

la provincia di Latina, pur in presenza di conclusione con esito favorevole della conferenza dei servizi per il rinnovo dell'autorizzazione unica richiesta dalla ditta Loas Italia, in data 2 luglio 2019, in cui sono pervenuti i pareri non ostativi del Comune di Aprilia e di ARPA Lazio, ha disposto, in data 17 agosto 2020, il diniego all'autorizzazione unica che, di fatto, impone un divieto di proseguimento di ogni attività, anche a seguito della comunicazione del legale rappresentante della società Loas Italia che segnalava una "situazione di potenziale contaminazione del sito";

il Comune di Aprilia, in data 18 agosto, ha fatto formale richiesta alla Regione Lazio del riconoscimento dello stato di calamità e di emergenza, ai sensi dell'art. 15 della legge regionale n. 2 del 2014;
nel territorio di Aprilia vi sono almeno 4 aziende che presenterebbero elementi di criticità tali da classificarle "a rischio Seveso", si concentrano 7 siti inquinati dai rifiuti e già censiti dalla Regione, vi sarebbero rifiuti abbancati nei capannoni sotto sequestro della Asea Srl e della Ecoimballaggi Srl, oltre ad ulteriori rifiuti che sarebbero abbancati nei capannoni dell'ex Freddindustria di proprietà della Aprilia 2012 Srl, e risultano presenti 6 impianti di trattamento rifiuti e 4 di biogas o biometano;

a parere dell'interrogante, la vicenda impone una seria riflessione circa l'alta concentrazione di siti dediti alla lavorazione e all'abbancamento e stoccaggio dei rifiuti ad Aprilia e nei territori limitrofi,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

come intenda intervenire per garantire ristoro agli abitanti e alle attività produttive e commerciali esposte e danneggiate dall'incendio;

se intenda intervenire presso gli enti competenti al fine di sollecitare la verifica dei titoli autorizzativi dagli stessi rilasciati e in particolare presso la Regione, la Provincia e il Comune, in quanto responsabili del controllo della regolare gestione, autorizzazione e rinnovo degli impianti;

se intenda riconoscere alla popolazione esposta alle emissioni di tetracloro-dibenzo-diossina (TCDD), associata a idrocarburi policiclici aromatici, prodotte dall'incendio, eventuale ristoro e monitoraggio sanitario;

se intenda attivare le procedure di compensazione per i territori interessati dai danni con adeguati impianti boschivi, completi di sistema di irrigazione ed altro;

se intenda intervenire a salvaguardia di un territorio su cui insistono numerosi siti dediti alla lavorazione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, anche per prevenire i rischi di incidenti e di inquinamento ambientale.
(3-01875)