SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------



4ª Commissione permanente
(DIFESA)


*41ª seduta: martedì 5 novembre 2019, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni Svolte
IN SEDE CONSULTIVA

Esame del disegno di legge:
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (Approvato dalla Camera dei deputati)- Relatore alla CommissioneORTIS
(Parere alla 1ª Commissione)
(1570) Esame. Parere favorevole

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


GARAVINI, VATTUONE, ROJC - Al Ministro della difesa. - Premesso che:

in data 7 maggio 2019, al termine di un lungo confronto, è stata raggiunta un'intesa tra lo Stato maggiore della difesa e i sindacati Cgil, Cisl e Uil settore pubblica amministrazione ed edili, in merito alla stabilizzazione di 179 lavoratori del genio campale;

i termini dell'accordo prevedono l'assorbimento di tali lavoratori nel biennio 2019-2020, con una copertura finanziaria indicata dalla Direzione generale per il personale civile, e quindi senza ulteriori costi per l'amministrazione della difesa;

ad oggi, nonostante la Direzione generale abbia effettuato tutti gli adempimenti dovuti per il perfezionamento dell'accordo, l'amministrazione della difesa non ha dato alcun seguito al percorso convenuto;

considerato che:

la situazione di precarietà in cui i 179 lavoratori del genio campale si trovano da lungo tempo è del tutto inaccettabile, anche alla luce della piena applicazione del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, e non garantisce certezze ai lavoratori stessi né efficienza al Ministero della difesa;

a giudizio degli interroganti è altresì inaccettabile che non venga dato seguito ad un accordo intervenuto tra sindacati e pubblica amministrazione,

si chiede di sapere:

quali siano i motivi che non hanno ancora permesso l'attuazione dell'accordo del 7 maggio 2019;

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.
(3-01107)

DONNO, CORBETTA, MININNO, ANGRISANI, ORTIS, RICCARDI - Al Ministro della difesa. - Premesso che:

in Lombardia è attivo l'Organismo regionale per le attività di controllo (ORAC), istituito con legge regionale n. 13 del 2018;

esso ha il compito di verificare il corretto funzionamento delle strutture organizzative della Giunta regionale e degli enti di sistema regionale, di cui agli allegati A1 e A2 della legge regionale n. 30 del 2006, nonché di vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti stipulati dalla Giunta regionale e dagli enti del sistema regionale, di valutare l'efficacia di sistema dei controlli interni, nonché di supportare l'attività della Giunta e degli enti del sistema regionale nell'attuazione e nell'aggiornamento dei rispettivi piani di prevenzione della corruzione;

l'Organismo è composto da 9 componenti, esterni all'amministrazione regionale, nominati dal Consiglio su designazione della Giunta;

le designazioni sono effettuate secondo la procedura prevista nell'art. 2 della legge regionale n. 32 del 2008 e le cause di esclusione, incompatibilità e conflitti di interessi sono previste all'art. 5 della legge regionale n. 32 del 2008 ed all'art. 7 del decreto legislativo n. 235 del 2012;

il comitato svolge, altresì, una sommaria disamina relativa ai curricula pervenuti e si riserva di approfondire i singoli specifici contenuti prima dell'esame conclusivo di merito delle candidature;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

con deliberazione n. XI/1285 del 18 febbraio 2019 la Giunta della Regione Lombardia prendeva atto delle proposte di candidatura pervenute per la nomina dei componenti dell'Organismo regionale per le attività di controllo; ai sensi dell'art. 3, comma 6, del regolamento di attuazione della legge regionale n. 32 del 2008 provvedeva ad integrare l'elenco con la candidatura di M.B. su proposta dell'assessore C.;

il comitato riteneva per B. sussistenti i requisiti previsti, insussistenti cause di esclusioni, incompatibilità o conflitti di interessi e nominabile, previa autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza (Ministero della difesa, in quanto componente dell'Arma dei Carabinieri);

la documentazione indicata è stata regolarmente acquisita a seguito di accesso agli atti del consigliere regionale Marco Fumagalli;

rilevato che il dottor M.B. ha presentato un curriculum vitae in cui dichiara di essere colonnello dei Carabinieri in forza al comando interregionale Pastrengo, con incarichi di tipo logistico-amministrativi e presentando un'autocertificazione, peraltro priva della data, in cui dichiara di non avere nessuna incompatibilità o conflitti di interessi ad assumere l'incarico in ORAC,

si chiede di sapere:

come il Ministro in indirizzo valuti la situazione descritta;

se non ritenga opportuno intervenire a verifica della dichiarazione in cui B. asserisce di non avere nessuna incompatibilità o conflitti di interessi ad assumere l'incarico in ORAC, di non ricoprire alcun incarico di comando nell'attuale sede di servizio, di non svolgere ruoli di controllo o vigilanza;

se intenda dare l'assenso allo svolgimento dell'incarico del colonnello B. presso ORAC, oppure non ritenga opportuno che un alto ufficiale dei Carabinieri debba essere distolto dalle sue principali funzioni per fare una attività di prevenzione alla corruzione che potrebbe comunque confliggere con le attività poste in essere nell'ambito delle funzioni del comando di Pastrengo;

se, anche qualora non si rilevino conflitto di interessi o incompatibilità, non vada considerata semplicemente l'opportunità di adibire un alto ufficiale dei Carabinieri a compiti di effettiva lotta alla corruzione nell'ambito delle funzioni attualmente svolte, magari coordinando l'attivazione delle misure introdotte dalla legge n. 3 del 2019, denominata "spazzacorrotti".
(3-01155, già 4-02098)