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GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
MARTEDI' 21 GENNAIO 2014
10a seduta

Presidenza del Presidente del Senato
GRASSO

La seduta inizia alle ore 16,10.

SEGUITO DELLA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
Il PRESIDENTE ricorda che nella seduta del 15 ottobre 2013 è iniziato l'esame delle proposte di modifica del Regolamento del Senato con le relazioni introduttive dei relatori, senatori Finocchiaro, Bruno e Calderoli.
Informa inoltre che l'omologa Giunta della Camera dei deputati, nella seduta dell'8 gennaio scorso, ha adottato un testo base per il prosieguo dei lavori relativi alla riforma del proprio Regolamento.
Chiede quindi ai relatori se intendano integrare le proprie relazioni.

La senatrice FINOCCHIARO segnala che le proposte di modifica del Regolamento presentate sia al Senato sia alla Camera affrontano il problema della decretazione d'urgenza e dei rapporti tra Parlamento e Governo nel procedimento legislativo. Osserva tuttavia che, mentre il testo base discusso dalla Giunta per il Regolamento del Senato nella XVI Legislatura (cosiddetta proposta Quagliariello-Zanda, Doc. II, n. 29) prevedeva l'istituzione di una procedura urgente per l'esame dei disegni di legge governativi, lo schema di riforma adottato dalla Giunta della Camera introduce invece strumenti diretti a ridurre i tempi di esame parlamentare dei disegni di legge. Per tutelare le prerogative delle Camere, anche di fronte all'eccessivo ricorso allo strumento del decreto-legge, è opportuno introdurre una disciplina comune in entrambi i rami del Parlamento: pertanto propone, anche a nome degli altri relatori, di stralciare dalla discussione sulla riforma del Regolamento il tema dell'esame parlamentare dei disegni di legge di iniziativa governativa, per affrontarlo in una sede che consenta il confronto anche con i colleghi della Camera dei deputati.
Preannuncia quindi la presentazione da parte dei relatori, nella prossima seduta della Giunta per il Regolamento, di un testo base nel quale saranno invece affrontati tutti gli altri temi oggetto delle proposte di modifica regolamentare presentate nella XVII Legislatura, ed in particolare: riconoscimento delle prerogative delle opposizioni, anche attraverso la possibilità di presentare testi alternativi; valorizzazione dell'iniziativa legislativa popolare e della pubblicità dei lavori parlamentari; razionalizzazione delle procedure di esame degli emendamenti e della programmazione dei lavori parlamentari; rafforzamento della trasparenza e dell'efficienza delle procedure di esame degli atti delle Istituzioni dell'Unione europea, soprattutto per quanto riguarda il controllo di sussidiarietà previsto dal Trattato di Lisbona; potenziamento delle procedure informative; valorizzazione della Giunta per il Regolamento; introduzione di una più rigorosa disciplina del Question time; riforma dell'organizzazione e delle competenze delle Commissioni permanenti; revisione dei criteri relativi all'istituzione dei Gruppi parlamentari; misure per la corretta espressione del voto; riforma delle stesse modalità di voto e di computo dei votanti.

Il PRESIDENTE richiama l'attenzione dei relatori sull'opportunità di proporre modifiche alla vigente disciplina del Regolamento che prevede la possibilità di richiedere la verifica del numero legale per la votazione del processo verbale anche quando non sono previste votazioni nel corso della stessa seduta.

Il senatore BRUNO rileva che il tema potrebbe essere utilmente affrontato proprio nell'ambito del confronto con la Camera dei deputati, il cui Regolamento prevede una diversa disciplina.

Il senatore FERRARA osserva che la disciplina del voto di astensione prevista dal Regolamento del Senato - oggetto di un dibattito approfondito anche in Assemblea costituente - rappresenta uno dei profili di diversità più rilevanti tra i due rami del Parlamento. Pone inoltre il problema della correlazione tra la discussione sulla riforma del Regolamento e il dibattito politico sul bicameralismo: a suo avviso, è necessario affrontare soltanto quelle modifiche al Regolamento che hanno possibilità di essere effettivamente realizzate, come quelle relative ai rapporti tra Senato e Governo all'interno del procedimento legislativo.

Il senatore BRUNO ricorda che i relatori, nella predisposizione del testo base che sarà presentato nella prossima seduta, si sono limitati a prendere atto delle proposte di modifica del Regolamento presentate nel corso della Legislatura. Pur auspicando un'ampia condivisione del testo da parte della Giunta, ritiene che questo potrà comunque essere emendato in una fase successiva.

Il senatore SANTANGELO, nel rilevare che i relatori sono stati designati il 19 giugno 2013 - dunque in un contesto politico oggi radicalmente mutato - chiede al Presidente di riconsiderare la composizione del collegio dei relatori sulla riforma del Regolamento.
Nel lamentare la ristrettezza dei tempi a disposizione per la discussione, esprime l'esigenza di svolgere un intervento più ampio in materia.

Il PRESIDENTE autorizza il senatore Santangelo a consegnare il testo integrale del proprio intervento, pubblicato in allegato al resoconto, e sottolinea che i relatori sono chiamati ad un'opera di mediazione nel contraddittorio tra le parti, in assenza di qualsiasi condizionamento. Pertanto, pur non accogliendo la richiesta di modificazione del collegio dei relatori avanzata dal senatore Santangelo, osserva che egli potrà comunque contribuire al dibattito con proposte di merito, anche ai fini di un loro eventuale recepimento nel testo che gli stessi relatori stanno predisponendo.

Al senatore BUCCARELLA, che esprime perplessità sull'effettiva utilità di una discussione sulla riforma del Regolamento che si svolga contemporaneamente al dibattito sulle riforme costituzionali, replica il PRESIDENTE, osservando che la Giunta è chiamata a riformare il Regolamento del Senato a Costituzione vigente: quando le prospettate riforme costituzionali entreranno in vigore, si potrà poi adeguare il Regolamento riformato al mutato assetto istituzionale.

Il PRESIDENTE propone quindi di fissare la prossima riunione della Giunta del Regolamento per giovedì 30 gennaio 2014, alle ore 16.

Conviene la Giunta per il Regolamento.

La seduta termina alle ore 16,40.




TESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DEL SENATORE SANTANGELO

Nella seduta della Giunta per il Regolamento del 19 giugno 2013, sono stati designati quali relatori sulle proposte di modifica del Regolamento del Senato, i senatori Finocchiaro (PD), Bruno (prima PdL, poi Forza Italia) e Calderoli (Lega Nord).
Come già evidenziato dal Gruppo M5S, vale la pena di ribadire - in questa sede - la manifesta irragionevolezza insita nella composizione attuale del collegio dei relatori: uno di maggioranza, uno di neo opposizione (ex maggioranza) e un altro di opposizione, appartenente ad un Gruppo di consistenza numerica pari ad un terzo rispetto a quella del Movimento 5 Stelle.
Dunque, preliminarmente, è del tutto opportuno modificare, ovvero integrare, il collegio dei relatori, attualmente non supportato né da criteri di efficienza né, tantomeno, da criteri di rappresentatività.
Elementi di paradossalità sono poi rinvenibili in un dibattito odierno sulla riforma del Regolamento del Senato stante l'annunciato spot, recitato da più parti, che prevede una trasformazione o una soppressione del Senato.
In altri termini, l'intendimento - da parte della Giunta per il Regolamento - di voler proseguire l'esame sulla riforma del Regolamento del Senato a Costituzione vigente svela inequivocabilmente un bluff, ovvero la mancata convinzione, da parte degli stessi Gruppi di maggioranza ed ex maggioranza, di voler «abolire» o «modificare» il Senato della Repubblica.
È dunque quanto mai opportuna la coerenza dei lavori della Giunta per il Regolamento con l'eventuale modifica della Costituzione attraverso cui si intenderebbe modificare il ruolo costituzionale del Senato.
Le proposte di modificazione del Regolamento dei Gruppi più consistenti (PD e Forza Italia), al netto di alcune di disposizioni di buon senso, del medesimo tenore rispetto a quelle avanzate dal Gruppo M5S, si caratterizzano per la modestia di reale contenuto innovativo ed, in taluni casi, per la pericolosità degli istituti ivi contenuti.
Le proposte avanzate dai Gruppi di PD e Forza Italia prevedono, infatti:
In luogo dei pericolosi istituti introdotti da PD e Forza Italia e pur in assenza di una proposta di riforma regolamentare organica, il Gruppo Parlamentare Movimento 5 Stelle ha una chiara e limpida direzione riformatrice, derivante anche dalle numerose proposte già agli atti della Giunta: modifica dell'elezione dei componenti del Consiglio di Presidenza e riduzione del numero dei senatori segretari (Doc. II., n. 6); velocizzazione dell'esame dei disegni di legge di iniziativa popolare (Doc. II, n. 7); abolizione del voto segreto (Doc. II, n. 16); controlli e sanzioni al fine di salvaguardare la personalità del voto dei Senatori (Doc. II, n. 17); pubblicità del lavoro delle Commissioni permanenti; pubblicazione e verificabilità da parte dei Senatori dei precedenti parlamentari; riduzione dei costi: diminuzione delle Commissioni permanenti e delle cariche.