GIROTTO, LUCIDI, GIARRUSSO, MONTEVECCHI, DONNO, BERTOROTTA, CASTALDI, MORONESE, SANTANGELO, PAGLINI, PUGLIA - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
con decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela del mare 8 marzo 2013 è stato approvato il documento contenente la strategia energetica nazionale (SEN);
il documento è considerato un atto strategico per il settore dell'energia che, al fine di assicurare il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e al contempo di creare i presupposti per uno sviluppo energetico sostenibile in uno scenario di medio-lungo periodo, indica gli obiettivi principali e definisce le priorità di azione secondo un approccio sistematico e coerente in tutti i settori dell'energia;
la SEN tiene conto, in particolare, delle indicazioni provenienti dall'Unione europea con riferimento alla necessità per gli Stati membri di dotarsi di misure appropriate per assicurare uno sviluppo sostenibile dell'energia, garantendo il raggiungimento dei target al 2020 circa la riduzione delle emissioni, dell'incremento della produzione di energia rinnovabili e dell'efficienza energetica;
considerato che:
la Commissione europea, in attuazione del protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, ha trasmesso al Parlamento italiano la comunicazione della Commissione indirizzata al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti "Energia pulita per tutti gli europei" (COM(2016) 860 final), corredata dagli allegati "Accelerare la transizione verso l'energia pulita negli edifici" (Annex 1) e "Azione a favore della transizione verso l'energia pulita" (Annex 2), oltre alla comunicazione sul "Nuovo slancio all'innovazione nel settore dell'energia pulita" (COM(2016) 763 final), corredata dal relativo allegato;
le comunicazioni della Commissione europea contengono le proposte con cui intraprendere il cammino per il raggiungimento dei nuovi target al 2030: il 27 per cento dei consumi di energia dovrà essere soddisfatta dalle fonti energetiche rinnovabili e il 30 per cento dall'efficientamento energetico;
l'articolo de "Il Sole-24 Ore" dal titolo "Energia, Calenda: strategia nazionale sarà rivista nel 2017", pubblicato il 20 settembre 2016, si riprende l'annuncio del Ministro in indirizzo il quale, nell'ambito del forum Ambrosetti "The future of energy", tenuto nella sede dell'Eni, propone un aggiornamento della SEN sottolineando che rispetto al documento esistente "si profilino oggi nuove sfide e nuovi obiettivi";
a parere degli interroganti, la revisione della SEN è una necessità oggettiva e condivisibile che dovrebbe essere realizzata attraverso il lavoro delle istituzioni ministeriali competenti con un ampio coinvolgimento delle strutture operative di enti della pubblica amministrazione che annoverano importanti esperienze in queste discipline maturate anche attraverso l'impiego di notevoli risorse pubbliche, quali: gestore dei servizi energetici (GSE), Ricerca sul sistema energetico (RSE) e l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA);
considerato che nell'articolo de "il Fatto Quotidiano" dal titolo "Bollette e caselli: cittadini rapinati per ingrassare le lobby dei partiti. Energia, la grande guerra elettrica che paghiamo noi in bolletta", pubblicato il 4 gennaio 2016, viene riportato che per aggiornare la SEN il Ministro avrebbe chiesto l'aiuto della società di consulenza "Boston consulting group", da cui proviene Francesco Cuccia che attualmente ricopre l'incarico di capo della sua segreteria tecnica, e che il costo della consulenza verrebbe pagato da Terna e Snam, due società con una composizione dell'azionariato ormai composto da una maggioranza di investitori stranieri, le cui prospettive future dipendono proprio dalla SEN,
si chiede di sapere:
se corrisponda al vero quanto riportato dal quotidiano "il Fatto Quotidiano" in merito al coinvolgimento della Boston consulting group nella stesura della strategia energetica nazionale attraverso una consulenza pagata da operatori del settore energetico che potrebbero esserne favoriti e, in caso di riscontro positivo, se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno intraprendere iniziative atte a evitare che la SEN sia influenzata dagli interessi particolari di operatori del settore dell'energia che hanno una composizione societaria prevalentemente composta da investitori stranieri;
quali siano le procedure da utilizzare per l'aggiornamento della strategia energetica nazionale, se vi siano state attività di lavoro per la sua elaborazione e, nel caso, chi si sia ritenuto opportuno coinvolgere, e con quali procedure, tra enti della pubblica amministrazione e i consulenti privati;
se siano state effettuate verifiche sull'eventuale presenza di conflitti di interessi tra la segreteria tecnica del Ministero, le società di consulenza e gli operatori del settore energetico relativamente all'aggiornamento della strategia energetica nazionale.
PICCOLI, BERNINI, AMIDEI, BERTACCO, CERONI- Al Ministro dello sviluppo economico. -
nel corso degli ultimi mesi del 2016, il Ministro in indirizzo, Carlo Calenda, ha annunciato che la strategia energetica nazionale (SEN) sarebbe stata rivista nell'anno 2017, alla luce dei nuovi obiettivi clima-energia fissati dall'Unione europea, tra cui l'innalzamento della quota di fonti rinnovabili al 27 per cento entro il 2030;
il Ministro aveva anche spiegato come il cammino per definire tale strategia avrebbe dovuto essere "trasparente, amplissimo e partecipato", al fine di bilanciare diverse esigenze, dalla sicurezza degli approvvigionamenti all'integrazione delle tecnologie rinnovabili, passando per gli obiettivi ambientali. Inoltre aveva proposto un check-up annuale, attraverso cui valutare i progressi;
da un articolo di stampa, pubblicato in data 4 gennaio 2017 su "il Fatto Quotidiano", si evince che per aggiornare la strategia energetica nazionale, il Ministro avrebbe ricevuto assistenza della società "Boston consulting group", e che l'onere di tale consulenza sarebbe stato ripartito fra le società Terna e Snam, entrambe aziende italiane composte da un azionariato a maggioranza straniera, le cui future politiche aziendali, nel nostro Paese, sono vincolate dall'esito della nuova SEN;
da notizie in possesso degli interroganti, il Ministro, in data 6 gennaio, tramite un intervento sul social network "Twitter", avrebbe affermato che la scrittura della nuova strategia energetica nazionale è stata fatta dal Ministero dello sviluppo economico dopo un confronto con tutti gli stakeholder (i soggetti interessati), mentre il lavoro preparatorio su dati e tendenze ha coinvolto vari TSO (transmission system operator, cioè le grandi compagnie del settore energetico come Terna e Snam) oltre ad esperti italiani e internazionali;
a giudizio degli interroganti, coinvolgere una società esterna è una decisione inopportuna, perché nell'amministrazione pubblica vi sono diverse strutture in grado di elaborare la nuova strategia energetica, senza doversi appoggiare a consulenti privati,
quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere in merito alla questione della nuova strategia energetica nazionale (SEN);
per quali ragioni, alla luce di valide agenzie italiane, quali ENEA, GSE, ISPRA e molteplici centri di ricerca, intenda affidare ad un consulente straniero la redazione della nuova SEN.